Serena batte Masha per la 15esima volta, pur servendo maluccio. La russa, tuttavia, ha giocato piuttosto bene. Finale con la Azarenka: “Con lei c’è grande rispetto”.
A Maria Sharapova non è stato sufficiente annullare un matchpoint in questo modo

Di Riccardo Bisti – 3 gennaio 2014

 
Non sappiamo a cosa abbia pensato Serena Williams mentre brindava nella notte di San Silvestro. Tuttavia, siamo convinti che tra i desideri (tennistici) ci fosse quello di tenere il piede piantato sulla gola di Maria Sharapova. A maggior ragione dopo le polemiche dell’anno scorso. E allora sarà stata ben contenta di confermare la sua superiorità nella semifinale di Brisbane, nello stadio intitolato all’ex grande campione Pat Rafter. E’ finita 6-2 7-6. Serena prova un pizzico di disprezzo per un’avversaria che le tiene testa soltanto in conferenza stampa. Il bilancio si fa sempre più duro, con 15 vittorie in 17 partite, e un bilancio-set che dice 31 a 7. Tuttavia, la Sharapova esce dal campo con alcune indicazioni positive. Dopo mesi di inattività, è subito piombata in semifinale e ha messo in difficoltà la più forte. Se è vero che la Sharapova è meno brava, è altrettanto vero che non soffre di alcun complesso di inferiorità. E' partita piuttosto bene, tenendo il ritmo della Williams nei primi game. Nel quarto gioco, tuttavia, arrivava il primo strappo. Un doppio fallo e un brutto errore di dritto davano il break alla Williams. A sorpresa, Serena restituiva il favore. La Sharapova non era pronta a sfruttare il regalo e cedeva altri tre giochi di fila. In verità, il primo set non è stato un granchè. Pur tenendo un modesto 44% di prime palle, l’americana ha dominato. Tuttavia, l’indennizzo per il pubblico è arrivato nei primi tre giochi del secondo: abbiamo visto tre break e tanti scambi mozzafiato, anche se devono entrambe registrare il servizio. In questo senso, abbiamo più fiducia nella Williams. Se abbiamo visto 10 break in 20 game è dovuto a una cattiva giornata, mentre i problemi al servizio della Sharapova sono ben più profondi e strutturati.
 
La Williams ha trovato il break all’ottavo gioco ed è salita 5-4. Sembrava che fosse finita, invece la Sharapova è rimasta in gara, affidandosi alle sue armi migliori: ottima copertura del campo e due fondamentali potenti e regolari. In un paio di occasioni si è anche presentata a rete, peraltro con buoni risultati. Insomma, ha avuto il giusto atteggiamento. E ha conquistato un meritato tie-break. Il match avrebbe potuto girare quando Serena ha commesso un paio di doppi falli che hanno portato la russa sul 5-4 e due servizi a disposizione. Tuttavia, ha commesso un altro doppio fallo nel momento peggiore. Serena non si è fatta pregare e ha chiuso al terzo matchpoint, ritrovando il servizio nel momento del bisogno. In finale se la vedrà con Victoria Azarenka, brava a vincere un match tutt’altro che banale contro una ritrovata Jankovic. Se non è quella del 2008, poco ci manca. La Azarenka si è imposta col punteggio di 1-6 6-3 6-4. Dopo uno strepitoso primo set, la serba si è un po’ sgonfiata. “Il match andava avanti e lei cresceva, mentre io scendevo un po’ – ha detto la Jankovic – tuttavia sono rimasta in gara fino all’ultimo, peccato per due risposte sbagliate sul 5-4 del terzo set”.
 
Da parte sua, la Williams si è detta soddisfatta: “Il match è stato di ottima qualità, soprattutto alla fine. Io e Maria siamo ottime ribattitrici, ma io ho tenuto una pessima percentuale di prime palle. E' stato indubbiamente un fattore”. Come a dire: con un servizio appena decente, avrebbe vinto con ancora più facilità. La Sharapova ha espresso gioia per il livello mostrato al terzo match dopo il rientro. “Devo prendere le cose positive di questo match. Dopo una lunga pausa è stato un ottimo segnale”. Curiosamente, la finale sarà il 17esimo scontro diretto tra Williams e Azarenka, proprio come Williams-Sharapova. Il bilancio è appena meno severo: 13-3, anche se l’anno scorso hanno raccolto due vittorie per parte. “Con Vika è una bella rivalità – ha detto la Williams – in campo è molto intensa, e fuori è piuttosto cool. E’ il top, perché in campo lottiamo come pazze, ma quando è finita, è finita. C’è un grande rispetto reciproco”. Con la Sharapova non è esattamente così…
 
WTA BRISBANE – SEMIFINALI
Serena Williams (USA) b. Maria Sharapova (RUS) 6-2 7-6
Victoria Azarenka (BLR) b. Jelena Jankovic (SRB) 1-6 6-3 6-4
 
FINALE
Serena Williams vs. Victoria Azarenka (ore 10, diretta SuperTennis)