Ha dovuto aspettare qualche ora a causa della pioggia, ma Camila Giorgi potrà andare a letto molto soddisfatta. Dopo aver superato le qualificazioni alla Rogers Cup di Montreal, ha colto un successo di prestigio contro Sloane Stephens. In una tipica partita in Giorgi-Style, tra vizi e virtù, si è imposta con un doppio 7-6 che le regala un affascinante secondo turno contro Roberta Vinci. E’ stato un match interessante ma difficile da contestualizzare: a tratti ha dato l’impressione di avere una bozza di disegno tattico, espressa con alcuni servizi lavorati e qualche colpo interlocutorio in più. Il fatto è che la Giorgi ha già dato l’impressione di evolversi sul piano tattico, ma poi si è sempre rifugiata sul suo piano base, fatto della costante ricerca del punto. Di fronte aveva una giocatrice che per certi versi le somiglia: la Stephens non ama palleggiare, ma è meno esplosiva di lei sul piano fisico (inoltre aveva qualche problema a una caviglia, tanto da chiedere l’intervento del trainer. A onor del vero, durante gli scambi non sembrava menomata).
L’americana è più regolare e questo le ha consentito di andare vicino al successo in una partita che ai punti ha strameritato di perdere. Sotto 4-1, Sloane si è trovata 5-4 e servizio ma ha perso il primo set al tie-break, giocato malissimo (da lei) e bene (dalla Giorgi). Fedele ai suoi alti e bassi, Camila è partita ad handicap nel secondo set, trovandosi addirittura 0-4. Tuttavia ha continuato a giocare, senza pensare troppo al punteggio, e ha risucchiato l’americana nonostante cinque setpoint (tre sul 5-2, due sul 5-3). In particolare, un dritto da metà campo sparato fuori dalla Stephens, su palla alta e lenta, grida ancora vendetta. “Gol sbagliato, gol subito” si dice nel calcio. E così è stato: la Giorgi ha rimesso in piedi il set e poi ha giocato meglio nel tie-break, intascando quattro punti dal 2-3 al 6-3 prima di chiudere all’undicesimo punto, nonostante abbia messo a referto 15 doppi falli. Per lei è la terza vittoria in tre giorni: Montreal le ha già fruttato 90 punti WTA (30 di qualificazioni e 60 di main draw) e un gruzzolo di 14.240 dollari. Adesso è attesa da un affascinante derby contro la Vinci. Si giocherà mercoledì e sarà il terzo scontro diretto: allo Us Open 2013, Roberta mise a nudo le lacune tattiche della Giorgi in modo piuttosto netto, mentre a Katowice il campo velocissimo diede una mano al tennis-flipper di Camila.
Giorgi, tre vittorie e in tre giorni. E adesso c’è la Vinci
Buon successo di Camila Giorgi a Montreal: nonostante 15 doppi falli, battuta con un doppio 7-6 una fallosa Sloane Stephens. All’italoargentina il merito di non aver lasciato andare un secondo set in cui era in svantaggio 4-0. Adesso l’affascinante derby contro Roberta Vinci.