La tedesca vince un'epica battaglia con Sam Stosur, regalando alla Germania un 1-1 preziosissimo. 'Aga' invece crolla nella sua Cracovia contro la Kuznetsova, per il 2-0 russo. Rep. Ceca facile in Canada.
Andrea Petkovic ha pianto due volte. La prima di commozione, mentre alla Porsche Arena di Stoccarda suonava l’inno nazionale tedesco, la successiva di gioia, dopo il secondo match più lungo (in termini di game giocati nel set decisivo) nella storia del World Group di Fed Cup. La tedesca l’ha vinto per 6-4 3-6 12-10 contro Sam Stosur, regalando alla sua Germania un punto dell’1-1 che vale oro. In precedenza Jarmila Gajdosova aveva gelato gli oltre quattromila presenti, battendo 4-6 6-2 6-4 una Angelique Kerber che dopo un buon primo set sembrava poter staccare l’avversaria, invece è crollata alla distanza. Ma a sistemare le cose ci ha pensato la ventisettenne di origini slave, con tre ore e sedici minuti di battaglia in cui si è visto un po’ di tutto, e non è mai mancata la qualità. La tedesca l’ha spuntata di carattere in un terzo set lungo ventidue giochi, che l’ha vista prima arrivare a un passo dal 4-2 e poi sempre costretta a inseguire, con un match-point cancellato sul 5-4 con una buona volèe di rovescio e tante occasioni mancate per il break decisivo. Avrebbe potuto demoralizzarsi, invece ha tenuto duro, consapevole che prima o poi un’altra opportunità sarebbe arrivata. Ha fatto bene: la Stosur gliel’ha concessa sul 10-10 con un paio di errori di diritto, e nel game successivo la tedesca non ha tremato, chiudendo senza cedere un quindici. Sfumato per un soffio il 2-0 Australia, ora sono le padrone di casa a guardare con fiducia alla giornata decisiva. Questa Petkovic partirà favorita contro la ex signora Groth, e la Kerber ha tanta voglia di riscatto.
 
SUPER KUZNETSOVA, LA RUSSIA VOLA
Insieme alle lacrime della tedescona, l’altra istantanea del primo round del World Group è destinata a rimanere la delusione di Agnieszka Radwanska, crollata nella sua Cracovia contro Svetlana Kuznetsova. Il match contro la Russia, forte di Maria Sharapova, era già molto difficile alla vigilia, e la sconfitta della numero 8 del mondo ha consegnato alla formazione ospite un buon 90% di semifinale. ‘Aga’ ha ceduto 6-4 2-6 6-2, crollando dopo un secondo set che sembrava aver portato il match dalla sua parte, invece si è rivelato soltanto un calo della Kuznetsova, vera protagonista, sia in positivo sia in negativo, della sfida. Aveva battuto la polacca ben 10 volte (in 14 confronti) e si è confermata anche stavolta, scaricando sul cemento della Krakow Arena quel tennis sfrontato e aggressivo che in passato le è valso due titoli Slam, e può ancora risultare indigesto per numerose avversarie. “Quest’anno ho vinto pochi incontri – ha detto la russa – quindi non avevo grande fiducia, ho solo cercato di rimanere concentrata per provare a dare il massimo. Ha funzionato, è stato un gran match. Battere Agnieszka a casa sua, davanti a 15.000 persone, significa moltissimo”. A completare la debacle di casa Radwanska ci ha pensato la sorella minore Urszula, incolpevole contro un’ottima Maria Sharapova, passata 6-0 6-3. Unica difficoltà per la siberiana nel secondo set, quando dal 2-0 ha ceduto tre giochi di fila, prima di vincere gli ultimi quattro. Domani a mezzogiorno ‘Masha’ tornerà in campo per chiudere i conti. Vien difficile pensare che non ce la faccia.
 
DEBUTTANTI SUL VELLUTO, 2-0 REPUBBLICA CECA
Con Eugenie Bouchard in campo, Canada-Repubblica Ceca sarebbe potuta essere una partita, ma senza la sua reginetta le nordamericane avevano ben poco a cui aggrapparsi. Se poi ci aggiungiamo che la numero due Aleksandra Wozniak non è stata nemmeno convocata, e la numero tre Sharon Fichman ha dovuto rinunciare al singolare per un problema all’inguine, il team odierno non vale nemmeno il World Group. L’ha confermato la prima giornata della sfida di Quebec City, con poco pubblico e poca battaglia. È bastata una Repubblica Ceca ‘B’, orfana della coppia d’oro Kvitova-Safarova, per obbligare le padrone di casa a due sconfitte senza appello. A trascinare le campionesse in carica è toccato alle debuttanti Karolina Pliskova e Tereza Smitkova, passate rispettivamente sulla neo diciottenne Francoise Abanda (6-2 6-4) e su Gabriela Dabrowski (6-2 6-1). Il secondo match è durato appena 59 minuti, mentre nel primo la giovanissima Abanda (230 WTA e fresca di 18esimo compleanno) è riuscita a tener testa alla numero 22 del mondo, lottando alla pari per tutto il secondo set. Ci ha provato fino in fondo, cancellando tre match-point e guadagnandosi anche una palla del 5-5, ma la Pliskova l’ha freddata con un ace, siglando un 2-0 più scontato che mai. Sia in Canada sia a Genova manca il punto della certezza, ma l’ennesima sfida Italia-Repubblica Ceca è già dietro l’angolo.

 WORLD GROUP 1
 
ITALIA-FRANCIA 2-0
Sara Errani (Ita) b. Caroline Garcia (Fra) 7-6 7-5
Camila Giorgi (Ita) b. Alize Cornet (Fra) 6-4 6-2
 
GERMANIA-AUSTRALIA 1-1
Jarmila Gajdosova (Aus) b. Angelique Kerber (Ger) 4-6 6-2 6-4
Andrea Petkovic (Ger) b. Samantha Stosur (Aus) 6-4 3-6 12-10
 
POLONIA-RUSSIA 0-2
Svetlana Kuznetsova (Rus) b. Agnieszka Radwanska (Pol) 6-4 2-6 6-2 
Maria Sharapova (Rus) b. Urszula Radwanska (Pol) 6-0 6-3
 
CANADA-REPUBBLICA CECA 0-2
Karolina Pliskova (Cze) b. Francoise Abanda (Can) 6-2 6-4
Tereza Smitkova (Cze) b. Gabriela Dabrowski (Can) 6-1 6-2
 
WORLD GROUP 2
 
ROMANIA-SPAGNA 1-1

Simona Halep (Rou) b. Silvia Soler Espinosa (Esp) 6-2 6-1
Garbine Muguruza (Esp) b. Irina-Camelia Begu (Rou) 6-3 6-2
 
OLANDA-SLOVACCHIA 1-1
Anna Schmiedlova (Svk) b. Kiki Bertens (Ned) 7-5 6-2
Arantxa Rus (Ned) b. Magdalena Rybarikova (Svk) 6-3 6-4
 
SVEZIA-SVIZZERA 0-2
Timea Bacsinszky (Sui) b. Rebecca Petersen (Swe) 7-6 6-0
Belinda Bencic (Sui) b. Johanna Larsson (Sve) 6-2 6-1
 
ARGENTINA-STATI UNITI 0-2
Venus  Williams (Usa) b. Paula Ormaechea  (Arg) 6-3 6-2
Serena Williams (Usa) b. Maria Irigoyen (Arg) 7-5 6-0