Appena si è diffusa la notizia dei forfait di Maria Kirilenko, Anastasia Pavlyuchenkova ed Ekaterina Makarova per la finale di Fed Cup, i media russi hanno ipotizzato il quartetto che Shamil Tarpischev potrebbe chiamare per il match contro l'Italia. La giocatrice di più alta classifica sarebbe stata Daria Gavrilova, 19 anni e numero 129 WTA, che però ha subito smentito via Twitter: ha in programma di giocare due tornei WTA 125, e non andrà a Cagliari perchè fino alla scorsa settimana non era mai stata presa in considerazione. La Gavrilova non ha nascosto un certo rancore per la federtennis russa, dicendo che avrebbero potuto darle una mano con una wild card per la Kremlin Cup, mentre invece hanno preferito aiutare (con un invito per il doppio) la 23enne Anastasia Bukhanko, mai classificata. La Gavrilova l'ha presa malissimo, tanto da linkare (con un pizzico di malizia) la scheda ITF della Bukhanko. Nel frattempo divampano le polemiche sui continui forfait: pare che Tarpischev avrebbe addirittura proposto di cedere alle giocatrici l'intero premio ITF (400.000 dollari per la vincente, 178.000 per la finalista), mentre di solito viene diviso a metà tra federazione e tenniste. Non è servito. Secondo il capitano-presidente dell federtennis russa, la rinuncia delle migliori non è tanto di natura economica, quanto di mancanza di attenzione dei media. "Non giochiamo a hockey. Se anche dovessimo trionfare a Cagliari, nessuno presterebbe attenzione al nostro successo". Appena si è diffusa la notizia dei forfait di Maria Kirilenko, Anastasia Pavlyuchenkova ed Ekaterina Makarova per la finale di Fed Cup, i media russi hanno ipotizzato il quartetto che Shamil Tarpischev potrebbe chiamare per il match contro l'Italia. La giocatrice di più alta classifica sarebbe stata Daria Gavrilova, 19 anni e numero 129 WTA, che però ha subito smentito via Twitter: ha in programma di giocare due tornei WTA 125, e non andrà a Cagliari perchè fino alla scorsa settimana non era mai stata presa in considerazione. La Gavrilova non ha nascosto un certo rancore per la federtennis russa, dicendo che avrebbero potuto darle una mano con una wild card per la Kremlin Cup, mentre invece hanno preferito aiutare (con un invito per il doppio) la 23enne Anastasia Bukhanko, mai classificata. La Gavrilova l'ha presa malissimo, tanto da linkare (con un pizzico di malizia) la scheda ITF della Bukhanko.
Nel frattempo divampano le polemiche sui continui forfait: pare che Tarpischev avrebbe addirittura proposto di cedere alle giocatrici l'intero premio ITF (400.000 dollari per la vincente, 178.000 per la finalista), mentre di solito viene diviso a metà tra federazione e tenniste. Non è servito. Secondo il capitano-presidente dell federtennis russa, la rinuncia delle migliori non è tanto di natura economica, quanto di mancanza di attenzione dei media. "Non giochiamo a hockey. Se anche dovessimo trionfare a Cagliari, nessuno presterebbe attenzione al nostro successo".
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...