Lo svizzero indovina un’ora e mezzo di grande tennis (nonostante il vento) e batte Nadal con un netto 6-3 6-4. Qualche difficoltà solo nel finale. Roger ha vinto 38 delle ultime 40 partite.
La soddisfazione di Roger Federer dopo la bella vittoria su Nadal
Di Riccardo Bisti – 18 marzo 2012
Libidine pura, almeno per i suoi (numerosissimi) sostenitori. I tifosi di Roger Federer hanno scelto di trascorrere il sabato notte davanti alla TV per seguire il loro beniamino contro Rafa Nadal. Dopo aver sopportato 18 schiaffi, alcuni dolorosissimi, hanno festeggiato il successo numero 10 contro il rivale di sempre. Una vittoria bellissima perché maturata sul piano tecnico, senza alcuna interferenza, con gli ultimi due punti da goduria assoluta. Sul 5-4 e 30-30 nel secondo set (dopo aver vinto il primo), Federer ha vinto un punto pazzesco, in cui Nadal aveva provato a sfondarlo in almeno quattro occasioni. Si è difeso alla grandissima, portando lo spagnolo a sparare un dritto in mezzo al nastro. Per un attimo, si è avuta la sensazione che i ruoli si fossero invertiti. Subito dopo ha iniziato a piovere. Una breve “shower”, come la chiamano gli americani, non lo ha distratto. Un ace esterno, sicuro, cattivo, ha firmato il 6-3 6-4 finale che lo porta in finale contro John Isner. E’ la prima volta dopo sei anni che torna a giocarsi il titolo a Indian Wells. Dopo la sconfitta contro Novak Djokovic allo Us Open, la marcia dello svizzero è stata inarrestabile: 38 vittorie e 2 sole sconfitte, entrambe nel 2012. La prima contro Nadal in Australia (vendicata a Indian Wells) e la seconda, pensate un po’, contro il suo avversario in finale. Sulla terra battuta di Friburgo (ma a 700 metri di altitudine), Isner lo ha schiantato alla distanza, dando agli Stati Uniti un punto fondamentale per il trionfo in Coppa Davis. Il deserto della California potrebbe essere lo scenario ideale per prendersi l’ennesima rivincita e riproporsi per la corsa al numero 1 ATP. Non potrebbe essere altrimenti, per uno che batte (quasi) tutti da 6 mesi.
La partita contro Nadal, iniziata con qualche ora di ritardo a causa della pioggia, è stata giocata alla grande. Federer è riuscito a tenere la sfida sul piano squisitamente tecnico, senza infognarsi in campi pericolosi come quello fisico e psicologico. Federer ha impressionato soprattutto nelle lunghe fasi condizionate dal vento. Nadal era in grande difficoltà, mentre lui continuava a giocare come se niente fosse. Mai come in questo caso valeva il luogo comune “giocava come se fosse sopra una nuvola”. Dopo un primo set vinto in scioltezza e una breve pausa-piogga nel secondo game del secondo set, Federer ha alzato ulteriormente il livello fino a salire 6-3 5-2. Sull’orlo della sconfitta, e con il vento finalmente calato, Nadal ha improvvisamente trovato il suo miglior tennis e si è fatto sotto. Ha rimontato fino al 4-5 e nel decimo game è stato 15-30, mettendo paura a Mirka Vavrinec accomodata nella tribuna coperta accanto a Mary Joe Fernandez. Un gran dritto su una risposta corta di Nadal (lo spagnolo avrebbe potuto fare meglio, era una seconda palla) lo ha portato sul 30-30. Gli ultimi due punti, con tanto di pausa-thriller prima del matchpoint, li abbiamo già raccontati. Se Federer riesce a tenere questo stato di forma fino a Wimbledon compreso, un clamoroso ritorno al numero 1 ATP a quasi 31 anni diventa uno scenario realistico. E anche l’ultimo primato nelle mani di Pete Sampras finirebbe nelle mani dello svizzero. Uno stimolo in più per un campione dalle mille motivazioni.
Ad attenderlo in finale c’è John Isner. Sarà il quarto scontro diretto tra i due: della vittoria americana in Davis abbiamo già detto, mentre Federer si è imposto in quattro ser allo Us Open 2007 (quando Isner era un "rookie") e piuttosto facilmente a Shanghai nel 2010. L'impressione, tuttavia, è che i precedenti non avranno un gran peso. Molto dipenderà dal servizio di Isner. Se riuscirà a tenere le percentuali del match contro Djokovic, beh, allora avrà le sue chance. Altrimenti sarà durissima. Il match andrà in onda in diretta su Sky Sport 2 non prima delle 21 (alle 19 si giocherà la finale femminile Azarenka-Sharapova, trasmessa da Eurosport).
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