SERIE A1 DONNE – Un’altra 14enne sugli scudi: la giovane Peoni batte addiritutra la Sassi e fa dimenticare le assenze del TC Prato. Ma Cagliari resiste. E Carla Mel avvisa: “Ma attenzione al TC Genova: se arriva la Knapp fanno paura”.

Di Riccardo Bisti – 20 ottobre 2014

 Giovine e Ungur hanno dato al TC Cagliari il fondamentale punto del 3-1 ad Albinea

SERIE A1 DONNE – RISULTATICLASSIFICA

“Mamma mia. Un fenomeno. Grandiosa”. A parlare, con sincero entusiasmo, è Carla Mel. La capitana del Tennis Club Prato è fiera del gran successo della piccola Giulia Peoni, seconda quattordicenne a farsi notare nel Campionato di Serie A1. Se alla prima giornata aveva fatto parlare di sè Isabella Tcherkes Zade, vincitrice di un doppio decisivo, oggi è il gran momento della Peoni, schierata a sorpresa da un TC Prato rimaneggiatissimo. “Non so cosa ci fosse ad Albinea la scorsa settimana, forse un’epidemia – dice la Mel – scherzi a parte, ci siamo trovate in una clamorosa situazione di emergenza. E’ successo di tutto: La Kucova si è ammalata, la Sanesi non era disponibile, e nelle ultime ore è sopraggiunto anche il forfait di Martina Trevisan. Tenendo conto che avevamo lasciato libera Corinna Dentoni, peraltro vincitrice di un torneo ITF, abbiamo dovuto schierare una ragazzina. E’ stata incredibile, ha battuto una giocatrice esperta come Valentina Sassi rimontando da 1-4 nel terzo set. Mi ha impressionato per l’atteggiamento, si comporta già come una giocatrice adulta. Spero di non doverla più chiamare in questo campionato, ma sono contenta per questo esordio: dovessimo chiamarla di nuovo, probabilmente avrà meno ansia e tensione”. Il 4-6 6-2 7-5 con cui la Peoni (che si allena presso l’Accademia Tennis Apuano di Massa) ha superato la Sassi è stato il crocevia del 4-0 con cui le campionesse d’Italia hanno battuto il Castellazzo, mantenendo la testa del girone. Una dimostrazione di forza, di una panchina lunga che fa la differenza, anche se bisogna attingere a una ragazzina. Visto che hanno giocato proprio contro il Castellazzo della Tcherkes-Zade, schierata solo in doppio, era inevitabile chiedere alla Mel un parere sulle due ragazzine, entrambe classificate 2.8 a 14 anni. “Sinceramente la Peoni mi sembra un po’ più avanti. La Tcherkes ha giocato solo in doppio ma è un po’ acerba”. Il TC Cagliari non molla, ma Prato sembra sempre più favorito, anche perchè quest’anno c’è un’arma segreta: la disponibilità pressochè illimitata di Zuzana Kucova. “L’accordo prevede di poterla chiamare a ogni giornata, a patto che non ci sia sovrapposizione con la Serie A francese. Tuttavia, dando un’occhiata al calendario, non dovrebbero esserci problemi. L’abbiamo un po’ blindata, se dovesse servire ci sarà per l’eventuale play-off. Ha smesso di fare attività WTA, ma gioca i campionati a squadre in tutta Europa: Belgio, Olanda, Germania, Svizzera. E quest’estate, in Svizzera, ha vinto l’equivalente di un torneo Open in cui ha battuto le migliori della nostra Serie A, tra cui Camerin e Jani”.
 
STIMOLI E RIVALI
Anche gli spettatori meno attenti conosceranno la Mel per averla vista in TV nelle ultime quattro finali, di cui l'ultima (finalmente) vinta. Il suo atteggiamento grintoso, molto empatico con le giocatrici, è certamente un punto di forza del TC Prato. Ma come ha fatto a tenere alta la motivazione dopo lo scudetto dell’anno scorso, giunto dopo tante delusioni? “Direi che ci sono diverse ragioni. Intanto l’appetito vien mangiando, poi abbiamo rispolverato il vivaio con il reintegro di Martina Trevisan. La sua presenza, credetemi, è una grossa motivazione. La Camerin è una bandiera e resterà con noi fino a quando non dirà basta. C’è poi l’innesto di Gaia Sanesi, che dopo un periodo difficile per un problema fisico sta giocando tanto, con una programmazione ambiziosa. Spero di poterla schierare all’ultima giornata, ma anche per il futuro può tornare utile, vista la giovane età. Insomma, si è creata una situazione fresca, con tante novità, che ha riacceso gli stimoli”. Stimoli che sono rafforzati dalla presenza del team maschile, neopromosso in A1 e che si sta disimpegnando alla grande. “Il loro arrivo ci ha soltanto giovato, non c’è alcuna rivalità interna – conferma la Mel – la A1 maschile ci ha permesso di rifare due campi e creare una tribuna nuova. Inoltre aumenta la popolarità della Serie A1 a livello di soci. Magari per quest’anno non hanno ambizioni pazzesche, ma il loro arrivo è più che positivo”. Dopo tre giornate, le pratesi sono a punteggio pieno ma il TC Cagliari tiene il passo, mentre il TC Genova ha “scontato” il turno di riposo e non deve sbagliare un colpo per sperare di tornare in lizza. E allora domandiamo alla Mel: la vera rivale è Genova o Cagliari? “Se arriva la Knapp penso che sia ancora il TC Genova. Non so che tipo di accordi abbiano o in che condizione sia, visto che all’ultimo torneo si è ritirata. Ma è una giocatrice che può fare la differenza. La competitività del team in chiave scudetto dipende da lei. Cagliari è una squadra forte e compatta, ha giocatrici del vivaio e “8+” molto competitive, possono ruotare a loro piacimento. Hanno una numero 3 fortissima come la Ungur, che non gioca più ed è assimilabile alla Kucova. Se il TC Genova non dovesse avere la Knapp, le vedo favorite nel big-match”. Domenica scorsa, Bubu Melis (capitano del TC Cagliari) aveva detto che le tre titolari di Cagliari se la possono giocare alla pari con le tre di Prato…”Sono abbastanza d’accordo, anche se forse noi siamo leggermente favoriti. In termini  numerici, direi un 52-53% per Prato e 47-48% per Cagliari. Forse ora la Camerin è un filo superiore alla Floris. Ma avevo previsto un TC Cagliari molto forte già alla vigilia. Se avessero avuto la Barbieri, sarebbero state ancor più pericolose”.
 
SUPER CAGLIARI AD ALBINEA

Cagliari ha passato indenne la temuta trasferta di Albinea, imponendosi 3-1 nonostante la sconfitta di Anna Floris, battuta piuttosto nettamente da Giulia Remondina. Ungur e (soprattutto) Giovine hanno dato i primi due punti alle sarde, infilando il terzo in doppio. Le ambizioni delle cagliaritane si misureranno domenica prossima, quando ospiteranno il TC Genova. Solo allora capiremo se possono continuare a tenere testa a Prato, in vista dell’atteso big-match del 9 novembre, quando Camerin e compagne si recheranno in Sardegna per una (possibile) finale anticipata. Nell’anticipo di sabato si è giocato un derby romano un po’ sottotono tra Nomentano e Parioli, con la vittoria delle parioline grazie al ritorno di Martina Caregaro, che insieme a Beatrice Lombardo ha firmato i tre punti decisivi. Al Nomentano resta la soddisfazione del punto firmato da Carolina Pillot, vincitrice sulla ex-compagna Marina Shamayko. Compagne fino allo scorso anno (e tricolori nel 2012) si sono trovate da avversarie e la Shamayko si conferma in difficoltà dopo la trasferta americana e la netta sconfitta di domenica scorsa contro la Floris. Le gerarchie sembrano ormai stabilite: Prato, Cagliari e Genova lotteranno per lo scudetto, mentre almeno tre squadre lotteranno per il quarto posto che vuol dire salvezza: Parioli, Albinea e Castellazzo. Il Club Nomentano, francamente, sembra un gradino sotto per l’assenza di valide alternative alla generosa Pillot, peraltro autrice di un campionato maiuscolo.