Il francese trova il top della forma proprio al Roland Garros. Con una prestazione sontuosa ha messo a tacere Nick Kyrgios, rimandandolo all’erba. Richard centra gli ottavi a Parigi per la quinta volta, ma non ha mai centrato i quarti. Per riuscirci, dovrà superare Kei Nishikori: può farcela. IL DONO DEL CIELO (Cazzaniga)E invece non succede nulla, per la gioia del pubblico assiepato sugli spalti. Quello tra Richard Gasquet e Nick Kyrgios, tirando le somme, è poco più di un monologo. Monologo in lingua francese, durato poco più di due ore. Monologo in tre set, di cui uno solo combattuto (il secondo). Per il resto, Gasquet ha disposto a suo piacimento dell’avversario. Solido, concentrato e sul pezzo come poche volte capitato di vedere, Richard. Deconcentrato, svogliato e sin troppo stizzito, Nick. Che non sia giornata, per l’aussie, lo si evince sin dall’inizio. Gasquet parte all’arrembaggio. Fa volteggiare il rovescio che è una bellezza, serve in maniera impeccabile e non disdegna la giocata sopraffina. Subito 3 a 0 e quindi 5 a 1, con un doppio break. Senza segnale di vita alcuno dall’altra parte della rete. Gasquet non sarebbe Gasquet se non cercasse di complicarsi la vita, anche quando non ce n’è bisogno. Sul 5 a 1 serve per chiudere la pratica del più facile dei set, ma si fa togliere il servizio a 15. Subito dopo Kyrgios, in preda a chissà quali dolori, ricorre al medical time out. Gasquet non si scompone, aspetta l’avversario lungo il fiume e chiude il set scippando ancora una volta il servizio a Kyrgios, al quarto setpoint.
Nel secondo set si assiste finalmente ad un incontro. Kyrgios rimane aggrappato all’avversario, eludendo numerose palle break. E ottiene, sul 4 pari, la chance che può far girare il vento. Richard, impeccabile alla battuta, cancella il pericolo. Così come sul 5 pari. Si arriva al tie-break, ovvio spartiacque dell’incontro. Tiebreak che si disputa all’insegna dell’equilibrio e degli errori. Dopo una serie di schermaglie si arriva al setpoint per Kyrgios, sul 6 a 5, con Gasquet al servizio. Il francese usa la sua arma migliore, il rovescio, per mandare fuori giri l’aussie, costretto all’errore al termine di un’interminabile scambio. Ed è quindi Richard che si procura il setpoint, con un’altra meraviglia di rovescio da far spellare le mani. Setpoint sfumato con un’ulteriore meraviglia, questa volta fuori di un nulla. Ci pensa Kyrgios a rimediare a cotanta sfortuna. Piazza un paio di errori non forzati e anche il secondo set vola via. Per uno come Richard, due set di vantaggio possono essere tutto o niente. Proprio contro Kyrgios, a Wimbledon, è riuscito a perdere una partita praticamente vinta, con tanto di 9 matchpoint buttati.
Ma non c’è sentore che possa accadere l’imponderabile. Gasquet allunga immediatamente anche nel terzo, poi sul 3 a 2 e servizio si trova a fronteggiare la palla del controbreak. Ma la sua partita è troppo perfetta. Non c’è bisogno di andare a cercarseli, i fantasmi. Piazza ancora un sontuoso rovescio d’ordinanza e spegne ogni residua velleità di rimonta di Kyrgios. Se la ride Gasquet, rivolgendo lo sguardo a Sergi Bruguera in tribuna. Se la ride, amaramente, anche Nick. Riccardino piazza il colpo del ko nel gioco successivo, sale 5-2 e si porta a servire per il match. Chiude al terzo set point, con un delizioso drop shot. E si porta agli ottavi di finale dove se la vedrà con Nishikori, vittorioso in cinque set contro Verdasco e apparso, come sempre, in bilico tra sofferenza e vivacità. I precedenti sorridono a Gasquet. E pure lo stato di forma dei due. Il francese può essere sul serio più di una mina vagante, fino all’ultimo giorno del torneo. Peccato che non sia finito dalla parte di Nadal…
ROLAND GARROS 2016 – Terzo Turno
Richard Gasquet (FRA) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-2 7-6 6-2
Circa l'autore
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...