di Matteo di Gangi – foto Getty Images
Sono le ore 20:17 quando Fabio Fognini e Tommy Robredo iniziano la finale dell'ATP di Umago, terra rossa. Una partita nella partita visto che tra i due buon sangue non corre, visto che lo spagnolo è tutto tranne che mister simpatia, una partita che vale tantissimo. E non solo perchè è una finale, e già questo vale molto, ma perchè il tennista ligure è sceso in campo con la possibilità di vincere il suo terzo torneo consecutivo. Una cosa pazzesca.
Ma neanche il tempo di mettere la bibita in frigo, di sistemarsi sul divano e di alzare il volume che già Robredo aveva vinto il primo set. Non è uno scherzo e neanche tanto un'eufemismo. Perchè l'iberico in quindici minuti non lasciava neanche un games ad un Fognini nervoso, teso e con la testa ancora alla partita drammatica di ieri con Monfils.
Purtroppo però sarà anche l'ultima, sul 3-3 arrivava la striscia mortfiera di tre giochi di fila che regalava il titolo al tennista iberico, la partita infatti si concludeva con il punteggio finale di 6-0 6-3 dopo poco più di un'ora di match.
Non resta che dire bravo a Robredo per l'ottima partita giocata e a Fognini: perchè nessuno mai dimenticherà queste tre settimane splendide che hanno portato tre finali di fila, due titoli ed il numero 15 del mondo, a pari merito con il croato Marin Cilic. Adesso i due Master 1000 sul cemento americano, per provare a salire ancora più in alto.