Brutta storia in seno alla federtennis inglese. Il presidente Martin Corrie (la cui figura, va detto, è soprattutto di rappresentanza) ha lasciato l'incarico perché è stata commissionata un'indagine su una presunta violenza sessuale del 2004, quando faceva parte del comitato esecutivo della zona in cui si sarebbe svolto il fatto. Ci fu scarsa tutela della persona offesa?

In diverse federazioni, la figura del presidente ha una funzione principalmente di rappresentanza. Tra queste c'è la Gran Bretagna, ma fa ugualmente scalpore la disavventura di Martin Corrie, presidente LTA da gennaio 2017 (quando ha preso il posto di Cathie Sabin). Corrie si è temporaneamente dimesso dopo che la stessa federazione ha commissionato un'indagine indipendente su un'accusa di violenza sessuale risalente al 2004, e al modo in cui era stata gestita. All'epoca della denuncia, Corrie faceva parte del comitato esecutivo LTA nell'Hertfordshire, contea dove si sarebbe verificato il fatto. Tramite un comunicato, la LTA ha fatto sapere che Corrie: “Ha abbandonato temporaneamente il suo ruolo fino a quando l'indagine non sarà conclusa”. Il suo posto è stato preso dal vicepresidente David Rawlinson. La vicenda è tornata di attualità in dicembre, quando è stata presentata una nuova denuncia su come furono gestiti i fatti dal comitato di cui faceva parte Corrie, che lo scorso ottobre aveva fatto gli onori di casa durante la visita della principessa Kate al centro tecnico di Roehampton. Non trapela nulla, ma è possibile che l'accusa ritenga il maestro in questione non punito adeguatamente per i suoi comportamenti.

UN PRECEDENTE INGOMBRANTE
“Non appena è arrivata la denuncia, abbiamo messo in atto una revisione completa del caso – fa sapere la LTA – oltre a commissionare un'ulteriore indagine indipendente, che dovrebbe svolgersi nel più breve tempo possibile. I risultati delle indagini saranno resi pubblici”. Da parte sua, Corrie ha fatto sapere che il caso in questione riguarda un allenatore che ha lavorato in Hertfordshire quando lui era membro del comitato esecutivo. Tale soggetto era stato “indagato e sanzionato” dal comitato disciplinare. “Come è noto, mantenere gli standard più elevati per salvaguardare il tennis britannico è la cosa più importante. Per questo, in accordo con il consiglio di amministrazione, credo sia giusto abbandonare la presidenza nel corso dell'indagine. Non vorrei che un mio incarico pubblico diventi una distrazione dall'ottimo lavoro che la LTA sta svolgendo”. Scott Lloyd, l'amministratore delegato che ha preso il posto Michael Downey (tornato in Canada), ha detto: “Per noi non c'è nulla di più importante della tutela dei giovani e dei bambini che giocano a tennis. Sono personalmente impegnato nel creare un ambiente dove si prendono decisioni efficaci e tempestive”. L'argomento delle molestie sessuali è molto sentito in Gran Bretagna, soprattutto da quando la LTA ha ammesso di non aver intrapreso le giuste sanzioni nei confronti di Daniel Sanders, maestro gallese che qualche mese fa è stato condannato a sei anni di carcere per aver abusato di una ragazzina mentre lavorava a Wrexham. Nonostante le ripetute segnalazioni, la federazione continuò a farlo lavorare.