ROLAND GARROS. Il ligure sciupa troppe occasioni contro Tsonga, buono ma non irresistibile. Ottenere cinque break e non vincere neanche un set è davvero un peccato.
Fabio Fognini ha sprecato troppe chance contro Jo Wilfried Tsonga
TennisBest – 1 giugno 2012
Perdere contro Tsonga pur strappandogli il servizio in cinque occasioni. Scenario improbabile, eppure si è verificato. Fabio Fognini si è tolto il peso dei quarti di finale dell’anno scorso cedendo al francese con il punteggio di 7-5 6-4 6-4 in una partita scivolata via rapidamente, troppo rapidamente. Con un Fognini al top, se il match si fosse prolungato, sarebbe diventato via via più interessante. Invece Fabio ha giocato una partita a sprazzi, condizionata dalla fatica e forse da qualche problemino alla gamba destra. Peccato, davvero peccato. Qualcuno potrebbe dire che anche Tsonga aveva dovuto giocare il secondo turno in due “tranche”, ma il peso della partita contro Stebe è stato ben inferiore rispetto a Fognini-Troicki, sia sul piano fisico che su quello emotivo. Quando Troicki ha avuto un rovescio a campo aperto sul matchpoint, Fognini era virtualmente fuori dal torneo. Invece è rimasto a galla, poi ha anche dovuto giocare il doppio insieme a Simone Bolelli. Ha fatto benissimo, per rispetto nei confronti del torneo e del compagno, ma con altri tre set nelle gambe avrebbe necessitato di un giorno di riposo in più. Invece è subito sceso in campo contro il numero 5 del mondo, in gran forma fisica ma vulnerabile sulla terra battuta.
Tsonga era battibile. Pronti, via, 2-0 Fognini. Sotto lo sguardo vigile di Josè Perlas, Fabio ha cercato di giocare una partita ordinata ma contro Tsonga è difficile impostare uno schema. La confusione tattica, unita allo scarso collegamento tra gambe e cervello, gli ha fatto sprecare troppe occasioni. Fabio ha agganciato il suo avversario in più occasioni, ma si è sempre fatto staccare di nuovo. Al di là di ogni analisi tecnica, la chiave è stata questa. Forse avrebbe potuto essere un altro match se il match contro Troicki fosse terminato mercoledì. Non è andata così, ma tutto sommato Fabio può consolarsi. Perderà una ventina di posizioni, uscendo dai top 60, ma forse riuscirà a qualificarsi per le Olimpiadi di Londra. Ma al futuro ci si penserà da domani: stavolta c’è un pizzico da delusione perché – onestamente – c’era la possibilità di fare match pari, metterla sulla lotta. E invece, per quattro volte (su cinque break totali) Fognini ha perso il servizio subito dopo averlo strappato a Tsonga. Dato impietoso, da cui bisognerà ripartire per evitare che si ripeta. E non c’è stanchezza che tenga.
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