Il numero uno azzurro non emoziona ma batte James Ward in quattro set, con il punteggio di 6-4 2-6 6-4 6-1, portando all’Italia il primo punto della contesa… Da Napoli, MARCO CALDARA

Da Napoli, Marco CaldaraFoto Getty Images

 

Non ha giocato da numero 13 del mondo e non è riuscito a emozionare gli spettatori come ci si attendeva, ma Fabio Fognini ha vinto comunque, e questa è la notizia più importante. Nel primo match del quarto di finale di Coppa Davis fra Italia e Gran Bretagna, il primo singolarista azzurro ha dovuto lottare più del previsto contro il britannico James Ward, numero 161 del ranking mondiale, capace di impegnarlo per tre lunghi set, sino a capitolare con il punteggio di 6-4 2-6 6-4 6-1. Visto che il consiglio di “buttare a mare” l’avversario, suggerito dagli spalti da un simpatico tifoso napoletano, non era attuabile, Fognini ha dovuto lottare per tre ore e nove minuti, senza riuscire mai a esprimere il proprio miglior tennis. Ward ci ha messo del suo, mettendo Fabio in difficoltà con un gioco generoso basato su un gran diritto e qualche soluzione interessante, ma il rendimento dell’italiano è stato condizionato principalmente dalla botta al costato accusata a Miami e non del tutto assorbita come si sperava. Nell’intervista post-partita il ligure non si è nascosto, spiegando come il dolore si sia fatto sentire, specialmente dal lato del rovescio (apparso infatti troppo vulnerabile) e nel caricamento del servizio, che non a caso gli ha fruttato meno punti diretti del previsto. Prima di scendere in campo Fabio ha fatto un'infiltrazione di antidolorifico, ma l'effetto non è andato oltre la prima ora. Ne è uscito un match bruttino ma sufficiente, che a tratti è comunque riuscito a scaldare l’animo del pubblico napoletano, andato via via aumentando con il passare dei minuti.

 

L’inglese ha iniziato il match da supereroe, portandosi rapidamente sul 3-0 grazie alla falsa partenza di Fabio e a un pizzico di fortuna, che gli ha permesso di spolverare una dopo l’altra tutte le righe del campo. Ma il ligure gli ha presto tolto la maschera. Vincendo la gran parte degli scambi lunghi ne ha messo a nudo sia i limiti col rovescio, solido ma poco incisivo per competere a certi livelli, sia quelli nella gestione tattica dello scambio, in cui Ward ha troppo spesso optato per la palla corta, malgrado risultati tutt’altro che emozionanti. Ribaltato l’esito del primo set, Fognini sembrava poter allungare, invece è finito sotto per 3-0 anche nel secondo parziale, e non è più riuscito a recuperare. A onor del vero è arrivato molto vicino al 3-3, ma dopo averlo mancato in un lunghissimo sesto game ha un po’ tirato i remi in barca, perdendo quattro giochi consecutivi che hanno acceso i sogni dei britannici. Probabilmente, hanno sperato che Ward potesse ripetere l’impresa di febbraio, quando a San Diego ottenne un preziosissima vittoria contro lo statunitense Sam Querrey, ma questa volta il divario tecnico fra lui e l’avversario era veramente troppo ampio.

 

All’inizio del terzo set Fognini ha subito rimesso le cose in chiaro, allungando di un break e riportando l’inerzia del match dalla propria parte. Ward ha comunque provato a sparare le proprie cartucce, arrivando per tre volte alla palla-break valida la parità: prima sul 2-3 e quindi nell’ultimo game, quando si è trovato avanti per 15-40 sul servizio di Fabio. Ma l’azzurro ha detto di no, risalendo la corrente sino a chiudere il parziale e mettendo, di fatto, fine all’incontro, visto che nel quarto set Ward non è più riuscito a rendersi incisivo, cedendo con un veloce 6-1. Tutto secondo pronostico, quindi, nel primo incontro, come sulla carta dovrebbe essere anche nel secondo, che vede ora in campo Andreas Seppi e Andy Murray. Anche alla luce dei precedenti lo scozzese parte ampiamente favorito, e in un’occasione così importante fallirà difficilmente. L’unica incognita, vista la pioggia che ha ritardato di oltre due ore l’inizio del primo incontro, potrebbe essere l’oscurità. Sul Centrale non ci sono le luci artificiali, e tra le 19 e le 19.30 il buio non dovrebbe permettere di continuare. A Seppi il compito di arrivare a quell’ora nella miglior situazione possibile. Per quanto riguarda invece il doppio di domani, molto dipenderà dalle reali condizioni di Fognini. Schierarlo in coppia con Bolelli garantirebbe una maggiore possibilità di ottenere il preziosissimo punto, ma allo stesso tempo potrebbe complicare ancor di più le condizioni del ligure, e abbassarne dunque le quotazioni in vista del match di domenica con Murray. A capitan Barazzutti l'ardua decisione.

 

Twitter: @marcocaldara