di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Il cielo plumbeo che ha caratterizzato l’intera prima giornata di gara, ha finalmente lasciato in pace Melbourne e dato modo agli organizzatori di mettere regolarmente in campo gli 88 incontri in programma quest’oggi, per recuperare il ritardo accumulato nella giornata di ieri.
Ad inaugurare il programma sul Centrale è stata la beniamina di casa Samantha Stosur, mai accreditata di una testa di serie così alta (la 13) nel torneo di casa. La “aussie” ha faticato sin troppo per avere la meglio della giovanissima qualificata cinese Xinyun Han, all’esordio in un torneo dello slam ed affrontata a Pechino di recente dalla nostra Pennetta. La numero 191 del mondo è riuscita nell’impresa di strappare un set alla più titolata avversaria che ha chiuso 61 36 62, mostrando le solite pause di gioco che ne hanno caratterizzato l’ultimo periodo. Contemporaneamente il pubblico di casa poteva ammirare sulla Hisense Arena, Carsten Ball, mancino australiano nato e cresciuto in California, mettere in seria difficoltà la testa di serie numero 9, Fernando Verdasco, chiamato a difendere la strepitosa semifinale dello scorso anno. Il figlio di Syd Ball (un ottimo doppista negli anni ’70, finalista all’Australian Open 1974 e vincitore di 7 titoli del circuito) ha tenuto testa al più titolato avversario per quasi 3 ore di gioco, aggiudicandosi il primo set al tiebreak, dopo aver annullato 4 palle break in apertura di incontro, approfittando di un atteggiamento troppo passivo dello spagnolo che, nel secondo set, riusciva finalmente a strappare per la prima volta il servizio all’avversario sul 4-4. Il beniamino di casa non si dava per vinto e operava l’immediato controbreak trascinando ancora una volta lo spagnolo al tiebreak. Questa volta ad imporsi, con il punteggio di 7 a 1, era un Verdasco irreprensibile. L’australiano, però, continuava a macinare servizi anche nel 3° dove si riproponeva la situazione del set precedente, con Verdasco che, avanti di un break sul 4-3, subiva l’immediato contro break. Alla fine la spuntava per 7-5 il madrileno, che poi si aggiudicava agevolmente il 4° set per 6-2. Al secondo turno l’ex fidanzato della Ivanovic se la vedrà con lo sconosciuto ucraino Ivan Sergeyev che ha battuto a sorpresa Dudi Sela 36 76 46 76, lui che non si era mai qualificato per il tabellone di un torneo del circuito maggiore.
Nel frattempo sulla Rod Laver Arena, andava in scena il derby tra sorelle minori, con la più piccola delle Williams che disponeva abbastanza agevolmente di Urszula Radwanska, sconfitta con il punteggio di 62 61. Serena si è ripresentata in campo con una vistosa fasciatura al ginocchio, a scopo semplicemente precauzionale, come ha tenuto a precisare in conferenza stampa.
Esordio senza grossi patemi per la finalista del 2008, Ana Ivanovic, che ha cercato di complicarsi la vita nel secondo set contro la qualificata statunitense Shenay Perry, sconfitta con il punteggio di 62 63, già battuta dalla bella Ana a Melbourne nel 2006. La serba ha palesato i soliti problemi con il lancio di palla, un aspetto su cui peraltro ha lavorato nella off-season e che le ha consentito di non andare oltre i 5 doppi falli.
Bene anche la Rezai, testa di serie numero 26, che ha avuto la meglio della Mirza in una battaglia a suon di cannonate, vinta col punteggio di 64 62 dalla francese di origine iraniana, protagonista di un parziale di 6 giochi consecutivi in chiusura di match, lei che la scorsa settimana aveva messo in seria difficoltà Serena Williams a Sydney e che al prossimo turno se la vedrà con la tedesca Kerber (63 63 alla Govortsova).
Non ha particolarmente convinto Marion Bartoli che ha sempre detestato questo torneo, prima dell’exploit dello scorso anno in cui raggiunse i quarti battendo l’allora numero 1, Jelena Jankovic. La “corsa” ha sconfitto 64 61 l’attempata paraguaiana Rossana De Los Rios, autrice di alcuni ottimi drop shot che hanno messo in difficoltà nel primo set la sua avversaria che al secondo turno se la vedrà con la ceca Sandra Zahlavova (60 61 alla Vandeweghe).
La prima testa di serie di giornata a fare le valigie è stata la numero 18, appannaggio di Virginie Razzano, eliminata dalla russa Makarova col punteggio di 62 63. Questo risultato ci interessa da vicino visto che l’avversaria della russa al 2° turno sarà la nostra Sara Errani che si è liberata della Zakopalova (62 76) faticando solo nel 2° set, vinto al tiebreak dopo essere stata sotto di un break (0-2) a inizio secondo set. Per lo scricciolo bolognese c’è adesso la concreta chance di eguagliare il terzo turno colto lo scorso anno qui a Melbourne, dove affronterebbe la vincente del match tra Flavia Pennetta e Yanina Wickmayer. Fuori anche la testa di serie numero 23, Dominika Cibulkova, eliminata a sorpresa dalla statunitense Vania King 63 67 75 dopo 3 ore e 10 minuti.
A proposito di maratone, uno degli highlight della sessione diurna è stato il record di durata per un match giocato agli Open di Australia fatto segnare da Barbora Zahlavova Strycova che ha impiegato ben 4 ore e 19 minuti per avere la meglio sulla russa Regina Kulikova : 7-6 6-7 6-3 il risultato finale di un match che era ieri era stato interrotto in più di una occasione. Paradossalmente, la prosecuzione del match è durata solo pochi istanti, con la Zahlavova che ha messo a segno un parziale di 7 punti a 1, sufficiente per battere l’avversaria che per la rabbia è uscita dal campo senza dare la mano all’avversaria. Questi i 5 match più lunghi nell’Era Open:
6 h, 31 min Vicki Nelson-Dunbar – Jean Hepner 64 76(11): 1r, 1984 Ginny of Richmond.
4 h, 7 min Virginie Buisson – Noelle van Lottum 67(3) 75 62: 1r, 1995 Roland Garros.
3 h, 55 min Kerry Melville Reid – Pam Teeguarden 76(7) 46 1614: 3r, 1972 Roland Garros.
3 h, 47 min Monica Seles – Gabriela Sabatini 64 57 36 64 62: Final, 1990 Virginia Slims Championships.
3 h, 45 min Chanda Rubin – Patricia Hy-Boulais 76(4) 67(5) 1715: 2r, 1995 Wimbledon.
Tra i match interrotti ieri, da segnalare come Marin Cilic non abbia avuto pietà dell’ultima recita di Fabrice Santoro, l’eroe dei 4 decenni. Il “mago”, alla 70° e ultima partecipazione in uno slam, era stato bravo alla ripresa del gioco (sotto 7-5 4-2), a recuperare il break di svantaggio nel secondo set ed a portarsi sul 5-5. Chiamato a rispondere per rimanere nel set sul 5-6, Santoro si faceva beffare dal sole su uno smash elementare che regalava la seconda frazione al giovane croato, che poi chiudeva 6-3 al terzo. Hanno portato a termine l’opera iniziata ieri anche Jarkko Nieminen (62 75 64 a Lindhal), Igor Kunitsyn (61 26 64 62 ad Acasuso), Igor Troicki (46 63 61 63 a Lapentti), Philipp Kohlschreiber (61 75 61 a Zeballos) ed il brasiliano Thomaz Bellucci (63 75 46 64 a Gabashvili) prossimo avversario di Andy Roddick.
Positiva la prestazione di Gael Monfils che ha inflitto un triplice 64 al qualificato australiano Ebden all’esordio in uno slam. Il francese è sembrato essersi ripreso dal problema alla spalla che lo ha costretto al forfait in quel di Sydney. Chi conferma di non avere alcun problema di sorta, è sicuramente Nikolay Davydenko che ha demolito 61 60 63 il qualificato tedesco Kindlmann che ha dovuto aspettare il terzo set prima di tenere il servizio per la prima volta. Altrettanto convincente la prestazione di Tomas Berdych che ha dominato 60 63 63 Robin Haase, al rientro dopo un periodo costellato da mille infortuni, che nel secondo set era riuscito a portarsi avanti di un break, prima di subire il ritorno del ceco che al secondo turno se la vedrà con il neo kazako Evgeny Korolev (62 75 75).
Tra le delusioni di giornata, spicca la sconfitta di Sam Querrey per mano Rainer Schuettler (26 64 63 64), (finalista qui a Melbourne nel 2003) con l’americano non ancora ripresosi dall’infortunio al braccio subito a Bangkok, che lo ha costretto a chiudere in anticipo la scorsa stagione. A deludere maggiormente, però, è stato Robin Soderling anche lui presentatosi con qualche acciacco di troppo, al primo slam della stagione. Lo svedese ha vinto facilmente i primi 2 set con lo spagnolo Granollers, numero 113 Atp, prima di spegnersi progressivamente, malgrado nel 4° set fosse avanti di un break (3-1). Robin conferma di non gradire questo torneo in cui non è mai andato oltre il secondo turno.
Infine, segnaliamo le belle storie del turco Marsel Ilhan e dell’irlandese Louk Sorensen. Il primo, che pochi mesi fa era diventato a New York il primo turco a qualificarsi per il secondo turno di uno slam, si è ripetuto a Melbourne battendo la wild card Sebastian Grosjean (6-4 6-3 7-5), lui che è entrato in tabellone in qualità di lucky loser dopo il forfait di Simon; Sorensen (figlio d’arte, suo padre Sean è una leggenda nel suo paese) si era invece qualificato regolarmente, diventando il primo irlandese a giocare l’Open d’Australia, oltre a essere il primo irlandese in uno slam negli ultimi trent’anni. Ebbene, non si è accontentato e, battendo il cinese di Taipei, Lu, 64 36 62 61 si è qualificato per il secondo turno dove affronterà John Isner. Il rammarico di Seppi per quel break subito all’inizio del 5° set, a questo punto non può che aumentare…
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I risultati del pomeriggio
Marcel Granollers (Spain) b. 8-Robin Soederling (Sweden) 5-7 2-6 6-4 6-4 6-2
1-Roger Federer (Switzerland) b. Igor Andreev (Russia) 4-6 6-2 7-6(2) 6-0
Marc Gicquel (France) b. Simone Bolelli (Italy) 7-6(2) 7-6(3) 6-3
Santiago Giraldo (Colombia) b. 16-Tommy Robredo (Spain) 6-4 6-2 6-2
Florent Serra (France) b. 28-Juergen Melzer (Austria) 6-1 6-7(3) 6-4 4-6 6-3
Lukas Lacko (Slovakia) b. Leonardo Mayer (Argentina) 6-4 6-4 6-0
Julien Benneteau (France) b. David Guez (France) 0-6 6-4 7-6(4) 7-6(2)
Lukasz Kubot (Poland) b. Mischa Zverev (Germany) 6-3 6-3 6-3
James Blake (U.S.) b. Arnaud Clement (France) 7-5 7-5 6-2
27-Philipp Kohlschreiber (Germany) b. Horacio Zeballos (Argentina) 6-1 7-5 6-1
Rainer Schuettler (Germany) b. 25-Sam Querrey (U.S.) 6-3 2-6 6-4 6-3
29-Viktor Troicki (Serbia) b. Nicolas Lapentti (Ecuador) 4-6 6-3 6-1 6-3
19-Stanislas Wawrinka (Switzerland) b. Guillermo Garcia-Lopez (Spain) 6-3 6-3 6-2
Thomaz Bellucci (Brazil) b. Teimuraz Gabashvili (Russia) 6-3 7-5 4-6 6-4
Ivan Sergeyev (Ukraine) b. Dudi Sela (Israel) 6-3 7-6(3) 4-6 7-6(8)
Feliciano Lopez (Spain) b. Pablo Cuevas (Uruguay) 6-1 6-4 7-5
33-John Isner (U.S.) b. Andreas Seppi (Italy) 6-3 6-3 3-6 5-7 6-4
6-Nikolay Davydenko (Russia) b. Dieter Kindlmann (Germany) 6-1 6-0 6-3
9-Fernando Verdasco (Spain) b. Carsten Ball (Australia) 6-7(4) 7-6(1) 7-5 6-2
12-Gael Monfils (France) b. Matthew Ebden (Australia) 6-4 6-4 6-4
Marsel Ilhan (Turkey) b. Sebastien Grosjean (France) 6-4 6-3 7-5
14-Marin Cilic (Croatia) b. Fabrice Santoro (France) 7-5 7-5 6-3
Louk Sorensen (Ireland) b. Lu Yen-Hsun (Taiwan) 6-4 3-6 6-2 6-1
Igor Kunitsyn (Russia) b. Jose Acasuso (Argentina) 6-1 2-6 6-4 6-2
Evgeny Korolev (Russia) b. Daniel Brands (Germany) 6-2 7-5 7-5
21-Tomas Berdych (Czech Republic) b. Robin Haase (Netherlands) 6-0 6-3 6-3
Jarkko Nieminen (Finland) b. Nick Lindahl (Australia) 6-2 7-5 6-4
Vania King (U.S.) b. 23-Dominika Cibulkova (Slovakia) 6-3 6-7(5) 7-5
1-Serena Williams (U.S.) b. Urszula Radwanska (Poland) 6-2 6-1
Barbora Zahlavova Strycova (Czech Republic) b. Regina Kulikova (Russia) 7-6(5) 6-7(10) 6-3
Tamarine Tanasugarn (Thailand) b. Sesil Karatantcheva (Kazakhstan) 6-1 7-6(0)
Polona Hercog (Slovenia) b. Yuliana Fedak (Ukraine) 6-4 6-0
13-Samantha Stosur (Australia) b. Han Xinyun (China) 6-1 3-6 6-2
Sara Errani (Italy) b. Klara Zakopalova (Czech Republic) 6-2 7-6(5)
19-Nadia Petrova (Russia) b. Edina Gallovits (Romania) 6-3 6-4
Angelique Kerber (Germany) b. Olga Govortsova (Belarus) 6-3 6-3
11-Marion Bartoli (France) b. Rossana De Los Rios (Paraguay) 6-4 6-1
Ekaterina Makarova (Russia) b. 18-Virginie Razzano (France) 6-2 6-3
Katie O’Brien (Britain) b. Patricia Mayr (Austria) 6-3 6-3
26-Aravane Rezai (France) b. Sania Mirza (India) 6-4 6-2
Sandra Zahlavova (Czech Republic) b. Coco Vandeweghe (U.S.) 6-0 6-1
20-Ana Ivanovic (Serbia) b. Shenay Perry (U.S.) 6-2 6-3