L'inizio è da incubo, ma il belga si rimette in sesto appena in tempo e domina alla distanza contro un Edmund che ha pagato la scarsa abitudine alla lunga distanza. Alla fine era distrutto. Sul 2-2 non è detto che Smith lo scelga di nuovo. Già, ma i belgi ci arriveranno? 

Tutto previsto, anche se con modalità inattese. Prima che Andy Murray rimettesse in parità l'incontro, il Belgio si era portato in vantaggio grazie alla vittoria di David Goffin sull'esordiente assoluto Kyle Edmund. Il britannico è stato a un solo set (non è corretto dire “ad un passo”) dal diventare il primo debuttante a vincere un match in una finale di Coppa Davis, a risultato non acquisito. Certo, il modo in cui ha perso ne mette in dubbio la presenza nell'eventuale match sul 2-2, ma il rischio di Leon Smith era calcolato. La Davis è una brutta bestia: unita alla desuetudine nel giocare al meglio dei cinque set, può essere letale. E così è stato per Kyle, partito come un missile. Nei primi due set, l'esordiente sembrava Goffin, travolto dalla pressione di dover vincere a tutti i costi. Se c'era un match, un solo match, in cui il Belgio partiva quantomeno favorito, era proprio questo. E David ne ha pagato le conseguenze nei primi due set. Per sua fortuna si è ripreso in tempo e così è maturato lo score finale di 3-6 1-6 6-2 6-1 6-0. Un punteggio che dice tutto: nel momento in cui Goffin ha iniziato a giocare un tennis dignitoso, Edmund è letteralmente sparito dal campo. Il quinto set è stato un pianto. Si è concluso in modo talmente rapido da chiudere il match in meno di tre ore. Non c'è mai stata battaglia vera se non nel primo game, in cui Edmund ha dovuto cancellare un paio di palle break prima di tenere il servizio dopo una dozzina di minuti. Si è come scrollato di dosso la tensione e ha dominato i primi due set contro un Goffin quasi irriconoscibile.


IL BELGIO HA SEMPRE BISOGNO DI UN MIRACOLO

In tutta la carriera, il belga non aveva mai rimontato due set di svantaggio. Quando il pubblico di Gent si era quasi arreso, compresa una regale Kim Clijsters in tribuna, Goffin ha messo fine a una striscia negativa di sette giochi ed è cambiata la partita. Più che la tensione, è stata l'inesperienza a beffare Edmund. Il britannico aveva giocato un solo match, in tutta la carriera, durato più di tre set. Era successo qualche mese fa al Roland Garros. Sarà pure in crescita, ormai vale i top-100…ma a un certo punto ha avvertito i segni della fatica. Quando è finito sotto di un break nel quarto, ha completamento mollato e ha lasciato a Goffin addirittura gli ultimi dieci giochi. E così il Belgio è salito 1-0 in una finale che non ha avuto sorprese, almeno per ora. Per avere la chance di giocarsi l'Insalatiera, i padroni di casa dovranno fare un miracolo nel doppio o nel primo singolare di domenica, quando Goffin sfiderà Murray. Lo scozzese non è parso inviolabile contro Bemelmans, ma il recente scontro diretto di Bercy fa pensare che il doppio potrebbe essere un filo più abbordabile, anche se i fratelli Murray partono nettamente favoriti. L'aiuto di Michael Llodra ai belgi sarà bastato per mettere in piedi un doppio decente? Lo scopriremo sabato, quando la Davis avrà preso una direzione ben precisa.

 

COPPA DAVIS 2015 – FINALE

BELGIO – GRAN BRETAGNA 1-1

David Goffin (BEL) b. Kyle Edmund (GBR) 3-6 1-6 6-2 6-1 6-0

Andy Murray (GBR) b. Ruben Bemelmans (BEL) 6-3 6-2 7-5