di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Non è in uno Slam, neppure in un Masters 1000, nemmeno in un 250: è solo nel Challenger di Bordeaux. Ma il successo di Richard Gasquet potrebbe costituire veramente un nuovo inizio per l’enfant prodige del tennis francese. Nove mesi dopo il rientro per il noto “bacio alla cocaina”, tanti bocconi amari e la discesa in classifica, “Richie” si toglie la soddisfazione di vincere dominando e deliziando. Non accadeva dal 2007…
C’erano ben dodici francesi (“invitati” e qualificati compresi) nel main draw della terza edizione del BNP Paribas Primrose Challenger di Bordeaux (€ 85,000 più ospitalità; terra), ma l’affetto dei “girondini” era tutto per lui, Richard Gasquet. E pensare che il Masters 1000 di Madrid gli aveva concesso una wildcard, cortesemente rifiutata dal 23enne di Beziers perché alle volte un piccolo teatro dove riacquistare l’abitudine alle vittorie può servire più di un grande palcoscenico in cui mettersi in mostra.
6-3 6-1 al compatriota Thierry Ascione (numero 160 ATP), 6-3 6-2 al britannico di origini serbe Alex Bogdanovic (161), 6-1 6-2 al belga Olivier Rochus (60 e no. 2 del seeding), 6-2 6-3 a Florent Serra (67 e no. 3 del seeding) e 4-6 6-1 6-4 all’altro connazionale Michael Llodra (46 e leader del seeding). Questo il percorso “netto” di Gasquet che, in virtù della sua 82a posizione mondiale, era la settima testa di serie.
“Richie” ha impiegato poco più di quattro ore per raggiungere la finale concedendo agli avversari veramente le briciole: due break subiti in quattro incontri (contro Bogdanovic, che non l’ha comunque mai impensierito) e una superiorità schiacciante. Il 23enne di Beziers ha anche “sperimentato” molto: seconda di servizio seguita a rete, palle corte in contro-piede, attacchi in contro-tempo… migliorando di partita dopo partita.
La finale con Llodra è stata senza dubbio l’incontro più difficile ed allo stesso tempo il best match dell’intero torneo. Gasquet è stato bravo a non perdersi d’animo dopo aver fallito due break points nel secondo gioco ed aver visto scivolar via un primo set che con maggior attenzione avrebbe potuto far suo. Il match per Llodra finiva sostanzialmente qui con “Richie” che cambiava marcia, salendo in cattedra e mettendo l’avversario all’angolo. Nella seconda e terza partita il 23enne di Beziers non concedeva più palle break, lasciava all’avversario sette punti in sette giochi sulla sua battuta, gli strappava tre volte il servizio per chiudere con relativa facilità dopo un’ora e cinquanta primi.
I detrattori di “Richie”, che lo danno già per perso, potranno dire il tennis che contava era a Madrid e non nel Sud-Ovest francese. Per Gasquet il successo di Bordeaux significa 110 preziosissimi punti ATP per risalire al 68o posto del ranking mondiale. E’ inoltre una grande iniezione di fiducia soprattutto in vista dello Slam parigino cui “Richie” tiene particolarmente. Bordeaux ha dunque il suo “roi 2010”. Il circuito ATP riavrà il miglior Gasquet? Il Masters 250 di Nizza di questa settimana e il Roland Garros della prossima sapranno dirci qualcosa in più.
Per ritrovare un torneo vinto da Richard Gasquet bisogna risalire a Mumbai nell’estate 2007, il suo anno migliore. Il transalpino aveva da poco raggiunto la semifinale di Wimbledon e il suo best ranking di sempre (7). Sembrava avviato, nel rispetto dei pronostici degli addetti ai lavori, a proseguire nelle vittorie e nella scalata verso il vertice della classifica mondiale. Poi l’inaspettata “crisi” acuita dalla squalifica per doping della primavera scorsa.
Il 2010 si era aperto con l’incoraggiante finale di Sidney ma il resto della stagione era stato decisamente avaro di soddisfazioni. Dalla bruciante sconfitta all’esordio di Melbourne contro Youzhny (13) sino ai due games raccolti con Berdych (17) a Montecarlo passando per molte debacle al fotofinish contro avversari non impossibili. Prima di Bordeaux, “Richie” era finalmente riuscito a prevalere in un match “tirato”, vittima il nostro Seppi (62) in quel di Belgrado. Contro Isner (19) però subito un nuovo rovescio dopo aver tenuto in mani le redini della partita per larghi tratti ed essersi letteralmente “sciolto” sul più bello.
Nonostante la giovane età Gasquet ha alle spalle già nove anni di carriera. Ha vinto cinque tornei nel circuito ATP su dodici finali disputate. Nel 2004 in coppia con la connazionale Golovin si è anche aggiudicato il titolo nel doppio misto al Roland Garros. E’ allenato attualmente dall’ex “pro” argentino Gabriel Markus con la collaborazione del coach storico Eric Deblicker.
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