Le dichiarazioni post-partita dopo il match di Fognini che regala all’Italia l’accesso ai quarti di World Group che si svolgeranno dal 5 al 7 di aprile … da Torino, ROBERTA LAMAGNI

dalla nostra inviata a Torino, Roberta Lamagni – foto Giubilo

Dopo 15 anni torniamo ai quarti del World Group di Coppa Davis ed è D’Artagnan Fognini a regalarceli, il moschettiere che aveva mancato l’appuntamento di venerdì causa virus influenzale ma che nel duello decisivo non si è fatto sfuggire la stoccata letale.

La soddisfazione è tanta e condivisa, la gioia di Fabio incontenibile. Doverosa la dedica alla squadra che lo ha aiutato a rimettersi in piedi: “E’ stata dura però anche le emozioni sono state tante. Sono riuscito a stare in campo sul 2-2. Due notti fa ero a letto con 38 e mezzo di febbre, lo staff, il dottore, il fisioterapista sono stati come baby sitter per me. Questo è un punto di tutta la squadra, siamo in Coppa Davis, si vince e si perde insieme”.

A chi l’ha definita la partita più importante della sua carriera, Fabio risponde: “E’ un punto che ha riscritto una piccola storia. Non so se è più importante dei quarti al Roland Garros ma è di certo una grande soddisfazione perché è venuta per l’Italia e quindi ha un peso diverso. Siamo al secondo turno dopo tanto tempo e ora è importante festeggiare perché ce lo meritiamo”.

Quali erano le sensazioni alla vigilia? “Aspettavo questo match per potermi prendere una rivincita dopo la delusione dei primi tornei dell’anno. E’ una vittoria che vale per la squadra, per gli spettatori e i miei familiari, oggi c’erano tutti: fidanzata, sorella, papà, cugina, la dedica va anche a loro”.

Come hai vissuto il match in campo? “A dire il vero il set in cui mi sono sentito meglio è stato il primo, ho avuto un piccolo passaggio a vuoto ma lui ha meritato. Sono stato lì, ho cercato di giocare pesante e di muoverlo. E’ stata una buona partita, me la merito. Avevo un buon feeling con il campo nei giorni scorsi e mi è dispiaciuto non giocare contro Cilic ma il capitano ha gestito la situazione al meglio. Oggi contava un gran cuore”.

Il match di Andreas aveva complicato le cose ma… “La partita di Andreas è stata molto strana, una delle sue peggiori degli ultimi tempi. Il merito però va a Marin. Non penso la partita l’abbia persa Seppi, comunque è stata una piccola parentesi e per fortuna siamo qui a parlare della vittoria”.

Un punto che vale l’attestato di maturità? “Visti i risultati di Andreas degli ultimi tempi, io penso di avere ancora tempo e credo di essere sulla strada buona. Alcuni miei atteggiamenti mi hanno penalizzato in passato ma io sono un ragazzo istintivo, mi conoscete. Ora la chiave è quella di lavorare”.

Ora ai quarti contro il Canada, probabilmente…

“Si giocherà dopo Miami, quindi è una settimana del cavolo. Proprio una bella trasferta. Il Canada ha una squadra completa. E ora si è aggiunto Levine che è uno dei migliori doppisti al mondo. E’ una partita aperta. Raonic sul veloce è molto favorito per il servizio ma da qua ad aprile voglio pensare ai miei tornei di singolare e a migliorare il mio ranking”.

Di fianco a Fognini ma a debita distanza visti i bacilli ancora in circolazione, un Barazzutti raggiante: “Sono contento che oggi Fabio abbia fatto questo grandissimo match, era un punto pesantissimo. Sono strafelice per loro prima di tutto, perché sono giocatori forti e una vera squadra. E’ un grande riconoscimento per un gruppo che può ancora crescere. Questi sono incontri importanti, sensazioni che conosco bene. Fabio oggi non ha vinto un match ma un grande match. Nelle sue condizioni ha dimostrato grande carattere e qualità da vero giocatore di Coppa Davis. Mi auguro riesca a giocare tutte le settimane ad altissimo livello per avere una classifica che più gli si addice”.