Gianluca Mager cresce a piccoli passi
C'era grande attesa per l'esordio di Gianluca Mager all'AON Open Challenger di Genova. Il 19enne azzurro (n. 597 ATP), omaggiato di una wild card, aveva un match ostico con il ceco Jan Hajek, numero 350 ma con un passato da 71 e un recente stop di due mesi. Mager è in continua crescita: qualche settimana fa, in Georgia, ha colto il primo titolo professionistico. Il risultato non è stato troppo positivo, ma tanti aspetti inducono all'ottimismo. Sconfitto 7-5 6-4, si è trovato in vantaggio in entrambi i set. In particolare, nel primo, ha comandato fino al 5-4 e servizio. Al momento di chiudere si è fatto brekkare e ha giocato uno splendido undicesimo game, in cui gli è mancata la zampata: sei palle break (di cui tre consecutive) non sono bastate. Un paio di gridano vendetta, con due nastri beffardi favorevoli ad Hajek. Nel secondo, rimontato da 2-0 a 2-2, ha avuto una palla break sul 4-4 (rovescio in corridoio) e si è disunito nel game finale. Mager ha pagato la scarsa abitudine a giocare spalla a spalla contro certi avversari. Hajek è molto esperto e ha capito quali erano i punti da vincere. Da par suo, Gianluca è parso irrobustito rispetto allo scorso anno, confermando di avere un tennis completo e un rovescio di primissimo livello. Il lavoro con coach Diego Nargiso (sempre molto partecipe a bordo campo) sta dando i suoi frutti. Perdere non è mai piacevole, ma l'impressione è che Mager stia crescendo con le giuste basi. Un mezzo miracolo per un ragazzo che meno di due anni fa era sull'orlo di un ritiro prematuro e che Nargiso ha saputo ricostruire daccapo. La simbiosi tra i due è evidente, con Mager che spesso cerca lo sguardo rassicurante di Diego durante la partita. Quando vincerà la prima partita contro un avversario di livello, si sbloccherà sul piano mentale e potrà fare ottime cose. L'incontro si è giocato davanti a circa 2.000 spettatori che hanno riempito il Centrale di Valletta Cambiaso, dove prima del match si erano esibiti i comici genovesi della nota trasmissione Zelig. In giornata, sconfitte per Giannessi, Arnaboldi, Picco e Volandri. Preoccupa l'involuzione del livornese, sconfitto da Uladzimir Ignatik e destinato a scendere ancora di più in classifica. Fa un certo effetto vederlo senza Fabrizio Fanucci al suo angolo: adesso c'è Cristian Brandi, mentre "Fenuch" è presente a Genova al seguito di Starace. (Ri. Bi.). Il 19enne azzurro (n. 597 ATP), omaggiato di una wild card, aveva un match ostico con il ceco Jan Hajek, numero 350 ma con un passato da 71 e un recente stop di due mesi. Mager è in continua crescita: qualche settimana fa, in Georgia, ha colto il primo titolo professionistico. Il risultato non è stato troppo positivo, ma tanti aspetti inducono all'ottimismo. Sconfitto 7-5 6-4, si è trovato in vantaggio in entrambi i set. In particolare, nel primo, ha comandato fino al 5-4 e servizio. Al momento di chiudere si è fatto brekkare e ha giocato uno splendido undicesimo game, in cui gli è mancata la zampata: sei palle break (di cui tre consecutive) non sono bastate. Un paio di gridano vendetta, con due nastri beffardi favorevoli ad Hajek. Nel secondo, rimontato da 2-0 a 2-2, ha avuto una palla break sul 4-4 (rovescio in corridoio) e si è disunito nel game finale. Mager ha pagato la scarsa abitudine a giocare spalla a spalla contro certi avversari. Hajek è molto esperto e ha capito quali erano i punti da vincere. Da par suo, Gianluca è parso irrobustito rispetto allo scorso anno, confermando di avere un tennis completo e un rovescio di primissimo livello. Il lavoro con coach Diego Nargiso (sempre molto partecipe a bordo campo) sta dando i suoi frutti. Perdere non è mai piacevole, ma l'impressione è che Mager stia crescendo con le giuste basi. Un mezzo miracolo per un ragazzo che meno di due anni fa era sull'orlo di un ritiro prematuro e che Nargiso ha saputo ricostruire daccapo. La simbiosi tra i due è evidente, con Mager che spesso cerca lo sguardo rassicurante di Diego durante la partita. Quando vincerà la prima partita contro un avversario di livello, si sbloccherà sul piano mentale e potrà fare ottime cose. L'incontro si è giocato davanti a circa 2.000 spettatori che hanno riempito il Centrale di Valletta Cambiaso, dove prima del match si erano esibiti i comici genovesi della nota trasmissione Zelig. In giornata, sconfitte per Giannessi, Arnaboldi, Picco e Volandri. Preoccupa l'involuzione del livornese, sconfitto da Uladzimir Ignatik e destinato a scendere ancora di più in classifica. Fa un certo effetto vederlo senza Fabrizio Fanucci al suo angolo: adesso c'è Cristian Brandi, mentre "Fenuch" è presente a Genova al seguito di Starace. (Ri. Bi.)