L’azzurro batte Monfils dopo essere stato avanti 5-0 al terzo, aver subito la rimonta e annullato tre matchpoint. Vola al numero 15 ATP insieme a Cilic. La dedica per la nonna. 
Il mitico alterco Fognini-Monfils al Roland Garros 2010. Quell'episodio è stato cancellato da un successo ancora più importante: Fognini diventerà numero 15 ATP

Di Riccardo Bisti – 28 luglio 2013

 
“A Fognini le cose facili non piacciono”. Lo ha detto lui stesso, parlando di sè, dopo la sconfitta contro Rafael Nadal al terzo turno di Roland Garros. Nel giorno più importante per il tennis italiano, Fabio Fognini ha dimostrato che è proprio così. Ma le vittorie sofferte sono ancora più belle, a maggior ragione se lo sconfitto si chiama Gael Monfils, avversario con cui c’erano alcuni precedenti non solo agonistici, ma anche comportamentali. Dopo i fatti di Parigi 2010 e Nizza 2013, il francese non sarà mai un avversario come un altro. Da oggi, tuttavia, il ricordo sarà dolcissimo. Battendo il francese con il punteggio di 6-0 3-6 7-6, Fabio è in finale al torneo ATP di Umago e volerà al numero 15 ATP (alla pari con Marin Cilic). Finalmente abbiamo superato la 18esima posizione toccata da Omar Camporese nel 1992, Andrea Gaudenzi nel 1995 e Andreas Seppi qualche mese fa. Per trovare un ranking ancora migliore bisogna arrivare al 9 aprile 1979, quando Corrado Barazzutti era in 12esima posizione. Fognini gode al termine di una partita folle, in cui il terzo set è stato un mix-thriller tra tra il Vecchio e il Nuovo. 20 minuti di follia hanno rischiato di far terminare la serie di 12 vittorie consecutive nel peggiore dei modi. Fabio è volato 5-0 nel terzo set, sembrava tutto facile…e invece il vecchio Fognini ha bussato alla porta. Il match è cambiato sul 5-2, quando ha giocato un punto fantastico ma il francese ha rimandato tutto, frustrandolo fino a fargli sbagliare una facile volèe a campo aperto.
 
Sul 5-3, Fognini ha avuto due match point, ma sono volati via. Il primo, tra l’altro, con un drittaccio di Monfils rimasto miracolosamente in campo. A quel punto, Fabio è entrato in tilt. Nei tre game successivi ha sbagliato più rovesci di quanti ne abbia sparacchiati nelle ultime due settimane, è tornato a rompere una racchetta (dopo aver sbagliato una facile volèe) e il sogno rischiava di diventare una maledizione. E quando l’azzurro ha dovuto fronteggiare tre match point nel dodicesimo game, sembrava finita. E invece…e invece il tennis ha confermato ancora una volta la sua imprevedibilità. Sui primi due, Monfils gli ha dato una mano sbagliando altrettante risposte, mentre sul terzo Fognini ha giocato uno splendido winner di dritto. Lì il “vecchio” Fabio è scomparso ed è tornata la versione splendente del 2013, dominando il tie break. Quando l’ultima risposta di Monfils è finita in corridoio erano le 20.59 e l’Italia tornava a gioire. Anzi, provava per la prima volta la gioia immensa di tre finali in tre settimane, peraltro raggiunte dallo stesso giocatore.
 
Come se non bastasse la portata storica dell’impresa, per Fognini è stata una vittoria doppiamente speciale. Ha così potuto fare gli auguri alla nonna Ines (con tanto di dedica alla telecamera), e dopo l’impresa si è tuffato nel Mare Adriatico. Per scaricare la tensione e godersi un risultato eccezionale, inatteso per la velocità con cui è maturato. Battere Monfils è tutt’altro che semplice, perchè nelle fasi finali del terzo set aveva messo il pilota automatico e non sbagliava più. Fognini ha saputo gestire il calo psicologico e si è ripreso appena in tempo, giunto ad un punto dalla sconfitta. Detto che per lui è la sesta vittoria in carriera dopo aver annullato match point, è opportuno ricordare che questo successo è figlio della rinnovata abitudine a vincere. Fabio si è dimenticato di perdere. E collezionare un successo dopo l’altro gli ha fatto capire quanto è bello vincere e quanto è fastidioso perdere. Adesso, comunque vada la finale, il tennis ha trovato un nuovo top player. Fino a che punto potrà arrivare, beh, dipenderà soprattutto da lui. E’ allo stesso tempo il bello e il brutto della situazione. Ma oggi è solo tempo di pensieri positivi.
 
ATP UMAGO
Semifinale

Fabio Fognini (ITA) b. Gael Monfils (FRA) 6-0 3-6 7-6