Da Pesaro, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
Partiamo da qui, da Fognini che esulta e chiama all’incitamento tutto il pubblico pesarese a termine di un match praticamente perfetto, vinto schiacciando Juan Monaco nei primi due set e chiudendo brillantemente anche il terzo con un break nel finale.
L’inizio è strano da decifrare, ma prende subito una piega di colore azzurro, con break e controbreak e con Fognini che poi prende il largo fino a chiudere per 6 a 1 il primo parziale in soli 24 minuti.
Anche il secondo set segue la falsa riga del primo, con Monaco sempre in affanno, costretto ad affannose rincorse laterali e frustrato dalla sicurezza dei colpi che Fabio scaglia dall’altra parte del campo. Il servizio dell’argentino non incide, i sui colpi sono di facile lettura e, se a questo aggiungiamo qualche sublime palla corta, è facile capire come anche il secondo set si sia chiuso per 6 a 1 a favore dell’italiano.
Forse la scossa psicologica dovuta al cambio di maglia, forse la sensazione di essere vicini al punto di non ritorno, fatto sta che Pico Monaco cambia marcia nel terzo set, l’unico dove si è giocato davvero. Anche in questo parziale Fognini comincia benissimo, strappando il servizio per l’ennesima volta al suo avversario che, questa volta, gli restituisce il break a metà set portandosi sul 3 pari e poi sul 4 a 3.
Le urla di incitamento di Pico e i cori dell’Hinchada Argentina fanno il palio con il lieve, e unico, momento di calo di Fognini, che concede due palle break sul suo turno di servizio che potrebbero riaprire il set. Fortuna sua che Monaco fa e disfa, commettendo tre errori marchiani che salvano l’azzurro.
Scampato il pericolo Fognini ritrova la fiducia momentaneamente smarrita e con un delicatissimo tocco sotto rete giocato quasi in ginocchio trova il punto che gli consegna break e, di fatto, il match.
Chiude in un’ora e trentanove minuti, riequilibrando la sfida – 1 a 1 i punti – e si consegna fresco e motivato per il doppio in programma alle ore 15.
Fognini b. Monaco 6-1 6-1 7-5