Pur senza entrare nello specifico, la francese racconta la sua versione dei fatti sulla separazione con Murray. “In campo può essere l’esatto opposto di come è nella vita. Credo che certe cose le abbiano viste tutti. Però è vero che nel 2016 avevo ridotto il mio impegno”.Dopo Andy Murray (che lunedì farà il suo esordio contro Radek Stepanek), è stato il momento di Amelie Mauresmo. La ex numero 1 WTA ha raccontato la sua versione dei fatti sul termine della collaborazione con il numero 2 ATP, ufficializzata durante gli Internazionali BNL d’Italia. Andy aveva parlato di difficoltà logistiche nel potersi allenare insieme con continuità, mentre Amelie ha definito Murray un giocatore “complesso” da allenare. La loro collaborazione ha fruttato i primi titoli sulla terra battuta e il numero 2 del ranking ATP alle spalle dell’irraggiungibile Djokovic, ma nessun titolo del Grande Slam (gli unici due successi sono arrivati sotto la guida di Ivan Lendl). “Ho la sensazione che abbiamo raggiunto il termine di quello che avremmo potuto fare insieme sul piano professionale” ha detto la Mauresmo in un’intervista pubblicata dal magazine settimanale de L’Equipe.
“Andy è una persona complessa: in campo può essere l’esatto opposto di come è nella vita. Può essere sconcertante. Io ero lì per aiutare, ma ho avuto la sensazione di non poter fare niente di meglio”. Tuttavia, ha ammesso che la maternità è stata un fattore determinante nella separazione. Amelie è diventata mamma in agosto e ha abbandonato il ruolo per sei mesi. “Dopo l’Australian Open ho ridotto le mie settimane di disponibilità e in effetti abbiamo trascorso meno tempo insieme. E’ stato un periodo difficile per lui, in cui non l’ho potuto aiutare”. Per il resto, non è voluta entrare nei dettagli della separazione, limitandosi a definirla “inevitabile”. “Non vorrei entrare nello specifico, tutti possono vedere certe cose – ha detto in merito alla sua assenza nel box di Murray a Miami – ora voglio provare qualcosa di diverso. Ad ogni modo ho apprezzato il suo stile di lavoro, è una persona con grandi capacità di ascolto e di analisi. E’ curioso e ha grande voglia di imparare. E’ questo che crea un grande campione”.
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