L’ex n. 4 ATP, oggi membro del consiglio direttivo del Roland Garros, vorrebbe dare a Nadal la prima o seconda testa di serie per tutelare gli interessi del torneo. Sarebbe un clamoroso errore. 
Guy Forget con Rafael Nadal durante l’ultimo Roland Garros

Di Riccardo Bisti – 24 aprile 2013

 
Verrebbe da dire: caro Guy, torna in panchina! Quando giocava, Guy Forget era un esempio di eleganza e correttezza. E’ stato numero 4 del mondo e ha vinto due Davis (fu suo l’ultimo punto nella storica finale di Lione 1991). Dopo il ritiro, è stato un buon capitano di Davis. Ha ricoperto il ruolo per 12 anni, ha vinto un’Insalatiera e si è fatto benvolere da tutto l’ambiente. Ma la sua ultima uscita è incomprensibile. Per carità, ogni opinione è rispettabile, ma “aggiustare” le teste di serie del Roland Garros per assegnare a Rafa Nadal la prima o la seconda posizione del seeding è una bestialità. Sentiamo Forget, intervistato da “L’Equipe”. “Il regolamento consente ai tornei del Grande Slam di modificare l’ordine delle teste di serie, evitando di seguire la classifica ATP. Non mi stupirei, non sarebbe assurdo. E’ la mia opinione, vedremo cosa decideranno. Djokovic-Nadal nei quarti del Roland Garros sarebbe una catastrofe, soprattutto se dovessero ritrovarsi in finale a Madrid e Roma, come già successo a Monte Carlo”. Cerchiamo di capirci qualcosa. Con ogni probabilità, Rafael Nadal arriverà al Roland Garros da numero 5 ATP. Significa che nei quarti di finale potrebbe trovare uno dei primi quattro, Djokovic e Federer compresi. Secondo Forget è un rischio da evitare, perchè gli ultimi 3-4 giorni del torneo rschiano di essere svalutati. Tecnicamente avrebbe un senso, perchè Rafa è il più forte di sempre sulla terra battuta e il suo palmares parla chiaro. Ma sarebbe una forte ingiustizia. Non tanto per il desiderio di voler favorire Nadal, quanto perchè l’eventuale scelta sarebbe ad esclusiva tutela “commerciale” del torneo. Mettere Nadal in cima al tabellone gli eviterebbe di affrontare i migliori prima delle semifinali. E’ un po’ come se l’UEFA aggiustasse il tabellone di Champions League per evitare che Bayern Monaco e Barcellona si affrontino negli ottavi, perchè sarebbe una “catastrofe”. Assurdo.
 
E’ chiaro che tanti appassionati auspicano il trio Federer-Nadal-Djokovic tra i primi quattro a Parigi (Murray è meno considerato, a maggior ragione dopo la batosta di Monte Carlo). Ma è giusto rispettare la classifica e i meriti acquisiti nelle ultime 52 settimane. Il Roland Garros non è un’esibizione, dove puoi scegliere i giocatori che ti pare. E’ uno Slam, dove la competizione è al massimo. Gli infortuni fanno parte del gioco: se Nadal è stato fermo per sette mesi, deve pagarne le conseguenze. Come tutti.  Cosa dovrebbe fare il povero David Ferrer? Il penalizzato sarebbe lui. Dovrebbe abbassare la testa mentre gli tolgono un privilegio conquistato con un rendimento impressionante nell’ultimo anno e mezzo? Il 31enne di Javea potrebbe presentarsi a Parigi con una grande chance: arrivare da numero 4 ATP e affrontare “solo” due top-players per conquistare il suo primo Slam. Certo, potrebbe comunque pescare Nadal nei quarti, ma è una possibilità su quattro. Al 75% non sarebbe così. Ma perchè dovrebbe essere usurpato solo perchè Nadal fa vendere più biglietti? Non ha senso e sarebbe un precedente gravissimo. Gli altri Slam avrebbero la percezione di poter fare quello che vogliono. Sarebbe il primo passo verso una compilazione automatica dei tabelloni, con l’unico criterio dell’audience a tutti i costi. No, signori, il tennis non funziona così. Il bello (e il brutto) dello sport è che non puoi sceglierti il finale. Se proprio ci tieni, vai al cinema o a vedere un’esibizione. Qui è la vita reale. Mettendo Nadal prima o seconda testa di serie al Roland Garros, ci sarebbe un torneo artefatto. Il primo a sentirsi imbarazzato, probabilmente, sarebbe lo stesso Rafa. Peraltro, non crediamo che abbia bisogno di questo aiuto. Per vincere l’ottavo Roland Garros potrebbe aver bisogno di battere Murray, Federer e Djokovic uno dopo l’altro. E allora? Dov’è il problema?
 
Dice: ma a Wimbledon fanno così da anni. Fermi tutti. La situazione non è paragonabile. A Londra, le teste di serie sono stabilite in base a parametri matematici che si basano sui risultati ottenuti sull’erba negli ultimi anni. Ci sono almeno tre differenze con l’idea di Forget. Prima di tutto, a Londra sono coinvolti tutti i giocatori, mentre a Parigi ci sarebbe un solo beneficiario. Si tratterebbe di una norma ad-personam. Poi, il sistema britannico si basa su criteri numerici che sono condivisi e indiscutibili. Sulla base di cosa Nadal sarebbe spinto in avanti? Nulla, se non le sensazioni empiriche, peraltro condivisibili. Infine, il sistema britannico è stra-conosciuto da anni e condiviso. Quello francese sarebbe inventato sul momento, raffazzonato e pensato per i propri interessi. In verità, c’è un caso analogo che risale al 1995. Al rientro dopo due anni di stop, Monica Seles ebbe la testa di serie numero 1 “ex-aequo” con Steffi Graf allo Us Open (peraltro, le due giocatono una leggendaria finale). Ma paragonare le due situazioni è una bestemmia. Significherebbe sminuire il dramma personale di Monica, accoltellata dal folle Gunther Parche il 30 aprile di venti anni fa. Non sappiamo se l’idea di Forget andrà in porto. Per adesso è un’opinione personale, ma il fatto che venga da un membro del direttivo del torneo è sufficiente per allarmarsi. Peccato che al posto di Ferrer non ci sia un Safin o un Gulbis: se subissero un torto del genere, non si sarebbero fatti problemi a boicottare il torneo. E avrebbero fatto bene. Speriamo che il buon”Ferru” non ne abbia bisogno.