Il serbo perde contro Tipsarevic e si accoda a Nadal. “Non ho bisogno di riunioni: se vanno avanti così, io non vengo più. Abbiamo perso una settimana”. Federer in semifinale.
L'espressione di Novak Djokovic durante il match contro Tipsarevic

Di Riccardo Bisti – 12 maggio 2012

 
“Non ho bisogno di riunirmi con nessuno. Non ci sono discussioni: il campo blu non fa per me”. Parola di Novak Djokovic dopo la brutta sconfitta contro Janko Tipsarevic nei quarti di Madrid. Nole si è arreso 7-6 6-3 in una partita in cui ha messo in mostra il peggior “body language” degli ultimi anni. Nervoso, agitato, plateale nel lamentarsi di un campo che non sopporta. Dopo Rafa Nadal, Madrid perde anche il numero 1. Si sono già allineate due scuole di pensiero. La più indulgente verso i top-players ritiene che la terra blu sia un terno al lotto, dove i valori scompaiono e trionfa la casualità. Possibile. Ma c’è anche chi pensa che la mancanza di appoggi e tutto il resto ci sia per tutti i giocatori, non solo per i principi del circuito. Comunque vada, Roger Federer è l’unico rimasto in gara a livello di semifinali dopo il doppio 6-4 con cui ha punito David Ferrer per la 13esima volta. Fino a qualche tempo fa, Nadal e Djokovic condividevano l’addetto stampa (Benito Perez Barbadillo), poi si sono un filo allontanati. Ma adesso gridano all’unisono contro la terra blu. Nadal si è ribellato giovedì sera dopo la sconfitta con Verdasco. 24 ore dopo, arriva lo sfogo di Djokovic, che già dopo il suo primo match aveva detto che ci sarebbero volute scarpe da calcio…o Chuck Norris.
 
“Quando siamo arrivati a Madrid non sapevamo cosa aspettarci – ha detto Djokovic – perché nessuno dei giocatori aveva provato questo campo. Ho avuto bisogno di una settimana per adattarmi alla superficie, trovare il modo di vincere. Ma la verità è che voglio tornare alla vera terra battuta, perché questa non c’entra niente. Hanno fallito. Non so cosa succederà in futuro ma spero che l’ATP prenda in considerazione quello che pensiamo e che vogliamo fare. Se l’ATP vuole proteggere i giocatori non c’è dubbio che la terra blu sarà abolita”. Anche Djokovic diserterà la prossima edizione del torneo di Madrid se le cose dovessero restare così. A suo dire, i giocatori hanno perso una settimana. “Sono venuto a difendere un titolo e prendo seriamente ogni partita, ma qui stavo attento a non infortunarmi. Che senso ha giocare qui? Se vanno avanti con il blu e inaugurano le palle fosforescenti facciano pure, ma di sicuro io non vengo”. Djokovic ha sostenuto esattamente le stesse cose di Nadal. Si è guardato bene dal criticare il torneo (in fondo il prize money arriva da lì…) “Perché fa i propri interessi. La colpa è di chi permette di fare così”. Se l’è presa anche con Adam Helfant, ex presidente dell’ATP. Secondo Nole, la sua porta era sempre chiusa e non si sapeva mai cosa succedeva dentro. “Non credeva nel tennis e nemmeno nei giocatori. Pensava soltanto ai propri interessi”. Frasi pesantissime, troppo gravi per essere dettate solo dalla rabbia del momento.
 
Djokovic ha poi fatto i complimenti a Tipsarevic, che si è tolto la soddisfazione di batterlo per la seconda volta dopo il Masters di Londra. “Tipso” è stato molto incisivo al servizio, soprattutto nel quarto game quando ha cancellato quattro palle break che avrebbero potuto scrivere un’altra storia. Era molto più concentrato di Djokovic, talmente negativo da far credere che già in campo stesse tramando le sparate della conferenza stampa. Dopo aver perso nettamente il tie-break, Djokovic ha subito l’unico break della partita nel sesto game del secondo set. Sul 2-5 si è trovato 0-40 ma ha avuto un sussulto d’orgoglio che gli ha fatto cancellare i tre matchpoint con altrettanti ace. Il match avrebbe potuto ancora girare nel game seguente, quando “Nole” ha avuto tre palle break. Ma in questa occasione è stato bravo Tipsarevic, anche se il numero 1 aveva un atteggiamento quasi irritante, come se volesse liberarsi della partita. Ci è riuscito benissimo e adesso perderà 820 punti in classifica. Il numero 1 non è ancora in pericolo, ma Roger Federer si sta pericolosamente avvicinando. In caso di vittoria a Madrid, lo svizzero tornerebbe al numero 2 e poi avrebbe meno punti di difendere da qui all’autunno. Insomma, la terra blu avrà tanti problemi ma di sicuro ha alimentato la lotta per la leadership ATP. Il prossimo capitolo saranno le semifinali: alle 15.30 Berdych-Del Potro, poi alle 19 Federer andrà a caccia di punti preziosi contro Tipsarevic, con cui non ha mai perso e ha lottato solamente all’Australian Open 2008, ma allora era un Federer debilitato dalla mononucleosi. Che però non gli impedì di vincere 10-8 al quinto.