Presentate le nuove norme delle pre-qualificazioni per gli Internazionali BNL d'Italia, che offriranno a tutti i tesserati FIT la possibilità di giocarsi un posto al Foro Italico. La nuova edizione sarà suddivisa in tre fasi più le pre-quali di maggio, direttamente al Foro Italico. L'accesso alle wild card sarà riservato ai soli giocatori italiani.

La 75esima edizione degli Internazionali BNL d'Italia scatterà ufficialmente il 12 maggio. Da qualche anno, tuttavia, gli “IBI” (hashtag ormai pienamente sdoganato) vivono sei mesi l'anno grazie al carrozzone delle pre-qualificazioni. L'idea è stata presa in prestito e poi sviluppata da un'iniziativa USTA: qualche anno fa, la federtennis americana aveva lanciato un circuito di tornei, destinato a tutti i tesserati, con in palio il sogno di giocare le qualificazioni dello Us Open. I play-off USTA non si giocano più, mentre la FIT continua nello sviluppare il progetto pre-qualificazioni, peraltro con un investimento notevole. Attualmente, le pre-quali del torneo di Roma sono l'evento tennistico con più partecipanti al mondo. Qualche giorno fa sono uscite le norme per l'edizione 2018, una lunga maratona che si svilupperà in tre fasi più l'happening finale del Foro Italico, al via lunedì 7 maggio. Partiamo dal fondo: la fase finale delle pre-quali prevede due tabelloni da 48 giocatori e stabilirà le wild card per gli IBI: tuttavia, non è ancora stato deciso il numero e la distribuzione delle stesse. Di sicuro ci saranno inviti sia per il main draw che per le qualificazioni, ma a cinque mesi dal torneo sarebbe prematuro stabilire certi criteri. Andranno valutati alcuni aspetti come lo stato di salute del nostro tennis (ci saranno giocatori meritevoli di essere “buttati” subito nel main draw?) e contingenze particolari, soprattutto tra le donne: non è da escludere che Errani, Schiavone e Vinci abbiano tutte bisogno di una wild card. Per la Vinci, tra l'altro, sarà l'ultimo torneo in carriera. Detto che le wild card sono sempre andate a professionisti o giovani promesse, tutti con un buon ranking ATP-WTA, anche quest'anno oltre 100.000 persone potranno accarezzare il sogno di giocare gli Internazionali: basterà essere in possesso di una tessera agonistica FIT per provare ad arrivare a Roma. Ecco come si svilupperà l'avvicinamento agli Internazionali BNL d'Italia 2018.

PRIMA FASE
Potranno giocare tutti i giocatori con classifica da 4.4 in giù (NC compresi), tra cui anche i tesserati NON agonisti e gli atleti stranieri. Si organizzeranno tornei del circuito TPRA in ogni provincia, con formula breve (set ai 4, no-ad e tie-break al posto del terzo set): i qualificati per la fase successiva dipenderanno dalla grandezza dei tabelloni: si va dai 2 per un torneo con un massimo di 8 iscritti, fino ai 32 per gli eventi con oltre 129 partecipanti. I tabelloni arriveranno comunque in fondo, perché metteranno in palio punti per il circuito TPRA. I NON agonisti che otterranno il lasciapassare per la fase successiva dovranno effettuare l'upgrade e passare alla tessera agonistica. Pur partecipando, i tennisti stranieri non potranno accedere alle fasi successive. In effetti, negli anni passati, è capitato in più di un'occasione che qualche giocatore straniero arrivasse addirittura al Foro Italico. Da quest'anno, una norma regolamentare salvaguarderà l'italianità del torneo.

SECONDA FASE
Anche in questo caso, i tornei si giocheranno in tutte le province e saranno riservati ai giocatori di classifica compresa da 4.1 a 4.3, tesserati per un club della provincia in cui si svolge il torneo. Qui la selezione sarà ben più severa: un solo qualificato per i tabelloni fino a 16 partecipanti, fino a un massimo di tre per tutti i tabelloni dai 49 giocatori in su. Questi tornei, tra l'altro, metteranno a disposizione un piccolo montepremi (550 euro per i tornei maschili, 480 per i femminili).

TERZA FASE + FORO ITALICO
Ci saranno poi i tornei di terza categoria e Open, da cui scaturiranno i qualificati per le pre-quali del Foro Italico. Si tratta di tornei di elevato valore tecnico, paragonabili a un Futures, anche per il montepremi in palio: 10.000 dollari per il singolare maschile, 8.000 per il femminile. Chi emergerà dai tornei di Terza Categoria potrà partecipare agli Open. Oltre ai vincitori dei vari tornei, accederanno a Roma anche i finalisti dei tornei che nel 2017 avevano raccolto più partecipanti, nonché i meglio piazzati di una classifica a punti che tiene conto del piazzamento nel singolo torneo, più un bonus in relazione alla grandezza del tabellone (il 20% del numero complessivo degli iscritti). In altre parole, la semifinale in un tabellone a 32 giocatori varrà meno dello stesso risultato di un torneo con 150 giocatori. Ogni giocatore potrà iscriversi a più tornei, salvo essere cancellato dai successivi nel caso dovesse centrare la qualificazione per il Foro Italico. Come detto, a Roma battaglieranno per le wild card 48 uomini e 48 donne (nonché 16 coppie di doppio, sia maschili che femminili). Tra l'altro, l'happening del Foro Italico (7-10 maggio 2018) metterà in palio l'interessante montepremi di 155.302 euro. Alla fase finale, ovviamente, parteciperanno una serie di giocatori direttamente convocati dal Settore Tecnico Nazionale. I tornei regionali, dunque, saranno impostati per arrivare a tabelloni di 48 giocatori. Il sistema è un po' complicato ma preciso e dovrebbe garantire match equilibrati per tutti, sin dalla fase riservata agli NC e ai “quarta” di fascia bassa. Sarà un'annata importante per le pre-qualificazioni: la bontà dell'idea non è mai stata in discussione, ma nel corso degli anni si sono spesso verificati intoppi di natura organizzativa, sportiva e/o regolamentare. Quest'anno le norme sono stabilite con chiarezza e dovrebbe essere garantito il giusto mix tra divertimento (per i giocatori) e qualità agonistica del torneo. Sarebbe scorretto dire che si tratta di un'operazione di mero business per intascare le quote delle varie iscrizioni (e degli upgrade di chi dovrà fare la tessera agonistica): va ricordato che la FIT contribuirà in misura importante ai montepremi dei vari tornei, sin da quelli di quarta categoria. Forse è un po' esagerato “aprire” il sogno anche agli NC, ma in fin dei conti si tratta di impostare l'attività amatoriale di inizio anno in funzione di un obiettivo. A chiudere, come nel 2017, gli Internazionali ospiteranno anche i Campionati Nazionali di Quarta Categoria, dando quindi una motivazione in più a chi giocherà i vari tornei provinciali.