La russa si prende una sonora rivincita su Vika Azarenka, con cui aveva perso tutti i match importanti del 2012. Ma non riuscirà a sottrarle la leadership. In finale è sfavorita contro Serena.
Maria Sharapova ha vinto i WTA Championships nel 2004

TennisBest – 27 ottobre 2012


Sono passati otto anni e la sede si è spostata di migliaia di chilometri a est, ma le protagoniste sono sempre loro. Serena Williams e Maria Sharapova si contenderanno il titolo di "Maestra" del 2012. Nella seconda semifinale, Masha ha superato 6-4 6-2 la nemica Victoria Azarenka, che poche ore prima si era garantita di chiudere l'anno al numero 1. C'è stata partita solo nel primo set, poi la Azarenka è crollata fisicamente e mentalmente. Il peso delle 69 partite vinte in stagione l'ha improvvisamente schiacciata, tanto da procurarle una lieve contrattura alla gamba che ha impedito di giocare al massimo. Ma bisogna dare atto alla Sharapova di essere stata più brava in un primo set ben giocato da entrambe. Quando si affrontano Sharapova e Azarenka c'è poco spazio per la tattica, allora conta chi riesce ad essere più incisiva. Oggi era il turno della Sharapova. Ogni volta che spingeva faceva il punto, mentre le accelerazioni di Vika non le facevano male. Sembrava che la russa potesse spingere fino alla sesta marcia, mentre la Azarenka non potesse andare oltre la quarta. Terminato il primo set, il secondo è stata pura accademia fino al 4-0. C'è stato un momento in cui sembrava che Victoria si ritirasse, ma è rimasta in campo e ha vinto un eterno quinto game, durato 24 punti. Il balsamo psicologico, tuttavia, non è bastato a ricucire lo strappo. E allora finiva pochi minuti dopo, per il sottile godimento di Masha.

"Quest'anno ci avevo perso più volte, sono stata felice di affrontarla per migliorare il bilancio – ha detto dopo la gelida stretta di mano – sapevo quello che dovevo fare. Contro di lei bisogna essere pronti su ogni colpo, se è numero 1 c'è una ragione. Contro Serena dovrò giocare al meglio, lei sta vivendo un momento fantastico". Sarà il dodicesimo scontro diretto tra le due: Serena conduce 9-2, con gli unici successi della Sharapova che risalgono al 2004. Vinse le finali di Wimbledon e del Masters di Los Angeles, rimontando da 0-4 nel terzo set. Quello resta l'unico confronto indoor, ma la verità è che Serena può fare la differenza ovunque. La finale olimpica, giocata tre mesi fa, fu un massacro. Per la Sharapova sarà importante riuscire a non essere travolta. Dovesse fare match pari, a quel punto potrebbe giocarsela perchè la Williams – ultimamente – non è abituata a lottare, bensì a dominare. Anche se la vittoria in finale allo Us Open tranquillizza anche in questo senso. Forse non sarà la finale più bella, di sicuro sarà la più "carismatica". Serena e Masha sono i personaggi trainanti del tour. Per questo la WTA sarà ben contenta di trovarle una contro l'altra. Per lo spettacolo…vedremo.