Cambia il rapporto di collaborazione tra Renzo Furlan e la Società Mario Belardinelli, cioè la struttura operativa dei cui servizi si avvale la Federazione Italiana Tennis per la gestione del Settore Tecnico. In pieno accordo tra le due parti il tecnico veneto continuerà a lavorare per la Mario Belardinelli presso il Centro Tecnico di Tirrenia per 24 settimane l’anno. Furlan, che era Direttore Tecnico del Centro, mantiene il suo ruolo nel Board Strategico del Settore Tecnico e si occuperà della preparazione degli atleti di massimo livello. Si ricorda che Tirrenia, oltre ad accogliere i migliori giovani tennisti azzurri, è il centro in cui si allenano diversi atleti di vertice a cominciare da Francesca Schiavone, numero sette del ranking mondiale e campionessa del Roland Garros.
Nel contempo Furlan diventa il coach di Simone Bolelli, che durante gli ultimi mesi si è allenato al Centro Tecnico di Tirrenia. Lavorerà con Bolelli per 20-22 settimane durante il 2011 (dipende dal numero di tornei che giocherà il tennista bolognese).
Una soluzione presa in totale accordo tra Furlan e la Mario Belardinelli e che ha due obiettivi: far crescere professionalmente lo stesso Furlan (numero 19 della classifica mondiale nel 1996) come coach di alto livello ed assicurare ad un giocatore molto importante per la Federazione come Bolelli la collaborazione di un tecnico di massimo livello.
“I tempi erano maturi per una scelta di questo tipo – spiega Furlan – negli anni passati non sarebbe stato possibile perché a Tirrenia c’era tanto lavoro da fare. Ora siamo a buon punto, l’attività è ben avviata, ogni gruppo di ragazzi ha il suo tecnico. Insomma è il momento adatto per fare qualcosa di diverso. Il mio contratto con la Mario Belardinelli era in scadenza e con gli organi della Società deputati alle decisioni, nonchè con lo stesso Bolelli, abbiamo valutato di fare questa scelta, anche per dare una mano a Simone che lo scorso inverno si è allenato con noi a Tirrenia, ma non aveva un coach personale. Abbiamo peraltro ottenuto appoggio e sostegno anche dal Presidente Binaghi e dal Consiglio Federale, informati di questa possibile soluzione. Insomma si sono incastrati tutti i pezzi”.
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