Curioso derby croato in panchina in occasione di Federer-Cilic: da una parte Ivan Ljubicic, dall’altra Goran Ivanisevic. Il campione del 2001 torna sul Centre Court a 12 anni dal ritiro ed è convinto che Marin possa ripetere l’impresa dello Us Open. “Federer è un artista, ma si può battere”.Sono passati 12 anni da quando Wimbledon ha concesso una piccola eccezione al suo rigido protocollo. Al termine della sua ultima apparizione ai Championships (una sconfitta contro Lleyton Hewitt), Goran Ivanisevic si abbandonò a un lungo pianto e poi ha lasciato il campo indossando la maglia a scacchi biancorossi della sua Croazia. Quel torneo fu vinto da Roger Federer. Dopo tanto tempo, Goran rimetterà piede nel Centre Court nelle vesti di coach di Marin Cilic, avversario dello svizzero nei quarti. E’ curioso: sotto la guida di Cavallo Pazzo, Cilic ha ottenuto risultati incredibili. Su tutti, la clamorosa vittoria allo Us Open 2014. I media parlano soprattutto di Becker, Lendl, McEnroe, persino di Chang. Fatte le debite proporzioni, il lavoro di Goran non ha nulla da invidiare al loro.

Eppure ne parlano in pochi. “Non importa, non mi interessano i titoli sui giornali ma il bene di Marin”. Parlando dell’imminente sfida contro Federer, il croato ha spiegato che il suo allievo dovrà giocare un tennis magico, proprio come due anni fa a New York. “Roger è un’artista, una leggenda, ma si può battere”. Lo stesso Federer ha fatto i complimenti a Ivanisevic per l’ottimo lavoro con il connazionale, preso in un momento difficile, subito dopo la sospensione per doping. “Non sono sicuro che pensasse di poter vincere uno Slam – ha detto Federer – invece due anni fa mi ha spazzato via dal campo”. Tra l’altro ci sarà un curioso derby croato in panchina: da una parte Ivanisevic, dall’altra Ivan Ljubicic. I due si conoscono bene e facevano parte del team che nel 2005 vinse una storica Coppa Davis. “E’ fantastico rivederlo, ma per questo torneo l’amicizia si prende una pausa”.