La Errani centra i quarti al WTA di Bucarest, ma deve ringraziare il problema alla spalla di una Schiavone che stava giocando meglio di lei. Sotto 3-2 nel secondo, la milanese ha provato a restare in campo ma non c’era verso. Non è un buon segnale, ma nemmeno Sarita ride: quello contro la Sevastova sarà un test interessante.

C’era grande curiosità per il derby azzurro al torneo WTA di Bucarest. Un sorteggio beffardo e due vittorie al primo turno avevano messo una contro l’altra Sara Errani e Francesca Schiavone. Il match è terminato nel modo peggiore, con il ritiro della milanese. La Errani, dunque, accede ai quarti con il punteggio di 1-6 6-2 e ritiro. Brutte notizie da entrambe le parti: la romagnola ha giocato piuttosto male, perdendo nettamente un primo set in cui ha commesso troppi errori gratuiti. Da parte sua, la Schiavone si è fatta male alla spalla destra proprio quando stava rimontando nel secondo set. Dopo aver centrato il break del 3-2, si è fatta trattare dalla fisioterapista al cambio di campo. Le faceva male la spalla, ma i tipici esercizi che si svolgono in questi casi non sono serviti: al rientro in campo, Francesca non era più in grado di giocare e ha alzato bandiera bianca.

La speranza è che non sia nulla di grave e che la “Schiavo” possa rimettersi in sesto il prima possibile. Semmai preoccupa il rendimento della Errani: ok il rispetto e la deferenza per una giocatrice che per lei è stata un punto di riferimento (comunque già battuta due volte su tre), ma Sarita è parsa una lontana parente della super-campionessa che negli ultimi anni ha ottenuto risultati strabilianti sulla terra battuta. La speranza è che il primo set sia stato solo un passaggio a vuoto e che possa riprendersi bene già nei quarti contro Anastasija Servastova. Le due non si sono mai affrontate, ma la lèttone sembra in buona condizione dopo il doppio 6-2 rifilato alla padrona di casa Patricia Maria Tig.


Sara Errani (ITA) b. Francesca Schiavone (ITA) 1-6 6-2 ritiro