Una gran bella vittoria regala a Gianluca Mager i quarti all'ASPRIA Tennis Cup, suo miglior risultato stagionale. Contro l'irregolare (ma pericoloso) Blaz Rola, resiste alle sfuriate dell'avversario e poi domina alla distanza. E spiega perché ha faticato a ingranare in avvio di stagione. “Ora sto bene, ho fatto un lavoro incredibile con Castrichella”.

Due anni fa, Gianluca Mager raccolse una delle sue migliori vittorie quando batté Blaz Kavcic al Foro Italico. Da uno sloveno all'altro, il ligure ha raccolto il miglior risultato in stagione all'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta). Mager è nei quarti grazie al successo sul gigante Blaz Rola, numero 248 ATP ma con un passato tra i primi 80. Vittoria non banale, anche perché quest'anno Rola ha già vinto un Challenger, sulla terra verde di Tallahassee. In un match durato due giorni, “Giangi” si è imposto 6-4 6-7 6-0. Incoraggia il modo in cui ha dominato il terzo set dopo aver perso il secondo in modo rocambolesco, peraltro con un matchpoint fallito. Al rientro dopo la sospensione di mercoledì sul 6-4 3-3, in una giornata dal tempo un po' folle (caldo e sole, poi nuvole e pioggia), è successo un po' di tutto. Mager avrebbe potuto vincere i primi due game, invece si è trovato sotto 5-3. Nel nono game, Rola ha commesso un doppio fallo sul setpoint e ha consentito a Mager di tornare in partita. Sullo slancio, l'azzurro è arrivato a matchpoint, annullato magistralmente dallo sloveno al termine di uno scambio lunghissimo. Sul tie-break c'è stata una palla contestata sul 2-2: da quel momento in poi, Rola ha giocato cinque punti alla grande e allungato il match. Le sensazioni non erano delle migliori, invece un parziale di 12 punti a 2 ha dato il via a un terzo set in discesa per l'azzurro, che nei quarti sfiderà Guido Pella. “E' stato un match di alti e bassi, soprattutto a causa sua – ha detto Mager – quando gioca bene è molto pericoloso, ma in questa partita ha avuto dei passaggi a vuoto importanti. Nel secondo set, dal 6-5 ha giocato in modo incredibile. Io sono stato bravo a capirlo e a impormi di continuare a lottare, giocarmi il tutto per tutto e vedere cosa sarebbe successo”.

MANO E SPALLA, MA ADESSO E' TUTTO OK
E' successo che Rola ha perso continuità e Gianluca festeggia il primo quarto di finale in un 2017 non troppo positivo, almeno in termini di risultati. Ma certe difficoltà hanno ragioni ben precise. “Durante l'inverno mi sono fatto male alla mano sinistra. Stavo facendo un cesto, a Tirrenia, insieme a Rianna e Castrichella, e sono caduto procurandomi una frattura composta del grande osso. Ho giocato le finali di Serie A1 con questo problema, poi la risonanza magnetica ha evidenziato il tipo di infortunio. Ho indossato un tutore per 6 settimane, dunque la preparazione non è stata delle migliori. Poi in Cina mi sono infortunato alla spalla, ha addirittura temuto di avere la lesione SLAP, ma per fortuna si è scoperto che sarebbero bastati 15-20 giorni di riposo. E poi, a inizio anno i tornei hanno un campo di partecipazione molto importante. Per intenderci, nelle qualificazioni dei Challenger ho trovato giocatori fortissimi come Travaglia e Krajinovic. Insomma, ingranare non è facile ma ho fatto un lavoro incredibile con Gabrio Castrichella. Sono ottimista al 100%”. 23 anni da compiere il 1 dicembre, questo Mager è una persona sempre più formata, sia dentro che fuori dal campo. “Sono cresciuto sotto tanti punti di vista, soprattutto fuori dal campo sono molto più ordinato. Come tennista, rispetto a due anni fa sono diverso. Prima giocavo bene, ma solo a sprazzi. Adesso sono più continuo”. Non resta che aspettare i frutti del duro lavoro effettuato con Castrichella, il tecnico che lo segue ormai da quasi un anno. “Prima di tutto è un'ottima persona, ma anche un ottimo allenatore. Mi fido al 100% di quello che dice, ho piena fiducia il lui. Stiamo lavorando su tante cose e posso dire che in allenamento ho grandi sensazioni, sento di non essere quello di un anno fa. Adesso si tratta di trasferire tutto in partita”. Nei quarti, Gianluca se la vedrà con l'esperto Guido Pella. Parte sfavorito, ma avrà un gruppo di amici a fare un gran tifo per lui. Alessandro, Fabio, Alessio e la sorella Erika lo seguono con passione sin dal primo turno, facendosi sentire dopo quasi ogni punto e dandogli una linfa importante. “E poi c'è anche Lapo, il figlio di Castrichella” chiude Mager. Chissà che il sostegno degli amici non possa essere la chiave per dare la svolta alla stagione e, perché no, alla carriera.