Al rientro dalle vacanze la ceca si è sottoposta a degli accertamenti al piede infortunato in Fed Cup. Confermata la prima ipotesi: frattura da stress. Dovrà portare un tutore per due settimane, ma ha annunciato di voler comunque giocare la Hopman Cup. Sembra folle: avrebbe solo una decina di giorni per preparare il 2017.Probabilmente Petra Kvitova non sarebbe la miglior giocatrice del mondo nemmeno senza infortuni, ma la conferma non ci sarà mai, visto che è senza dubbio una delle più sfortunate. Dopo un 2015 a sprazzi per la mononucleosi, e buona parte del 2016 caratterizzata da risultati (molto) al di sotto delle aspettative, la due volte campionessa di Wimbledon è riuscita a riscattarsi nelle ultime settimane, raddrizzando parzialmente la stagione. Prima col titolo a Wuhan, dove ha letteralmente annientato tutte le avversarie mostrando un livello di tennis mostruoso, poi col successo nel WTA Elite Trophy di Zhuhai, perfetto per chiudere la “regular season” col sorriso. Due vittorie che potevano fare da trampolino di lancio per una buona off-season, da sfruttare per migliorare dal punto di vista fisico e presentarsi in Australia tirata a lucido. Ma anche stavolta i suoi piani sono saltati, in occasione della finale di Fed Cup. Dopo la sconfitta contro Caroline Garcia nella prima giornata, la ceca non è scesa in campo nella seconda per una sospetta frattura da stress al piede destro. Alla sua nazionale è andata bene comunque, con il quinto titolo negli ultimi sei anni, ma le sensazioni dei medici del team sono state confermate dagli accertamenti di domenica, svolti al rientro nel Principato di Monaco (dove risiede) dopo un paio di settimane di vacanza a Dubai. Le eccessive sollecitazioni subite dal piede nell’ultima parte dell’anno le sono costate la frattura, che la obbligherà a tenere un tutore per un paio settimane. Lei l’ha annunciato sui social con una foto sorridente, forse confortata dal fatto che non sia nulla di troppo grave (l’entità dell’infortunio non spaventa: solitamente le fratture da stress si risolvono senza particolari difficoltà, semplicemente con un periodo di riposo), ma c’è comunque ben poco da ridere.
 
RITORNA ALLA HOPMAN CUP? IMPROBABILE
Il problema della Kvitova è che il periodo di riposo di cui ha bisogno coincide con le prime due delle quattro settimane di preparazione invernale programmate prima di partire per le vacanze, posticipando inevitabilmente l’inizio del lavoro col nuovo coach Jiri Vanek, che appena terminata la collaborazione con Karolina Pliskova (che invece ha preso Kotyza, ex della Kvitova) ha trovato subito il modo di rimettersi in gioco. Una quindicina di giorni di relax in più faranno bene alla mente della ceca, permettendole di ricaricare ulteriormente le batterie, ma diventeranno un problema dal punto di vista fisico, specialmente per una giocatrice macchinosa come lei, che della preparazione atletica ha bisogno come il pane. Se sta bene fisicamente può diventare pericolosa per chiunque, altrimenti non vale molto più dell’attuale undicesima posizione in classifica, come si è visto nel 2016. Nel suo messaggio rivolto ai fans la ventiseienne di Bilovec ha confessato l’intenzione di essere comunque in campo nella prima settimana del 2017 per la Hopman Cup (dove dovrebbe giocare insieme all’ex fidanzato Adam Pavlasek), anche se facendo due conti non pare affatto una buona idea. Considerando che per due settimane dovrà tenere il tutore, se il recupero andrà per il verso giusto potrà iniziare ad allenarsi a pieno regime solamente intorno al 18 dicembre, appena tredici giorni prima del via del torneo di esibizione di Perth. Dunque, una sua partecipazione sembra del tutto improbabile, a meno che voglia presentarsi al via della nuova stagione con appena una decina di giorni di allenamento nelle gambe. A 26 anni dovrebbe avere la giusta esperienza per evitarlo.