Fognini vince la gara degli ace contro il bombardiere Isner, ma perde la partita. Quarta stagione di fila chiusa intorno alla 50esima posizione. A Basilea parte bene Roger Federer.
Accoglienza trionfale per Roger Federer a Basilea
Di Riccardo Bisti – 23 ottobre 2012
Sembra incredibile, eppure Fabio Fognini ha tirato più ace di John Isner. Nello scontro diretto di Valencia (1.424.850€, indoor), il ligure è arrivato a 12 contro gli 11 dell’americano. Ma non è bastato: Isner si è imposto con il punteggio di 6-3 6-7 7-5 e ha raggiunto gli ottavi di un torneo che può regalargli punti preziosi per qualificazione al Masters, come titolare ma anche come riserva. Era da parecchio che Isner non azzeccava un break sul veloce, ma stavolta gli è riuscito per tre volte. Fognini deve essere deluso per il terzo set, in cui è stato avanti di un break (3-2 e servizio) ma si è fatto riprendere e ha ceduto nuovamente il servizio sul 5-6, quando ha sciupato tre occasioni per il 6-6 prima di arrendersi al quarto matchpoint. Gli ultimi tornei di Fognini non sono stati molto fortunati: dopo la finale a San Pietroburgo, Fabio ha infilato quattro primi turni a Pechino, Shanghai, Vienna e Valencia. Contro Isner sono arrivati confortanti segnali di ripresa, ma purtroppo la classifica non si fa con le prestazioni bensì con i risultati. Fabio chiuderà la stagione giocando il Masters 1000 di Parigi Bercy, in cui dovrebbe partire dalle qualificazioni (attualmente avrebbe bisogno di un'altra decina di forfait per entrare in tabellone). Perseguitato dagli infortuni (si è sottoposto a un controllo anche qualche giorno fa alla Pinetina), Fognini ha giocato una stagione tra alti e bassi in cui è rimasto intorno alla 50esima posizione per il quarto anno di fila. Al di là dei limiti caratteriali, sui quali si è discusso a lungo, sarebbe bello vederlo giocare una stagione intera senza infortuni né acciacchi. Ad oggi, in sette anni di professionismo, non c’è ancora riuscito. A Valencia si registra la sconfitta di Juan Monaco, finalista in carica e in lotta per il Masters, superato 6-4 6-3 dal redivivo Lleyton Hewitt (appena rientrato tra i top 100) in una partita con ben otto break, a testimonianza della lentezza della superficie. In campo anche Filippo Volandri, subito impegnato contro Alexander Dolgopolov.
E' iniziato anche il torneo ATP di Basilea (1.934.300€, indoor). Una prima giornata con pochissimi match è stata colorata dell’esordio di Roger Federer. Per lo svizzero è sempre speciale giocare nella sua città natale, dove una ventina d’anni fa aveva fatto da raccattapalle e in cui – dopo ogni vittoria – offre un trancio di pizza ai ball-boys. In un match trasmesso esclusivamente dalla TV svizzera (le riprese internazionali scatteranno oggi), lo svizzero ha superato Benjamin Becker con il punteggio di 7-5 6-3. Il match è durato 88 minuti e Federer ha recuperato un break di vantaggio nel secondo set. Per lui è la tredicesima apparizione a Basilea, dove vanta cinque vittorie (2006, 2007, 2008, 2010 e 2011) e tre finali (2000, 2001 e 2009). Il suo bilancio parla di 44 vittorie e 7 sconfitte. La partecipazione a Basilea, oltre a un vivo significato emotivo, è importante per alimentare qualche speranza di chiudere l’anno al numero 1 ATP. Attualmente Federer ha oltre 2.000 punti di ritardo da Novak Djokovic. Per sperare in un sorpasso deve vincere Basilea, Bercy e il Masters, sperando che il serbo non faccia granchè. E’ una missione quasi impossibile, anche perchè la partecipazione a Parigi è ancora in dubbio. Al secondo turno se la vedrà con il vincente di Bellucci-Soeda, con il brasiliano reduce dalla finale a Mosca. Nei quarti potrebbe pescare Andreas Seppi, pure lui a caccia di un obiettivo importante (l’ingresso tra i primi 20). Seppi esordirà mercoledì contro Benoit Paire: un eventuale match contro Federer sarebbe il decimo scontro diretto. Lo svizzero ha vinto tutti i precedenti, cedendo un set solo in un’occasione, quest’anno a Doha.
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