Il Masters 1000 di Bercy parte col botto: in campo due francesi pieni di talento, peraltro con la finale di Davis sullo sfondo. Si impone Gasquet, più regolare di un Paire con qualche problema fisico. Tra mille alti e bassi, hanno offerto un estratto più o meno fedele delle loro carriere. Non a caso, ha vinto il più forte.

Non è un primo turno qualunque, quello tra Benoit Paire e Richard Gasquet a Parigi Bercy. È il match tra i due giocatori che forse hanno maggiormente dilapidato il loro talento, sempre in preda a fantasmi e insofferenza. Gasquet è reduce da discreti risultati, tre quarti di finale consecutivi tra Tokyo, Shanghai e Vienna. Paire, dopo la finale suicida a Metz contro Gojowczyk, ha vinto un solo incontro nell'ultimo mese e mezzo. Bastano pochi scambi affinché l'attesa venga disattesa. Paire non solo è nervoso, ma è visibilmente contratto e dolorante. Quasi fosse sceso in campo per onor di firma. Per il pubblico. Per il suo pubblico. La facilità con la quale Gasquet conduce l'incontro è imbarazzante. Un Gasquet non perfetto, ma che trova facilmente il break al secondo game e poi in avvio di secondo, senza concedere praticamente nulla al servizio. Sei miseri punti, quando siamo sul 6-3 4-2. Una passeggiata di salute o poco più. Ma è quasi contronatura, per uno come lui, finire un incontro senza essere colto da blackout. Siamo sul 4 a 3: nel secondo set, Paire non ha ottenuto ancora un punto in risposta. Ci pensa Richard: quattro gratuiti, uno dopo l'altro. Due di dritto e due di rovescio, per non farsi mancare proprio nulla. Benoit, che sembrava non aver assolutamente forza e ispirazione per allungare le sue sofferenze più del dovuto, si ritrova incredibilmente in partita. Il buon cuore di Paire non conosce confini e sul 4 pari offre altre due palle break a Richard. Due palle per poter servire per il match e poter finalmente andare a cena. Nulla da fare. Volèe meravigliosa sulla prima, ace sulla seconda a questo punto Paire è colto dal dubbio che la partita si possa riaprire davvero. Gasquet serve per rimanere nel set. Tra un gratuito e l'altro offre a Benoit tre set point. Sul terzo ci pensa lui, con una volèe delle più elementari affossata in rete. E siamo incredibilmente un set pari.

GASQUET SULLA ROTTA DI DIMITROV
Benoit Paire però è dolente. Fa stretching durante i cambi campo e fatica a correre. Ma in un incontro come questo, la forma fisica è il dettaglio meno rilevante. Paire comincia comunque il terzo set quasi come fosse un giocatore normale. Il servizio comincia a funzionare a meraviglia, con un solo punto concesso nei primi tre turni al servizio. Ma è durato anche troppo. Siamo sul 3 pari. Prima una stecca, poi un rovescio che peggio non si potrebbe giocare e Gasquet ottiene dal cielo, oltre che da Benoit, un break facile facile. “Benito” non può far altro che scagliare la malcapitata racchetta, imprecare al cielo e a se stesso. Il match è oramai ai titoli di coda. Sul 3 a 5 Benoit gioca un game come non ci fosse un domani. Cancella tre match point e sciorina almeno tre o quattro giocate che nessuno, o quasi, può permettersi. Incita il pubblico, lo vuole dalla sua parte. Ma ora tocca a Gasquet. Serve per il match e questa volta gli errori non sono ammessi. E Richard chiude non lasciandogli nemmeno un quindici. Benoit claudicante e sconsolato esce dal campo applaudendo comunque il pubblico. Non è la prima nè sarà l'ultima volta, ma è la sua storia da quando ha messo piede nel circuito. Gasquet approda al secondo turno dove affronterà Grigor Dimitrov. Un altro scontro fra talentuosi con poco senno. Un altro incontro che promette e manterrà spettacolo.

MASTERS 1000 PARIGI BERCY – Primo Turno
Richard Gasquet (FRA) b. Benoit Paire (FRA) 6-3 4-6 6-4