di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Dall'altra parte del mondo, a decine di migliaia di chilometri di distanza dalla sua Arma di Taggia, Fabio Fognini stava per compiere un delitto di lesa maestà, stava per sconfiggere Rafa Nadal, il giocatore nettamente più forte di questa stagione. L'impresa era a un soffio, mancava ancora un punto per salire sul 5-1 nel secondo set e trovarsi a servire per il match. Ma in semifinale ci va Rafael Nadal che, dopo aver sudato le classiche sette camicie ed aver richiato davvero grosso vince per 2-6 6-4 6-1 dopo 2 ore e 15 minuti.
Per oltre un'ora, Fognini gioca in maniera perfetta e, dopo le ultime prestazioni opache, sembra tornato quello che a luglio è riuscito nell'accoppiata Maburgo-Stoccarda. Nel primo set brekka subito il maiochino portandosi prima sul 2-0 poi sul 4-1. Nuovo break per Fabio che ora può servire per il set ma Nadal reagisce e controbrekka subito l'azzurro accorciando le distanze. L'appuntamento è solo rimandato e nell'ottavo gioco arriva il terzo break per Fognini.
Nel secondo set la musica non cambia. Anzi, l'ex numero uno del mondo sembra in balia del tennista ligure che gli strappa di nuovo la battuta e poi conferma il vantaggio salendo sul 4-1… Ma di fronte c'è Mister 13 Slam, un campione che non si arrende mai, neppure nelle situazioni apparentemente più complicate proprio come quella che si è venuta a creare nei quarti del China Open poche ore fa. Fabio non è riuscito a conquistare il break della vita e Rafa ha tenuto il servizio accorciando sul 2-4. Da quel momento in poi il numero due del mondo ha cambiato marcia e non ha sbagliato più nulla, conquistando anche i successivi quattro giochi e chiudendo il secopndo set per 6-4.
Una volta pareggiati i conti Nadal torna ovviamente in fiducia mentre Fognini sente il peso della chance sfuggita per un soffio ed accusa il colpo. Nel terzo e decisivo parziale c'è solo il fenomeno di Manacor che rifila un netto 6-1 al ligure e stacca così il biglietto per la semifinale. Ora, tra Nadal e il numero uno del mondo c'è solo l'ostacolo Berdych che ha superato l'americano Isner per 7-5 6-2. I precedenti sono nettamente a favore dell'iberico che si è aggiudicato 15 dei 18 scontri diretti col ceco. Tra l'altro, le ultime vittorie di Tomas sono parecchio datate e risalgono al 2006 quando si impose a Madrid e Toronto.
A Fabio resta l'amaro in bocca, ma il rammarico per aver solo sfiorato l'impresa non può oscurare quello che si è visto in campo, ovvero un tennista di talento i grado di mettere in difficoltà chiunque. I Fab Four sono avvisati, con Fognini è vietato distrarsi.