di Gabriele RivaSiamo già entrati nella prima settimana di tennis “vero” targata 2008
di Gabriele Riva

Siamo già entrati nella prima settimana di tennis “vero” targata 2008. E il tennis italiano lo fa con diversi balbetti ma anche con una bella sorpresa. Anzi no, una conferma che ci tenevamo buona da fine 2007. Quella di Sara Errani. Ma andiamo con ordine. Con il nostro numero 1, Potito Starace, ai riposi forzati (6 settimane) per le ben note problematiche legate al caso scommesse e a quello che i media generalisti amano chiamare “Tennisopoli”, il resto della truppa azzurra ha cominciato, diciamo così, come fanno i motori diesel. Dall’altra parte del mondo, dove si concentrano i tornei di inizio gennaio, subito fuori dai giochi Bolelli, sconfitto dal qualificato Dancevic ad Adelaide. Così come Seppi che ha perso a Doha dal nonno terribile Fabrice Santoro, è ancora in lizza invece Volandri, che nel Qatar ha superato non senza faticare (anzi, solo al tie-break del terzo set) l’argentino Hartfield.

Come volevano gli ultimi trend, è andata meglio al tennis in rosa con Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Tathiana Garbin, che a Gold Coast hanno tutte vinto i loro match d’inizio stagione. A oggi però viva nel tabellone australiano resta solo la Garbin (in campo in giornata contro la slovacca Cibulkova). Le prime invece sono state eliminate, entrambe al terzo set ed entrambe al fotofinish (4-6 nel parziale decisivo). Dalla russa Dinara Safina la brindisina e dalla svizzera Patty Schnyder la Leonessa. La nota assolutamente positiva invece è rappresentata dai quarti di finale al Mondial Australian Women’s Hardcourts di Auckland centrati dall’azzurra spagnoleggiante Sara Errani (nella foto) che questa notte se la vedrà con Mamma Davenport, di tre posizioni dietro di lei nel ranking (69 contro 72), ma molto più che temibile. In considerazione soprattutto dell’unico precedente fra le due: Bali 2007, 6-3 6-1 a favore di Lindsay che poi quel torneo lo vinse.

Merita uno sguardo anche il tennis dei Top Player, con la marcia di Rafael Nadal (nella foto) che comincia dall’India, al Chennai Open e di quella di Roger Federer, che come tradizione comincia invece dalla poltrona. Delude subito il cipriota Marcos Baghdatis, che continua a lasciare più di un dubbio, sconfitto al primo turno dall’olandese Haase. Passeggia Davydenko che a Doha affronterà il primo vero test stagionale incrociando la racchetta con quel diavolo (nell’accezione più positiva del termine, ci mancherebbe) del Mago Santoro. Sempre in Qatar spaventa Calleri che caccia fuori dai giochi la Due del tabellone, lo spagnolo Tommy Robredo, primo sacrificato sull’altare del 2008 tra i Top 10. Il primo nome “a sorpresa” dell’anno invece è quello di Joseph Sirianni, wild card aussie che ad Adelaide (dove, a proposito, si è ripresentato Lleyton Hewitt dopo l’infortunio di fine 2007) ha già centrato i quarti di finale contro uno tra il connazionale Guccione e il francesino Paul-Henri Mathieu.