di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Fabio Fognini ha subito voluto pareggiare i conti. In questo primo scorcio di 2015 Andreas Seppi e Simone Bolelli avevano sconfitto due top 10. A Rio de Janeiro il numero uno azzurro ha imitato i connazionali, togliendosi il lusso di superare sul rosso un certo Rafa Nadal. Fognini si è imposto in rimonta: 1-6 6-2 7-5.
Dopo un primo set incolore, Fabio ha progressivamente preso le redini dell'incontro costringendo l'avversario quasi sempre sulla difensiva. Nadal ha confermato le difficoltà palesate già nei match precedenti, vinti senza convincere con Bellucci, Carreno Busta e Cuevas. Nel finale di partita lo spagnolo, che ha mostrato segni di nervosimo e frustrazione nel corso del match, ha risentito anche di un problema all'adduttore della coscia destra.
Fognini ha avuto la grande forza di non gettare la spugna dopo un pessimo primo set e un complicato avvio di seconda frazione, che ha visto Nadal portarsi per due volte in vantaggio di un break (1-0 e 2-1). Bravo l'azzurro anche all'inizio della terza partita: calma e sangue feddo per cancellare tre break-balls, che avrebbero potuto rappresentare una svolta del set.
Per Fognini è la nona finale Atp. L'azzurro ha in bacheca tre trofei: Vina del Mar (2014), Amburgo e Stoccarda (2013). Nadal, che a Rio difendeva il titolo, perderà la terza posizione mondiale a favore di Andy Murray. Per lo spagnolo è la 25esima sconfitta sul rosso in 343 partite. L'unico azzurro ad aver sconfitto Rafa era stato Seppi sul duro indoor di Rotterdam (2008)
In finale Fognini trova David Ferrer, che ha sofferto solo un set (7-5 6-1) con Andreas Haider Maurer. In sette precedenti, l'italiano non ha mai battuto il numero due spagnolo. L'ultimo incrocio l'anno scorso nella finale di Buenos Aires. Dopo l'exploit con Federer e Raonic, Seppi e Bolelli non si sono ripetuti. Fognini saprà invertire la tendenza?