di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Si infrange il sogno azzurro di garantirsi già alla domenica la possibilità di festeggiare in anticipo il ritorno di un’italiana in semifinale, 56 anni dopo Silvana Lazzarino. Flavia Pennetta ce l’ha messa tutta contro Caroline Wozniacki ma, dopo due set estenuanti conclusisi entrambi al tiebreak, non ha avuto più le energie necessarie per contrastare la straordinaria regolarità di Caroline Wozniacki. La danese ha legittimato quest’oggi come sia riuscita quest’anno ad issarsi al numero 2 del mondo, pur non essendo in possesso di due fondamentali particolarmente efficaci.
Dopo le recenti uscite premature nei tornei che hanno preceduto il Roland Garros, condizionate dall’infortunio alla caviglia patito a Charleston, si immaginava che la Wozniacki potesse avere più di qualche problema nella tenuta fisica. Come se non bastasse, al termine del primo parziale, la danese aveva anche dovuto subire un trattamento del fisioterapista alla coscia sinistra. Ed, invece, dopo le due ore e trenta complessive di gioco dei primi due set, la scandinava ha avuto la forza di continuare a spingere, a differenza della pugliese che ha finito per pagare le tante opportunità sprecate nel corso del match ed il grande dispendio di energie nervose necessario per conquistare il secondo parziale.
Dopo aver recuperato uno svantaggio di 2-0 in apertura di terzo set, Flavia è letteralmente crollata dal punto di vista fisico. Un cedimento che ovviamente non può essere disgiunto dalle tante energie mentali dilapidate nel corso di un match che la nostra giocatrice avrebbe potuto chiudere molto prima, se solo avesse sfruttato una delle tante situazioni di vantaggio: sul 5-4 del primo set quando, chiamata a servire per chiudere il parziale, spreca due set point con due dritti in rete, “suggellati” da una semplice volee a campo aperto affossata sempre in rete, che le avrebbe regalato una terza opportunità per chiudere il set. Un parziale che avrebbe potuto portare comunque in porto nel tiebreak, se solo fosse riuscita a sfruttare i due turni di battuta a disposizione sul 5-4 in suo favore. Nel secondo parziale si porta avanti prima 4-2, poi 5-3 ma in entrambe le occasioni si fa rimontare, con la Wozniacki che annulla altri 2 setpoint, prima del secondo tiebreak di giornata. Malgrado un sanguinoso doppio fallo sul 5-3 in suo favore, la brindisina ritrova la freddezza che tante volte le è mancata in questo match e pareggia il conto dei set, chiudendo per 7 punti a 4.
Quando l’inerzia sembra tutta a favore della nostra ragazza, giunge la reazione di Caroline che, a differenza della nostra giocatrice, riesce a celare qualsiasi tipo di reazione emotiva. Questa apparente serenità, le consente di conquistare quello che è il suo primo quarto di finale parigino.
Per la Pennetta rimane il grossissimo rammarico di non essere riuscita a sfruttare un’occasione davvero ghiotta contro un’avversaria che quest’oggi ha subito il suo gioco per più di 2 ore.
Non ci sarà quindi il tanto auspicato derby azzurro martedì prossimo, con la Schiavone che non parte certo sconfitta contro la danese, già battuta nell’unico precedente datato 2008, in quel di Zurigo.
Nel frattempo la milanese può festeggiare il sorpasso ai danni di Flavia Pennetta in classifica, con la possibilità neanche così remota di migliorare il proprio best ranking e riuscire e coronare il sogno di entrare tra le Top10. In questo momento le nostre ragazze sono entrambe tra le migliori 10, con Francesca al numero 9 e Flavia al n.10, ma bisognerà attendere come si comporteranno coloro che le inseguono in classifica nel corso della seconda settimana: Henin, Peer, Petrova e Hantuchova.
-Per scavalcare la Schiavone:
1) Peer e Petrova devono RAGGIUNGERE ALMENO la semifinale
2) Henin deve RAGGIUNGERE ALMENO la finale
3) Hantuchova deve VINCERE il torneo
-Per scavalcare la Pennetta:
1) Petrova e una tra Peer e Henin devono RAGGIUNGERE ALMENO la semifinale
2) Hantuchova deve VINCERE il torneo
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