Petra Kvitova, vittima di una brutta aggressione, si è sottoposta a un delicato intervento alla mano sinistra: oltre alla lacerazione dei tendini, era lesionata a tutte le cinque dita e a due nervi. L'operazione è durata quasi 4 ore e i medici sono ottimisti su un pieno recupero, anche se ci vorranno tre mesi prima di tornare ad allenarsi al top.

Il mondo del tennis è ancora sotto shock per quanto accaduto a Petra Kvitova. Come è noto, la ceca è stata aggredita nella sua casa di Prostejov, nella mattinata di martedì, da uno sconosciuto che peraltro è riuscito a rapinarla. Premessa: Petra sta abbastanza bene, nel senso che non c'è mai stato pericolo di vita. Al di là di quanto ha scritto sui social network (o meglio, cosa le hanno scritto: è poco credibile che lo abbia fatto lei in prima persona), c'è stato qualche timore per la sua carriera tennistica. Per fortuna, il pericolo dovrebbe essere scongiurato dopo un intervento d'urgenza, durato la bellezza di 3 ore e 45 minuti. “Non c'è motivo di pensare che Petra non sia più in grado di giocare a tennis” ha detto il suo portavoce Karel Tejkal, anche se lo stop sarà piuttosto lungo. Ci vorranno tre mesi anche soltanto per ricominciare ad allenarsi completamente. Lo scontro con il rapinatore le è costato una lacerazione ai tendini della mano sinistra, lesioni a tutte le cinque dita e persino a due nervi. Tenendo conto che Petra è mancina, un infortunio potenzialmente letale. Per fortuna, l'intervento è riuscito alla perfezione e la Kvitova – se riuscirà a mettersi alle spalle ogni scoria psicologica – potrà tornare a giocare già nel 2017.

"BOTTINO" DI 185 EURO
A parte due giorni di fermo assoluto, la mano resterà bendata per circa 6-8 settimane, poi il completo recupero clinico dovrebbe arrivare in circa tre mesi. “L'entità del danno è grave, ma Petra è giovane e sana e il chirurgo non vede controindicazioni per un suo ritorno all'attività agonistica” ha aggiunto Tejkal. Amareggiano le modalità dell'incidente, nonché il misero bottino portato a casa dall'aggressore, descritto come un uomo intorno ai 35 anni, di carnagione chiara (inutile dire che la polizia di Prostejov ha già inaugurato una caccia all'uomo). Secondo una prima ricostruzione, l'episodio è avvenuto intorno alle 8.20 del mattino, quando l'uomo è riuscito a farsi aprire la porta con il pretesto della lettura del contatore elettrico. La Kvitova ha reagito, ma nella colluttazione ha avuto la peggio. L'intruso avrebbe portato via 5.000 scudi, l'equivalente di circa 185 euro, cifra davvero misera. Sembra da escludere che sapesse chi fosse la vittima, almeno prima del colpo, ma il fatto che si sia “accontentato” di un bottino così misero fa sospettare che non l'abbia nemmeno riconosciuta. In effetti, a giudicare dalle immagini, il palazzo non è certo dei più lussuosi: un casermone grigio difficile da associare a una campionessa del tennis. Il processo di recupero della Kvitova, due volte vincitrice a Wimbledon, partirà da Praga, dove sarà seguita passo passo dal fisioterapista Pavel Kolar. Naturalmente il mondo del tennis si è stretto attorno alla Kvitova, con decine di messaggi di affetto e auguri di pronta guarigione su tutti i social network.