di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Che il 2013 sia la miglior stagione di Fabio fognini è cosa certa. La doppietta tedesca tra Stoccarda e Amburgo ha definitivamente lanciato Fabio nel tennis che conta, spingendolo fino alla 16esima posizione conquistata a fine luglio. Dopo qualche match decisamente sotto tono, il tennista ligure si è presentato a Vienna in ottime condizioni fisiche a negli ottavi si è imposto sul polacco Lukasz Kubot per 7-5 6-2.
Una vittoria importante che permette a Fognini di raggiungere i quarti del torneo austriaco dove se la vedrà con l'olandese Robin Haase che ha avuto ragione del canadese Psopisil.
Ma la vittoria odierna ha un sapore speciale perché è la numero 40 della stagione (a fronte di 24 ko); un ruolino di marcia ottimo per un giocatore che non era mai riuscito a vincere più di 25 match in un anno. Se contiamo poi che il tennista di Arma di Taggia aveva chiuso il 2012 alla posizione numero 111 a causa di un infortunio al piede destro che a gennaio dell'anno passato lo aveva costretto ai box, ecco che i risultati di questa seconda parte di stagione assumono ancora più valore.
Attualmente il tennista azzurro si trova in 17 posizione, ma l'ipotesi di chiudere il 2013 nella Top 15 non è un miraggio. Se domani risucirà ad imporsi contro il tennista olandese (nell'unico precedente che risale a Montecarlo 2012 vinse Robin con un doppio 6-4) considerando che Gilles Simon e Jerzy Janowicz – rispettivamente 16 e 15 a meno di 100 punti di distanza da lui- non stanno attraversando un gran momento. Dopo il successo di Metz a fine settembre, il francese ha perso al primo turno di Shanghai contro Paire mentre il gigante polacco, impegnato in questi giorni a Stoccolma, è reduce da un infortunio alla schiena patito nel primo turno deli US Open.
Senza contare che Isner è davvero poco più in su (2070 punti contro i 1965 del ligure). Dunque a Fabio non servono exploit clamorosi ma solo una buona continuità di risultati per arrivare davvero a ridosso della Top Ten.