Da Pesaro, Alessandro Terziani e Fabrizio Salvi – foto Paolo Rossi
Da ieri sera, dopo il doppio vinto dagli argentini, tutti gli addetti ai lavori a disquisire su chi sarebbe sceso in campo sul 2-2 nel secondo singolare odierno. Quasi fosse scontata la vittoria di Fognini con Delbonis. L’argentino ha invece sorpreso tutti con una grande prestazione di gioco e di carattere. Si è giocato sotto un sole cocente, con il gran caldo che non ha certo favorito l’azzurro ancora con le scorie delle oltre cinque ore e degli otto set giocati ieri tra singolo e doppio. Prova comunque generosa del ligure che ha sfiorato il quinto, con quatto set point non sfruttati sul 5-4 del quarto.
Fognini subisce il break in avvio di partita, va sotto 2-0, ma poi gioca quattro giochi consecutivi esaltanti. Sul 4-2, l’azzurro tira un po’ il fiato e subito ne approfitta Delbonis per riportarsi in parità. L’argentino è decisamente più fresco atleticamente. Sul 4-4, servizio Delbonis, si gioca un game di 18 punti in cui Fognini non concretizza due palle break. Nel gioco successivo l’azzurro è un po’ sulle gambe. Un doppio fallo fornisce all’argentino un set point che viene subito realizzato con un potente rovescio incrociato. Fognini è in difficoltà sul servizio in kick e sul diritto mancino di Delbonis. Le poche prime in campo non consentono all’azzurro di guadagnare campo e comandare il gioco. L’argentino soffre molto le accelerazioni di Fognini, in particolare quando incontrano il suo rovescio.
Sul 2-1 del secondo set Delbonis strappa il servizio a Fognini e sale 3-1. Poi, come spesso gli avviene quando è in vantaggio, l’argentino si contrae e regala il contro break con una brutta serie di errori. Bravissimo quando è sotto nel punteggio, Delbonis dimostra di non avere il killer instinct quando si trova in vantaggio. Si arriva senza scossoni al 6-5 per l’argentino con Fognini che serve per andare al tie-break. Il ligure ha uno dei suoi momenti off e commette quattro errori gratuiti, due di diritto e due di rovescio, che consegnano anche il secondo set a Delbonis.
Parte bene Fognini a inizio terzo set con un immediato break, ma ancora una volta non capitalizza il vantaggio e restituisce il favore. Ne subisce le conseguenze la Babolat dell’azzurro che viene spezzata in due nel violento impatto con il terreno. L’arbitro, il portoghese Ramos, non può esimersi dal comminare il warning a Fognini. Il tifo azzurro, fino a questo momento piuttosto tiepido, inizia a trascinare l’azzurro che trova nuove energie nervose. E’ il momento migliore di Fognini che infila un doppio break e dimezza lo svantaggio dei set. L’azzurro beneficia della ritrovata prima di servizio che gli consente di entrare con i piedi nel campo e piazzare una serie di vincenti alternati a micidiali smorzate che lasciano di sasso Delbonis.
I due giocatori sono entrambi piuttosto provati e aumenta il numero degli errori. Il caldo è veramente insopportabile e si gioca ormai più con il cuore che con la testa. Sul 4-3 a proprio favore Fognini effettua il break grazie a due regali di Delbonis. L’azzurro incita la folla a gran gesti. Il clima è adesso infuocato anche sugli spalti. Ramos fa fatica a far riprendere il gioco al termine di ogni punto. Fognini serve sul 5-3 per andare al quinto ma l’argentino è molto bravo a strappargli il turno di battuta con una notevole veronica. E’ la volta di Delbonis a servire sul 4-5. Si gioca il game più lungo ed emozionate dell’intero incontro. 22 punti e quasi un quarto d’ora di gioco nei quali Delbonis riesce ad annullare ben quattro set point all’azzurro. 5-5, Fognini accusa il colpo. L’argentino, scampato il pericolo del quinto set, vede adesso il traguardo vicino. Un diritto affossato in rete dell’azzurro manda Delbonis a servire per il match sul 6-5. Due match point consecutivi per l’argentino vengono magistralmente annullati da Fognini. Il primo con una volée di diritto, il secondo con un incredibile passante di rovescio di controbalzo a una solo mano giocato dall’incrocio delle righe. La capitolazione azzurra è solo rinviata di due punti. Sul terzo match point si gioca un lungo scambio con i due giocatori che si ritrovano entrambi a rete, Delbonis effettua un perfetto lob con la volée che spedisce l’Argentina in semifinale dopo 3 ore 34 minuti.
Immediata l’invasione di campo da parte di tutta la panchina argentina che va ad abbracciare uno stoico Federico Delbonis. Mentre Fognini esce comunque dal campo tra gli applausi, i giocatori e lo staff biancoceleste saltano e cantano con i numerosi e calorosi supporter.
Entrati in conferenza stampa Fabio Fognini e Corrado Barazzutti si mostrano delusi, giustamente, ma orgogliosi per aver messo in campo tutte le energie che avevano. Sollecitati sul fatto se avessero o meno dei rimpianti, specialmente nel primo set nel quale Fabio era in vantaggio:
“Sicuramente no. – risponde il ligure – Era molto importante vincere il quarto, perché nonostante avessimo giocato otto set l’altro sembrava che ne avesse giocati sedici. Ce l’ho messa tutta sembra ombra di dubbio, oggi Fognini non è bastato”.
Dopo le cinque ore e mezza di gioco tra singolare e doppio di ieri, c’erano legittimi dubbi sulle sue condizioni fisiche: “Se devo essere sincero mi sentivo peggio all’inizio e meglio alla fine. – Continua poi l’azzurro – Oggi i punti importanti sono girati male, recriminazioni ce ne sono, ma credo di aver dimostrato ancora una volta di scendere in campo in condizioni difficili per il bene della nazionale”.
Prende parola il Capitano Corrado Barazzutti: “Abbiamo affrontato il match con situazioni sfortunate che si sono succedute giorno dopo giorno. Abbiamo avuto il problema di Simone Bolelli e un sorteggio sfortunato perché Fabio ha dovuto giocare due giorni di fila in meno di 24 ore. Andreas Seppi non ha potuto partecipare al doppio, anche se è stato ben sostituito da Paolo. In tutto questo abbiamo avuto anche un sacco di occasioni non centrate. I ragazzi hanno giocato col cuore e ce l’hanno messa tutta, loro sono stati bravi e noi ci siamo fatti sfuggire delle occasioni importanti”.
Chiude con un accenno sul suo futuro in Coppa Davis e Fed Cup: “Io ho già dato la mia disponibilità per il doppio ruolo al presidente”.
L’Argentina si presenta in sala stampa al gran completo, portando sia medici che fisioterapisti per dare il giusto merito a ognuno di loro. Il capitano Daniel Orsanic si mostra soddisfatto e orgoglioso del lavoro fatto dai suoi “Abbiamo difeso bene i nostri colori”, soffermandosi sulla scelta vincente di arrivare con largo anticipo a Pesaro: “Questa partita l’abbiamo preparata e con largo anticipo, la scelta ha dato i suoi frutti”.
Delbonis b. Fognini 6-4 7-5 3-6 7-5