di Fabio Bagatella – foto Getty Images
A Roma continua a imperversare Eolo, creando non pochi grattacapi ai protagonisti degli ottavi di finale del Masters 1000 romano, ancora una volta ricchissimo di spettatori. Il vento che spira sul Foro non sembra però infastidire più di tanto Richard Gasquet. Se l'anno scorso Richie aveva estromesso negli ottavi Roger Federer, quest'anno il talento francese riserva il medesimo trattamento ad Andy Murray.
Il main draw maschile perde dunque il primo fab-four. A Murray non basta aggiudicarsi il primo set vinto al tie-break. Dopo quasi tre ore, Gasquet infilza lo scozzese con un perentorio 6-3 6-2 che forse non rende merito ad una battaglia, forse non bellissima ma molto intensa. Decisivo per le sorti del match il lunghissimo terzo gioco (18 punti) del terzo parziale in cui il francese cancella anche tre break-balls all'avversario. 6-7(1) 6-3 6-2 lo score per Gasquet che – al fine di eguagliare la semifinale 2011 – deve ora superare un cliente decisamente tosto, David Ferrer. Al cospetto di Gilles Simon, Ferru soffre solo un set.
Vinto il primo parziale lasciando l'avversario nove punti e zero giochi, Ferru corre seriamente il rischio di ritrovarsi al terzo set. Il transalpino serve infatti due volte per il secondo parziale (sul 5-4 e sul 6-5), ma non chiude. Il successivo tie-break premia l'iberico: 6-0 7-6 il finale. Gasquet e Ferrer si sono affrontati sette volte (sul “rosso” solo a Stoccarda 2004): sei i ko di Richie, senza aggiudicarsi set come negli ottavi degli ultimi Australian Open. L'unica vittoria del francese a Toronto 2008.
Cede il primo set del torneo Novak Djokovic, ma non rischia comunque di “imitare” Murray e dunque uscire prematuramente di scena. Opposto a Juan Monaco, il campione in carica deve comunque rimontare da 4-6 1-2 (con break). Ecco la risposta Nole: contro-break a zero e cinque giochi consecutivi per il 6-2. La frazione decisiva viaggia tranquilla sino all'ottavo game, quando il serbo piazza la zampata che gli vale la partita. Match costellato da molti errori e pochi vincenti da entrambe le parti. Per Djokovic, appena sufficiente grazie alla seconda parte dell'incontro, una sola nota positiva: l'ingresso ai quarti di finale garzie al 4-6 6-2 6-3 conclusivo. Nole attende ora il vincente di JM Del Potro e JW Tsonga.
Al “saluto” di Murray e ai tentennamenti di Djokovic, fa da contraltare l'ordinaria amministrazione eseguita da Rafael Nadal. 6-1 6-1 forse troppo severo, al connazionale Marcel Granollers, che aveva negato al nostro Fognini la sfida con il maiorchino. Di ben diverso spessore si prospetta il prossimo avversario di Rafa: Tomas Berdych. Il ceco piega 7-6(3) 6-3 in due ore esatte Nicolas Almagro, nel remake del famigerato scontro di Melbourne, dove i due giocatori non si strinsero la mano (per volontà di Tomas). I precedenti tra Nadal e Berdych sono 15, 12 trionfi per Rafa che non perde da 11 incroci (Madrid 2006). Sono comunque solo 3 le sfide sulla terra battuta: la finale di Bastad (2005), la semifinale di Monte-Carlo (2007) e il primo turno di Coppa Davis (2009): Berdych ha racimolato un solo set.
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