Camila cede al tie-break del terzo contro Elena Vesnina, commettendo sei errori di fila. Continua ad essere molto incostante. A Toronto, Seppi passa il primo turno e intravede una buona chance.

Di Riccardo Bisti – 6 agosto 2014

 
Sarebbe facile farsi prendere dalla suggestione del momento. Il Premier Five di Montreal è stato fallimentare per l'Italia, tanto da accendere il solito ritornello: "E' finita l'epoca d'oro del nostro tennis in gonnella?". Ovviamente non è così, anche se alcune sconfitte sono state piuttosto dolorose. Nella notte italiana, Flavia Pennetta si è fatta irretire da "cartone animato" Putintseva, aggiungendosi a Errani e Vinci. Le cose non sono migliorate martedì con le sconfitte di Karin Knapp (6-2 5-7 6-1 dalla Garcia) e Camila Giorgi, forse la più attesa, battuta da Elena Vesnina. Una sconfitta in perfetto "Giorgi Style", ovvero un mix di grandi colpi e gravissimi errori, senza un filo logico nè continuità. E pensare che la russa è stata recuperata in extremis, ammessa come lucky loser in virtù del ritiro di Andrea Petkovic. Giocando una partita attenta, cercando di essere aggressiva quando Flipper-Giorgi glielo concedeva, la Vesnina si è imposta col punteggio di 6-4 1-6 7-6. Nel primo set, un break al quinto game (sigillato da un paio di doppi falli) è stato sufficiente alla russa per aggiudicarsi il parziale. A quel punto, la Giorgi ha iniziato a giocare bene e ha messo in un angolo la russa, infilando un terrificante parziale di otto game a uno. Ma non è bastato. Nel terzo set, Camila è stata per tre volte avanti di un break (2-0, 4-2 e poi 6-5). In particolare, dopo aver strappato il servizio alla Vesnina sul 5-5, ha giocato un disastroso turno di battuta (ceduto a zero) e un tie-break ancora peggiore, in cui dall'1-1 ha infilato sei errori di fila.
 
IL SALTO DI QUALITA' PIU' DIFFICILE

Dopo un buon inizio di stagione, culminato con il titolo sfiorato a Katowice e qualche esploit interessante (su tutti la vittoria su Maria Sharapova), il rendimento della Giorgi è calato nelle ultime settimane, dove ha perso da giocatrici non irresistibili come Alison Riske, Shelby Rogers e Gabriela Dabrowski. Ma la terra rossa non è la sua superficie, mentre sul cemento ci si attendevano grandi cose. In fondo, la stella Giorgi è esplosa proprio 11 mesi fa a Flushing Meadows, quando battè Caroline Wozniacki. La Vesnina è una buona giocatrice, ma era una delle migliori opzioni possibili in un torneo così importante. Invece Camila continua con il suo tennis ad alto rischio, capace di picchi altissimi ma anche di rovinose cadute. Commettere sei errori di fila in un tie-break decisivo non è perdonabile. La classifica è buona e probabilmente diventerà ottima, ma l'ultimo salto di qualità sarà il più difficile. Per informazioni chiedere a Fabio Fognini, giunto ad un passo dai top-10 ma (per ora) incapace di acciuffarli.
 
TORONTO: SEPPI VINCE ED EVITA ISNER
La prima soddisfazione della settimana è arrivata dal Canada anglofono, dove si sta giocando il Masters 1000 di Toronto. Andreas Seppi, appena uscito dai top-50, prova a riprenderli con un buon risultato in Ontario. Non poteva iniziare meglio, con un rapido 6-3 6-3 al giovane canadese Brayden Schnur, 19 anni, maturato in appena 71 minuti. Il canadese aveva già vinto il suo torneo passando le qualificazioni: Seppi ha mostrato una superiorità notevole, distraendosi solo in avvio di secondo (sotto 1-3), ma cinque giochi di fila lo hanno proiettato al secondo turno dove avrà il croato Ivan Dodig, vincitore a sorpresa su John Isner. Per l'americano è la seconda sconfitta "preoccupante" dopo quella con Steve Johnson a Washington. Seppi può dunque sperare in un piazzamento negli ottavi, anche perchè ha vinto quattro volte su quattro contro il croato, l'ultima un anno e mezzo fa in Coppa Davis. Un colpo di fortuna era quello che ci voleva. Adesso che è arrivato, farselo scappare sarebbe un grosso peccato.