FED CUP – Con le azzurre impegnate a Marsiglia, analizziamo le altre sfide del WG. La Germania si affida alla Kerber, ma come reagirà dopo la sbornia australiana? La Svizzera sogna il colpaccio. Insidia Halep per la Rep. Ceca, Russia nettamente favorita sull'Olanda. 

Ricomincia la grande avventura della Fed Cup. Molto importante in Casa Italia, un po' bistrattata a livello mondiale, la Davis in gonnella resta una competizione affascinante pur con un format rivedibile. Non è semplice, per l'appassionato occasionale, capire il senso del World Group I e del World Group II, nonché la compressione di cinque match in appena due giornate. Inoltre, a differenza della Coppa Davis, il doppio è relegato come quinto match. Può essere decisivo, ma spesso non ci si arriva neanche. Eppure le emozioni non mancano: la finale del 2015, ad esempio, ha lasciato con il fiato sospeso fino all'ultimo punto. Sul piano tecnico, la competizione “paga” il dominio di tre paesi. Nelle ultime dodici edizioni si sono imposte soltanto tre nazioni: Italia, Russia e Repubblica Ceca. Curiosamente, con quattro titoli a testa. Il team del momento è la Repubblica Ceca, con quattro vittorie negli ultimi cinque anni. L'edizione 2016, tuttavia, potrebbe dare spazio a nuove squadre, nuove protagoniste, magari una nuova vincitrice. L'Italia riparte da Marsiglia, dove proverà a vendicare la sconfitta dello scorso anno a Genova, quando si fece rimontare da 2-0 sopra contro la Francia. Parleremo diffusamente dell'impegno delle azzurre. Qui analizziamo gli altri tre match.

 

ROMANIA – REPUBBLICA CECA (Cluj Napoca, cemento indoor)

Il fascino di questa sfida nasce dalla presenza di Simona Halep. La numero 3 WTA non sta bene, viene da un inverno tribolato ed è stata vittima di alcune infezioni. Per risolvere il problema ha deciso di operarsi al naso, ma ha rinviato l'operazione pur di esserci. Guiderà un team che deve fare a meno delle infortunate Irina Camelia Begu e Alexandra Dulgheru, ma che può contare sul tennis inusuale di Monica Niculescu. Le rumene avranno il tifo (caldissimo) della Sala Polivalenta di Cluj Napoca, trappola ideale per mettere in difficoltà le campionesse in carica. La Repubblica Ceca si presenta con una squadra mediamente rimaneggiata. C'è Petra Kvitova ma mancano Lucie Safarova (che ha ripreso ad allenarsi da qualche giorno), nonché Lucie Hradecka e Andrea Hlavackova, finaliste in doppio all'Australian Open. In compenso ci saranno Barbora Strycova, l'onnipresente Karolina Pliskova (ma non si ferma mai?) e Denisa Allertova. Pronostico difficile, poiché c'è un grosso asterisco sulle condizioni della Halep e della stessa Kvitova (che ha appena interrotto la collaborazione con il suo storico coach). Favorite le ceche perché hanno una numero 2 più forte, chiunque essa sia. E il doppio, pur senza specialiste, si può costruire.

PRONOSTICO – REPUBBLICA CECA 70%

ROMANIA: Simona Halep, Monica Niculescu, Andreea Mitu, Raluca Olaru
REPUBBLICA CECA: Petra Kvitova, Karolina Pliskova, Barbora Strycova, Denisa Allertova

 

GERMANIA – SVIZZERA (Lipsia, cemento indoor)

E' la partita più interessante del weekend, quasi un derby. Il recente successo di Angie Kerber all'Australian Open ha aumentato l'interesse. Non sarà facile, per la n.2 WTA, smaltire la sbornia post-trionfo e presentarsi al top. La Svizzera è pronta ad approfittarne anche se c'è un pizzico di preoccupazione per Timea Bacsinszky, vittima di qualche problema fisico durante la preparazione e tutt'altro che in forma nei primi tornei. Detto che Belinda Bencic potrebbe anche intascare due punti, c'è la possibilità di arrivare al doppio di spareggio. A quel punto, le svizzere potrebbero contare sull'eterna Martina Hingis (nella speranza che non si auto-schieri in singolare come ha fatto l'anno scorso contro la Polonia), numero 1 nella specialità. La Germania è leggermente favorita, ma giusto di un'unghia. Tra l'altro, Barbara Rittner deve fare a meno di Julia Goerges e ha chiamato in extremis la doppista Anna-Lena Groenefeld. Salvo sorprese, dovrebbe restare fuori un'altra Anna-Lena, quella Friedsam che ha impressionato in Australia. Se la Kerber non dovesse essere al 100%, Petkovic e Annika Beck potrebbero non essere sufficienti. Insomma, la sorpresa è possibile…

PRONOSTICO – GERMANIA 52%

GERMANIA: Angelique Kerber, Andrea Petkovic, Annika Beck, Anna Lena Groenefeld
SVIZZERA: Belinda Bencic, Timea Bacsinszky, Viktorija Golubic, Martina Hingis

 

RUSSIA – OLANDA (Mosca, cemento indoor)

L'immenso Stadio Olimpico di Mosca è eccessivo per una sfida del genere. L'Olanda non vale certamente un posto tra le prime otto, eppure un paio di circostanze favorevoli hanno portato Kiki Bertens e compagne addirittura nel World Group I. Anastasia Myskina, ancora scottata dalla sconfitta in finale del 2015, ha convocato nuovamente Maria Sharapova. La sua presenza si spiega esclusivamente in chiave olimpica: aveva bisogno di un'altra presenza per soddisfare i criteri di eleggibilità olimpica. Potrebbe anche restare in panchina, come ha lasciato intendere a Melbourne. “Ci sarò per sostenere le mie compagne, ma difficilmente mi vedrete giocare prima di Indian Wells”. Si rivede Svetlana Kuznetsova, probabile leader del team. “Adoro giocare nelle gare a squadre, non è un segreto” ha detto Sveta ai giornalisti russi, ancora delusa per la mancata convocazione per la finale di Praga (secondo lei, favorita dalla spinta politica di Tarpischev). Al suo fianco, la rediviva Ekaterina Makarova e la giovanissima Darya Kasatkina. Sulla carta, potrebbe essere il match ideale per lanciare la giovanissima n.61 WTA. A parte Kiki Bertens, l'Olanda non ha giocatrici importanti. Richel Hogenkamp e Arantxa Rus (quest'ultima precipitata addirittura al n. 287 WTA) si giocheranno un posto in singolare, mentre il team è completato dalla 23enne Cindy Burger. Il loro obiettivo sarà fare bella figura, ma raccogliere tre punti sembra praticamente impossibile.

PRONOSTICO – RUSSIA 95%

RUSSIA – Maria Sharapova, Svetlana Kuznetsova, Ekaterina Makarova, Darya Kasatkina
OLANDA – Kiki Bertens, Richel Hogenkamp, Cindy Burger, Arantxa Rus