Fabio parte bene a Madrid, dove non vinceva un match addirittura dal 2009. Il facile successo su Giraldo è di buon auspicio: il ligure ha fatto la differenza nei frangenti in cui solitamente fa più fatica. Ora deve confermarsi.Non basta un match per dare chissà quali giudizi, ma una cosa è certa: Fabio Fognini non poteva iniziare meglio il Masters 1000 di Madrid. Il sorteggio gli ha apposto un avversario ostico come Santiago Giraldo, che difendeva i quarti del 2014 e da buon colombiano conosce l’altura come le proprie tasche, ma l’azzurro ha ricambiato con un 6-2 6-3 in poco più di un’ora, tornando a vincere un match nella capitale spagnola dopo cinque anni di astinenza. Passò un turno del 2009, alla prima edizione primaverile, ma dopo aveva sempre perso all’esordio, e sempre in maniera fastidiosa. Stavolta invece ha colto una vittoria di buon valore, specialmente per il modo in cui se l’è presa, riuscendo a staccare l’avversario nelle situazioni in cui solitamente è lui a perdere terreno. Si è presentato in campo senza barba (negli ultimi anni l’aveva tagliata solo dopo i tornei vinti) ma con le idee chiare, per vendicare la sconfitta patita a inizio anno a San Paolo, e ci è riuscito giocando il match che doveva giocare. Il rivale gli ha dato una mano sbagliando tantissimo, ma Fabio è stato più bravo nelle due fasi importanti della partita, imponendo la sua superiorità con attenzione e pazienza. Buon segno in chiave Internazionali d'Italia.
FABIO SI DISTRAE, MA REAGISCE
Il primo momento prezioso è arrivato nelle fasi iniziali, quando entrambi han faticato a tarare i colpi, ma Fabio è stato più tranquillo e ne ha presto raccolto i frutti, allungando sul 2-2. La sintesi del set sta tutta nelle statistiche: pur commettendo un errore in più (12 a 11), Fabio l’ha vinto 6-2 cedendo appena quattro punti al servizio, aiutato da un rivale veramente troppo falloso. L’altro momento decisivo, invece, è arrivato quando il match sembrava ormai chiuso, nella fase centrale del secondo set. Sull’1-3 Giraldo ha implorato sé stesso di non sbagliare più, ma il braccio ha risposto con doppio fallo e diritto steccato, per il 4-1 pesante in favore di Fognini. Niente a che vedere con quel video che circola in rete, in cui qualche fanatico ha raccolto una lunga serie di risposte vincenti del colombiano, facendolo sembrare un extraterrestre. Ma quando tutto sembrava finito, per Fabio sono arrivati i problemi. Un pizzico di vento, un brutto game di servizio e lo scoraggiato rivale ha ripreso fiducia. Il suo body language è cambiato in un batter d’occhio, così come l’equilibrio. Da 1-4 a 3-4, con tre palle-break consecutive per pareggiare i conti e qualche strillo sugli errori di Fognini, a toccare le corde più deboli della personalità dell’azzurro.
PROBABILE RE-MATCH CON DIMITROV
Giraldo lo sapeva e ci ha provato, ma Fabio gli ha risposto da campione: in un game da quasi nove minuti ne ha salvate prima tre e poi altre tre, passando indenne da un warning e da un Giraldo via via sempre più pericoloso. Bastava perdere un punto e sarebbe cambiato tutto, invece Fabio ha stretto i denti e si è difeso con grande lucidità, mostrando gli attributi nel momento del bisogno. E dopo aver siglato il 5-3 ha restituito l'urlaccio al rivale, quasi a voler ristabilire quelle gerarchie mai in discussione fino a qualche minuto prima. Il match è finito lì, prima che nel gioco seguente Giraldo salvasse un match-point con un passante che finirà negli Hot Shot del sito ATP, e prima che Fognini fermasse il cronometro definitivamente, piazzando il suo 23esimo colpo vincente. Bene così: dopo la brutta trasferta in Germania serviva una vittoria che profuma di fiducia, alla vigilia di un secondo turno alla portata, probabilmente contro Dimitrov. Se il bulgaro non farà scherzi con Young, Fabio avrà la rivincita del match di tre settimane fa a Monte Carlo, ceduto in due set troppo veloci. Non giocò male, ma pareva aver poca fame, quasi già sapesse di non poter vincere. Invece ha tutte le armi per riuscirci.
MASTERS 1000 MADRID – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Santiago Giraldo (COL) 6-2 6-3
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