L'Australian Open ha rappresentato una viva delusione per Karolina Pliskova. Si era presentata come possibile favorita (a parte l'incognita Serena Williams) e si pensava che potesse arrivare almeno in semifinale, invece è inciampata nei quarti contro Mirjana Lucic-Baroni. Tuttavia, il weekend di Fed Cup le ha ridato allegria e adesso è impegnata al WTA Premier di Doha, falcidiato dalla pioggia, dove affronterà Shuai Zhang ed è la favorita dopo l'eliminazione di Angelique Kerber. A Doha c'era anche la sorella gemella Krystina: grazie a un notevole balzo in classifica, adesso può permettersi di giocare più o meno gli stessi tornei. Mentre la più brava è ormai stabilmente tra le top-5, Krystina aveva iniziato il 2016 addirittura al numero 117 WTA, mentre adesso la sua classifica si è dimezzata: attualmente è numero 58, anche se in Qatar ha perso nelle qualificazioni. “E' bello che nel tour ci sia una persona vicina come mia sorella – ha detto Karolina Pliskova – non c'è nessuno che mi stia così vicino, quindi non ho bisogno di amiche nel momento in cui c'è lei. Parliamo di tutto: non solo di tennis, ma anche di tutto quello che gira intorno al nostro modo. Putrtroppo è stata costretta a giocare le qualificazioni e sarà così anche a Dubai. Non ci vediamo spesso come vorremmo, ma adesso è meglio di prima. Ci capita di frequentare gli stessi tornei ma pernottare in hotel diversi. Tuttavia, credo che a Indian Wells e Miami andrà meglio”.
RAPIDITA' NEGLI SPOSTAMENTI
Finalista allo Us Open 2016, per poco non azzannava il titolo dopo aver battuto Serena Williams in semifinale, ma è incappata nel momento d'oro di Angelique Kerber. A fine stagione, Karolina ha cambiato allenatore, passando da Jiri Vanek a David Kotyza, ex coach della Kvitova. L'inizio è stato travolgente, con il successo a Brisbane, ma poi è arrivato l'inatteso KO in Australia. La Pliskova resta felice di come vanno le cose, nel senso che il suo tennis sta migliorando, giorno dopo giorno. Magari non rapidamente come vorrebbe. “L'anno scorso sono cresciuta, ho giocato alcuni buoni match. Dallo Us Open credo di essere ulteriormente progredita. Ho provato a migliorare il mio gioco, cambiando coach. In questo momento, la rapidità negli spostamenti è il mio punto debole, ma sta migliorando. Le cose vanno bene”. Fino all'anno scorso, “Kaja” era molto competitiva nei piccoli tornei ma falliva sempre nei Major. Lo Us Open 2016 le ha dato lo slancio, forse definitivo, verso le big. Classe 1992, potrebbe essere la prossima vincitrice Slam: il Roland Garros potrebbe essere ostico, ma a Wimbledon e New York…prepariamoci a vederla tra le protagoniste. Intanto punta a vincere il torneo di Doha, dove nell'eventuale semifinale avrebbe un derby ceco-slovacco contro Dominika Cibulkova, unica a sfuggire alle bizze di Giove Pluvio nei primi giorni di torneo.