Allungare questa sfida al terzo giorno è un buon risultato. Gli azzurri lo sanno e sono soddisfatti, consapevoli di poter giocare gli ultimi match senza nulla da perdere. “Sono contento della prestazione dei ragazzi, ma soprattutto della loro reazione – ha detto Barazzutti – venivamo da una giornata difficile, ma abbiamo confermato di essere una squadra competitiva, giunta con merito in semifinale. Penso che sia un successo meritato…e adesso ce la giochiamo fino all'ultimo”. Durante le quasi quattro ore del doppio, gli azzurri hanno spesso cambiato umore: “Quando ci avete visto ridere, probabilmente avrò detto qualcosa per sdrammatizzare la situazione. Sulle discussioni animate…beh, capita di farne quasi a ogni partita, più spesso con Fabio che con Simone, a dire il vero”. Anche Fognini era particolarmente soddisfatto. La prospettiva di affrontare Roger Federer può anche essere stimolante. “Ho giocato meglio di ieri e sono sollevato – ha detto – al numero 13 ATP ci sono arrivato da solo, ma il clima di squadra mi aiuta. Con Corrado ci becchiamo spesso, ma lo facciamo perchè abbiamo un obiettivo comune. E con Simone mi trovo benissimo, sia dentro che fuori dal campo”.Per la terza serie consecutiva, Fognini dovrà giocare tre giorni di fila. E avrà soltanto 19 ore per recuperare. “Mi è già successo, non nego di aver speso tante energie e sappiamo che match sarà contro Federer. Non c'è neanche bisogno di spiegarlo. Però io cercherò di fare del mio meglio. E poi è bello giocare queste partite: aiutano a crescere”. Contento anche Bolelli: “Oggi è stata ancora più dura rispetto a ieri, perchè abbiamo giocato a nervi tesi, senza appello. Perdere avrebbe significato abbandonare ogni speranza. Poi si era messa male, con Chiudinelli che giocava bene e Wawrinka che serviva alla grande, ma ci siamo risollevati in tempo. Penso di aver giocato due belle partite. Io il migliore in campo? Non credo, anch'io ho avuto i miei alti e bassi, sbagliando spesso a rete. Quando giochiamo bene entrambi siamo competitivi, ma oggi non penso di essere stato superiore a Fabio”.. Gli azzurri lo sanno e sono soddisfatti, consapevoli di poter giocare gli ultimi match senza nulla da perdere. “Sono contento della prestazione dei ragazzi, ma soprattutto della loro reazione – ha detto Barazzutti – venivamo da una giornata difficile, ma abbiamo confermato di essere una squadra competitiva, giunta con merito in semifinale. Penso che sia un successo meritato…e adesso ce la giochiamo fino all'ultimo”. Durante le quasi quattro ore del doppio, gli azzurri hanno spesso cambiato umore: “Quando ci avete visto ridere, probabilmente avrò detto qualcosa per sdrammatizzare la situazione. Sulle discussioni animate…beh, capita di farne quasi a ogni partita, più spesso con Fabio che con Simone, a dire il vero”. Anche Fognini era particolarmente soddisfatto. La prospettiva di affrontare Roger Federer può anche essere stimolante. “Ho giocato meglio di ieri e sono sollevato – ha detto – al numero 13 ATP ci sono arrivato da solo, ma il clima di squadra mi aiuta. Con Corrado ci becchiamo spesso, ma lo facciamo perchè abbiamo un obiettivo comune. E con Simone mi trovo benissimo, sia dentro che fuori dal campo”.

Per la terza serie consecutiva, Fognini dovrà giocare tre giorni di fila. E avrà soltanto 19 ore per recuperare. “Mi è già successo, non nego di aver speso tante energie e sappiamo che match sarà contro Federer. Non c'è neanche bisogno di spiegarlo. Però io cercherò di fare del mio meglio. E poi è bello giocare queste partite: aiutano a crescere”. Contento anche Bolelli: “Oggi è stata ancora più dura rispetto a ieri, perchè abbiamo giocato a nervi tesi, senza appello. Perdere avrebbe significato abbandonare ogni speranza. Poi si era messa male, con Chiudinelli che giocava bene e Wawrinka che serviva alla grande, ma ci siamo risollevati in tempo. Penso di aver giocato due belle partite. Io il migliore in campo? Non credo, anch'io ho avuto i miei alti e bassi, sbagliando spesso a rete. Quando giochiamo bene entrambi siamo competitivi, ma oggi non penso di essere stato superiore a Fabio”.