Non solo storte, cadute e infortuni da usura: la storia del tennis è piena di incidenti strani. A leggere alcuni episodi verrebbe da pensare che i tennisti sono un po’ matti…
L'incredibile "auto-infortunio" di Mikhail Youzhny

Di Lorenzo Baletti – 27 aprile 2012


A Monte Carlo c’è stato l’angolo fatale, dove Juan Monaco e Julien Benneteau si sono storti la caviglia. Negli ultimi anni, il tennis è stato travolto dagli infortuni. Abbiamo perso il conto di forfait, ritiri e rinunce. Spesso si tratta di infortuni di gioco e di acciacchi dovuti alla troppa attività. Ma nella storia ci sono episodi curiosi, ai limiti del normale, che fanno sorridere tutti tranne chi li ha subiti. Dal barone Von Cramm e Serena Williams, “The Tennis Space” ha ripreso i 10 infortuni più strani nella storia del tennis. Noi ve li riproponiamo.

La testa di Mikhail Youzhny
Può capitare di arrabbiarsi dopo un errore, ma ciò che ha fatto Youzhny a Miami nel 2008 ha dell’incredibile. Durante un match contro Almagro, fallita una palla break, per la frustrazione il russo comincia a darsi una serie di violente racchettate alla testa. Dopo pochi secondi, ecco che la fronte di Youzhny prende a sanguinare abbondantemente, con il sangue che gli ricopre tutta la faccia. “Prima e durante e il match avevo sempre sensazioni negative” ha dichiarato Mikhail dopo la partita. “Ma dopo essermi colpito la testa, mi sono liberato di tutta la negatività che avevo in corpo. Infatti ho vinto l’incontro”.

Un ballo finito male per Kim Clijsters
Con la fisicità del tennis moderno, può capitare di slogarsi una caviglia. Magari sul campo, ma non certo durante un matrimonio come è successo alla belga. Lo scorso anno, mentre celebrava il matrimonio della cugina, Kim si è lasciata andare ad un ballo sfrenato. Purtroppo la tennista è inciampata nei piedi di un’altra invitata, procurandosi una distorsione alla caviglia. Questo episodio ha fatto saltare alla Clijsters quasi tutta la stagione sulla terra rossa del 2011. Diventa quindi molto improbabile che Kim segua le orme di Martina Navratilova e partecipi a “Ballando con le stelle” una volta appesa la racchetta al chiodo.

Serena Williams e la bottiglia di birra
Il 13 non porta molta fortuna alla minore delle sorelle Williams. Dopo aver vinto Wimbledon nel 2010 (suo 13esimo Slam in carriera) Serena si trovava in un bar a Monaco di Baviera. Distratta, l’americana ha appoggiato il piede su una bottiglia di birra, procurandosi ferite profonde da cui ha cominciato a sgorgare parecchio sangue. Ci sono volute due operazioni al piede da uno specialista di New York e molti mesi di stop per rivederla di nuovo sui campi.

Dimenticanza fatale per Goran Ivanisevic
Uscendo dal suo appartamento di Monte Carlo per allenarsi, il croato si rese conto di essersi dimenticato in casa qualcosa di abbastanza importante: la racchetta da tennis. Mentre stava per prenderla, la porta del suo appartamento sbattè rompendogli il dito medio della mano destra. Con la racchetta nella mano sinistra, Goran corse dritto all’ospedale.

Gottfried Von Cramm incontra un cavallo
E’ stato il rivale di Fred Perry prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale. Da bambino, mentre dava da mangiare a un cavallo una zolletta di zucchero, l’animale pensò bene di assaggiare anche la sua piccola mano. In pochi secondi, Gottfried si trovò con un dito in meno. Questa disavventura, con conseguente handicap, non gli proibì tuttavia di vincere due volte il Roland Garros.

Lo guerra dei bombardieri: Ivanisevic vs Philippoussis
Durante un match a Toronto tra il croato e l’australiano, successe qualcosa di mai visto su un campo da tennis. Ivanisevic cercò di colpire la pallina con la testa, sopra la rete. Philippoussis, per non essere da meno, provò a fare lo stesso. Risultato: una bella testata, con punti di sutura per Goran e lieve commozione cerebrale per “The Scud”. Due vere teste calde.

Il giorno più brutto di Sam Querrey
In un attimo di pausa durante il torneo di Bangkok nel 2009, l’americano si stava allacciando le stringhe delle sue scarpe. Niente di particolare, se non fosse che il gigante di quasi 2 metri era seduto su un tavolo di vetro che ovviamente si ruppe facendolo cadere. Ferite al braccio e sangue per tutta la sala-relax. Fortunatamente i tagli non interessarono i legamenti, ma Querrey scrisse su twitter “Il peggior giorno di sempre”.

Yevgeny Kafelnikov, meglio il tennis della boxe
Allenandosi al sacco in palestra, il russo si dimenticò di essere un tennista e si improvvisò pugile. Un pugno fu talmente forte che il vincitore del Roland Garros si fece male alla mano. Costretto a ritirarsi dagli Australian Open 1997, Kafelnikov tornò alle gare solo a Monte Carlo. “E’ ancora doloroso tenere in mano la racchetta, ma sono stufo di non giocare e voglio tornare a competere”. Si, ma meglio non sul ring.

Un piatto caldo per Rafa Nadal
“Attenzione, il piatto scotta” è una formula spesso usata dai camerieri per dire al cliente di non toccare il piatto con le mani. Non andò così nel ristorante giapponese di Cincinnati in cui andò a mangiare Nadal. Con il piatto incandescente davanti, l’ignaro Rafa lo afferrò con la mano destra e subito si bruciò le dita. Per fortuna sua, e del cameriere, lo spagnolo è mancino, ma il giorno dopo incontrò non poche difficoltà nel giocare al meglio il suo rovescio bimane.

“Il cane è il miglior amico dell’uomo”, ma non di Kim Clijsters
Chiudiamo ancora con la belga, veramente poco fortunata fuori dal campo. Mentre giocava a calcio in giardino, Kim inciampò nel suo cane, Diesel. Cadendo, prese una forte e dolorosa botta al coccige. La Clijsters descrisse come “molto stupido” l’incidente, ma forse solo perché non ci fu alcun infortunio grave. Per stavolta è andata bene, ma Kim dovrebbe stare più attenta.