di Francesco Panunzio e Giorgio Valleris – foto Francesco Panunzio
A tu per tu con la coppia d’oro del tennis italiano in uno dei luoghi più belli e fashion che ci siano… Difficile? No, niente affatto, grazie alla collaborazione tra Il Tennis Italiano e Corona Premier Partner Atp. Lo stand della prestigiosa birra (pardon, cerveza) nel cuore del villaggio Vip del Country Club di Monte Carlo è un luogo privilegiato per incontrare i campioni della racchetta. E questa volta, per noi italiani, l’incontro ha il gusto divertente e nostrano di Fabio Fognini e Simone Bolelli, una coppia affiatata che nel 2015 ci ha già regalato una grande gioia con il successo Slam firmato a Melbourne in doppio. Non li abbiamo intervistati nel senso stretto del termine, ma con loro abbiamo chiacchierato (e scherzato) con loro di tennis, amicizia e curiosità.
– Quando si gioca in una località affascinante come MonteCarlo è difficile rimanere concentrati?
Bolelli: “No, quando siamo in campo riusciamo a gestire questa cosa e rimanere concentrati anche in situazioni che non ci favoriscono molto; ormai sono tanti anni che giochiamo…”.
– Vi sentite più a casa qui o a Roma?
Fognini: “Sinceramente, io mi sento più a casa qui visto che vivo a due passi”.
Bolelli: “Anche qui ci sono tanti italiani quindi è un po’ come giocare in casa anche se a Roma forse ce ne sono di più”.
– Il prossimo torneo veramente importante della stagione è Roma; voi siete molto attesi, sentite la pressione?
Fognini: “Roma è speciale. E’ l’unico torneo del circuito maggiore che abbiamo in Italia e ci teniamo a fare bene anche se è sempre difficile”.
– Qual è il tuo obiettivo per quest’anno?
Fognini: “Vincere due partite di fila” (ride).
– In effetti, la tournèe americana non è andata benissimo: cosa vi aspettate dalla terra rossa europea?
Fognini: “Un piccolo passo avanti lo ho già fatto rispetto alla condizione che avevo, poi ho sempre ottenuto risultati migliori sulla terra rispetto al cemento, questo non è un mistero. Poi bisogna lavorare e crederci, poi siamo fortunati perché questa settimana abbiamo già una chance. Ogni torneo è buono per migliorarsi”.
– Nel tempo libero cosa fate?
Fognini: “Tempo libero ce n’è poco”.
Bolelli: “Personalmente mi piace guardare film e rimanere in casa con mia moglie, non sono un tipo che ama molto uscire, ogni tanto andiamo fuori a pranzo con gli amici e ci vediamo con Fabio perché con lui ci troviamo molto bene”.
– Fisicamente state bene?
Bolelli “Sì”.
Fognini: “E questa è già una notizia…”. (sorride – ndr)
– E’ più difficile battere Nadal sulla terra, Federer sull’erba o Djokovic sul cemento?
L’espressione di Fabio e Simone vale più di mille parole… I due si guardano, sorridono, e nei loro occhi si legge chiaro un messaggio: fra tutti e tre non c’è proprio niente di facile! Poi Fognini azzarda: “Forse Nadal sulla terra, forse…”.
– Esiste un momento della tua carriera che vorresti fermare per riviverlo?
Bolelli: La vittoria (in doppio proprio con Fabio – Ndr) dello Slam agli Australian Open di quest’anno”.
– A proposito di Slam, quale è il prossimo che vorreste vincere?
Fognini: Il prossimo che giocheremo è Parigi, quindi vorremmo vincere quello. E poi possiamo pensare al Grande Slam di doppio, in fondo (sorride) il 25% del lavoro lo abbiamo già fatto, manca il 75%!”.