Nonostante le condizioni avverse, il ligure, n. 2 azzurro, ha inflitto un eloquente 6-2 6-2 al titolato Baghdatis. Le sue riflessioni …

dal nostro inviato a Roma, Max Grassi – foto Ray Giubilo

 

 

Il terribile vento che ha condizionato la giornata odierna al Foro Italico ha però spinto il nostro numero 2, Fabio Fognini, a una chiara vittoria contro Marcos Baghdatis (6-2 6-2) ottenuta in appena un’ora e un quarto di gioco.

 

Il 24enne azzurro, n.45 del ranking mondiale (è entrato nel tabellone principale degli Internazionali solo grazie ad una wild card), forte del precedente di pochi giorni fa a Bucarest (7-5 7-6) è riuscito a vincere un match tutt’altro che semplice, anche perché al Foro Italico, Fognini, ha sempre fatto fatica, racimolando una sola vittoria (tre anni fa) e ben quattro bocciature.


Ascoltiamo le parole del tennista di Arma di Taggia:

 

LA PARTITA

“Penso di esser stato molto bravo oggi perché non era facile giocare ma ho gestito bene questa situazione. Mi dispiace per il pubblico che ha fatto fatica a seguire il gioco”.

 

Il VENTO

“Il vento era la difficoltà di oggi. C’era per lui e c’era per me; per fortuna lui è uscito prima dalla partita. Merito però anche mio che sono stato molto solido”.

 

FIDUCIA

“Vincere partite ti aiuta a essere sempre più convinto dei tuoi mezzi. In questi mesi ho dovuto lavorare il doppio degli altri per recuperare dopo l’infortunio e la finale di Bucarest è stata una bella iniezione di fiducia”.

 

ROLAND GARROS

“A Parigi vado per giocare il mio torneo. Se andassi pensando a difendere il quarto di finale dello scorso anno sono sicuro che uscirei al primo turno. E’ quello che non devo fare. L’anno scorso ho fatto un ottimo risultato ma adesso devo guardare al presente. C’è Roma, poi andrò a Nizza, quindi ci sono ancora 20 giorni per poter lavorare e cercare di vincere partite”.

 

L’INFORTUNIO

“Aver perso tre mesi ha dei pro e dei contro. Ad un certo punto della stagione potrei essere più fresco degli altri però è anche vero che ho dovuto saltare tanti tornei importanti come i Masters Series americani e tornei sulla terra rossa dove avrei potuto fare cose importanti. Ormai è andata, meglio guardare a oggi. Sto lavorando bene e tutto dipende da me: sono io che vinco e sono io che perdo”.

 

L’allievo di Josè Perlas al secondo turno sfiderà il vincente del derby iberico tra Feliciano Lopez e Marcel Granollers.

 

 


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