Una bella notizia dal mercato italiano: la Go4Tennis ha infatti annunciato la distribuzione del celebre marchio Donnay che in passato ha avuto testimonial come Borg e Agassi. E che adesso…
 
Dopo tanti anni, il marchio Donnay tornerà in Italia

Di Lorenzo Cazzaniga – 6 novembre 2012

 
C’è una nuova rivista tablet che mi ha incuriosito: si chiama BuoneNotizie e, in tempi di crisi economica, politica e sociale, si impegna a fornire tutte le informazioni positive che arrivano. Nuove scoperte mediche, aziende che funzionano, attività socialmente utili.
 
Ebbene, anche nel mondo del tennis, è piacevole sottolineare una buona notizia. Un marchio storico di cui per anni si erano perse le tracce in Italia, sbarca nuovamente nel nostro mercato, grazie all’intraprendenza di una giovane società (Go4Tennis) che già distribuisce marchi interessanti come MSV e Solinco nel settore corde, e che ora rende più completa l’offerta con un brand legato in particolare al settore racchette di indubbio fascino.
 
DA BORG AD AGASSI, DA COURIER A BLAKE
Un fascino che si tramanda da quasi quarant’anni. Chi non ricorda un certo Bjorn Borg inginocchiarsi cinque volte sull’erba del Centre Court dopo aver trionfato in altrettanti Wimbledon? La sua racchetta di legno era una Donnay Allwood nei primi quattro successi, una Donnay Pro per l’ultimo del 1980 (dopo una prima parentesi a inizio carriera con la Donnay Diamant). Certo, non è stata una grande idea provare a tornare nel Tour dopo un primo ritiro nel 1982, al torneo di Monte Carlo. Ormai la grafite aveva cambiato velocità e traiettorie dei colpi e bastò un Jordi Arrese per convincerlo a rimettere nella sacca le sue vecchie Donnay. Le stesse che incordava in budello sopra i 30 chilogrammi e che in più di un’occasione avevano svegliato il coach Lennart Bergelin, quando in piena notte una corda saltava all’improvviso.
Dopo Borg, Donnay trovò un’altra star in Andre Agassi: con la Pro One giocò dal 1989 al 1992, provenendo dal racchettone Prince e prima di passare alla Head. Con la Pro One, Agassi vinse il suo primo Slam a Wimbledon, proprio nel 1992.
Poi Donnay è un po’ sparita dal mercato per rientrarvi dalla porta principale, quella del mercato americano. Donnay USA ha subito incuriosito gli appassionati, grazie anche alle dichiarazione d’amore di Jim Courier che ne è diventato testimonial nel tour delle vecchie glorie che negli States raccoglie grandi consensi. La curiosità era destata da alcune caratteristiche tecniche dei nuovi prodotti, che arrivavano a misurare un profilo da 15 millimetri. Una sottiletta, soprattutto se confrontati con i moderni telai tubolari da (almeno) 24 millimetri.
 
UN NUOVO MATERIALE: LO XENECORE
Tutto ciò grazie ad un nuovo materiale per il quale è stata depositata una richiesta di brevetto: si chiama Xenecore e viene iniettato nel telaio durante la fase di produzione. Il risultato? Un miglior feeling all’impatto e una forte riduzione delle vibrazioni nocive perché, come dice il responsabile del design dei telai Donnay, Mr. Jerry Choe, “Lo scopo di Donnay è creare racchette performanti che al contempo prevengano problemi al braccio”. Lo stesso sito Internet, nella versione americana, è ricco di testimonianze mediche sui benefici di tale materiale.
A livello professionistico, il testimonial principale resta James Blake che sta cercando di ritornare su livelli ottimali, dopo una crisi che l’ha visto precipitare oltre il n.170 ATP (dopo essere stato numero 4 nel 2006. Il suo tennis corri-e-tira (molto forte) è ancora gradevolissimo; a fargli compagni, altri testimonial come Bethanie Mattek, Lukasz Kubot e Philipp Petzschner, talento tedesco mai totalmente esploso.
 
Note: prossimamente, potrete trovare i test dei telai Donnay sul nostro sito.