WIMBLEDON – La canadese pesca la terza semifinale consecutiva in uno Slam. Nei punti importanti, il suo braccio sa essere glaciale. Adesso pesca Simona Halep.

Di Alessandro Mastroluca – 2 luglio 2014

 
Nessuna come Genie Bouchard. È l'unica ad essere sempre arrivata in semifinale in tutti gli Slam del 2014 e dalla prossima settimana entrerà per la prima volta tra le top-10. Il 6-3 6-4 su Angelique Kerber la proietta infatti al numero 8 del mondo, con la certezza di eguagliare il primato di Carling Bassett Seguso, semifinalista agli Us Open del 1984 (perse da Chris Evert), finora la canadese con il più alto best ranking di sempre. E pensare che, solo un anno fa, Bouchard entrava in tabellone a Wimbledon da numero 66. “Penso che sia un'evoluzione naturale delle cose – ha detto Bouchard – visto che le big stanno invecchiando. È un bel periodo per il tennis femminile”. Eppure, è quasi incredibile che una giocatrice riesca a fare questi risultati e ad arrivare così in alto in classifica con dei limiti tecnici tanto evidenti e nemmeno troppo marginali. Bouchard è tanto efficace, potente, penetrante, con i colpi di inizio gioco e in entrambi i fondamentali, quanto a disagio sotto rete. Il rettangolo del servizio è un po' la linea gotica che delimita la “comfort zone” della canadese, perennemente fuori tempo nella ricerca della palla in avanzamento e nella distribuzione del peso del corpo in preparazione delle volée, mai risolutive, mai conclusive.
 
PROVA DI MATURITÀ
Contro la Kerber, tuttavia, ha giocato e vinto un match maturo, in cui ha perso solo 12 punti con la prima e realizzato quasi il doppio dei vincenti, 29 a 17. Ventiquattro ore prima, la tedesca era stata capace di una difesa difficilmente ripetibile contro Maria Sharapova. Il primo set si spiega con relativa facilità. Per sei game, chi serve non cede più di un punto, poi Bouchard si trova a dover salvare quattro palle break. Si complica un po' la vita da sola, con un doppio fallo e tre dritti steccati, ma le annulla da campionessa, sfoggiando anche una palla corta da applausi, e riesce a restare avanti: 4-3. All'ultimo game, poi, è la canadese ad avere la chance di brekkare, e la sfrutta chiudendo il primo set. È un segno in più di quella fiducia che qualche tempo fa ha indicato come l'aspetto principale che le ha consentito il salto di qualità. “Ogni volta che scendo in campo – ha raccontato – credo in me stessa, sento che posso vincere. Ho dimostrato di essere all'altezza delle grandi. Ho giocato match importanti negli Slam e sono fiera del modo in cui sono riuscita a gestire quelle situazioni”. Ha gestito bene anche l'unico momento di piccola difficoltà contro la tedesca, le conseguenze del controbreak che hanno riportato Kerber sul 3-4. Dopo aver firmato lo strappo sul 2-1 grazie al dritto lungo della tedesca, dopo aver allungato ancora sul 4-1, Bouchard ha perso un po' la presa sulla partita nel finale. La tedesca, però, non ha saputo sfruttare la palla break che l'avrebbe riportata sul 5-5 e ha firmato la resa con il passante largo sul match point. “E' stata una partita dura – ha commentato Bouchard – come tutte quelle che ho giocato contro di lei. Ho cercato di rimanere concentrata, di non guardare troppo avanti, di pensare punto per punto. Ho provato a fare il mio gioco, e ci sono riuscita”.
 
CHI È LA MIGLIORE DEL REAME?
In semifinale, Bouchard ritroverà in semifinale Simona Halep, che con lei condivide il primato di vittorie stagionali negli Slam, 15. La rumena ha messo ko Sabine Lisicki, e le polemiche ancora non del tutto sopite per il medical time out chiesto ieri dalla tedesca sulla palla break a favore di Shvedova. Il 250esimo successo in carriera avvicina Halep al numero 2 del mondo, che raggiungerà dovesse battere Bouchard in semifinale, e spingerà Lisicki fuori dalle prime 30.  C'è un solo precedente, la vittoria di Simona Halep negli ottavi di Indian Wells lo scorso marzo. Una partita che Bouchard, sotto di un set e di un break in poco più di mezz'ora, era riuscita a raddrizzare e portare al terzo, salvo rovinare tutto con uno schiaffo di diritto affondato in rete sul 4-5 30-15 nel terzo set.
 
WIMBLEDON 2014 – DONNE
Quarti di finale

Eugenie Bouchard (CAN) b. Angelique Kerber (GER) 6-3 6-4
Simona Halep (ROM) b. Sabine Lisicki (GER) 6-4 6-0
Petra Kvitova (CZE) b. Barbora Zahlavova Strycova (CZE) 6-1 7-5
Lucie Safarova (CZE) b. Ekaterina Makarova (RUS) 6-3 6-1