Il match contro Ryan Harrison non è stato il migliore possibile, ma Fognini ha intascato una buona vittoria che gli consente di accumulare partite (e informazioni per coach Franco Davin). Più gioca, più è probabile che arrivi in buone condizioni alla terra battuta europea. Al secondo turno del Miami Open, può giocarsela con Joao Sousa.

L'importante era portare a casa il risultato. E il risultato è arrivato. Fabio Fognini ha centrato il secondo turno al Miami Open superando in due set Ryan Harrison. A onor del vero, il successo ha più prestigio che sostanza, poiché l'americano aveva qualche problema fisico (schiena) che gli ha impedito di servire al meglio. Nel complesso non è stata una bella partita, ma il referto indica un 6-4 7-5 maturato senza troppi patemi. La cronaca racconta di un match abbastanza “classico”, con Fabio avanti in avvio ma poi riacciuffato sul 3-3. I problemi alla schiena di Harrison, tuttavia, hanno facilitato il break al settimo game che gli ha consentito di chiudere il primo set. Se Fognini sta per diventare padre, Harrison ha il matrimonio in programma. Chissà che certi pensieri non lo abbiano un po' distratto dopo uno splendido mese di febbraio, in cui ha conquistato il suo primo titolo ATP a Memphis. Ha provato a scuotersi in avvio di secondo set (3-0 per lui), ma Fabio approfittava dei suoi problemi (ha chiesto anche l'intervento del trainer) e rimetteva in piedi il set, evitando complicazioni.

I PRECEDENTI CON SOUSA
Il break decisivo arrivava all'undicesimo game, dopodiché Fabio evitava il tie-break cancellando un altro paio di palle break (alla fine ne avrà annullate 11 su 12) e conquistava il diritto di affrontare Joao Sousa al secondo turno. Tenendo conto che poteva incontrare qualsiasi testa di serie, trovare la numero 30 è certamente positivo. Inoltre i precedenti sorridono al ligure, che si è imposto tre volte su quattro (peraltro siamo 2-0 sul cemento). L'unica sconfitta, a Umago 2015, è arrivata al tie-break del terzo. Insomma, ci sono buone ragioni per sperare in un'altra vittoria e in un accumulo di fiducia in vista della stagione su terra battuta (senza dimenticare l'appuntamento in Coppa Davis). Non ci stancheremo mai di dirlo: viste le difficoltà incontrate nel 2016, Fognini è ripartito da una situazione non semplice (qualche acciacco, nuovo coach, classifica traballante). Per questo, mettere partite nelle gambe è la cosa migliore in vista degli appuntamenti che, per lui, contano davvero.

ATP MASTERS 1000 MIAMI – Primo Turno
Fabio Fognini (ITA) b. Ryan Harrison (USA) 6-4 7-5