Nel singolare decisivo della sfida contro la Croazia, Fabio ha battuto Ivan Dodig in quattro set (4-6 6-4 6-4 6-4), regalando all’Italia i quarti di finale di Coppa Davis. Un traguardo ambito e meritato, che mancava alla nostra nazionale dal lontano 1998… da Torino, MARCO CALDARA

da Torino, Marco Caldarafoto Ray Giubilo

Sono passati quindici anni dall’ultima volta. Quindici anni di sofferenze e delusioni, iniziate con la cocente sconfitta nella finale del 1998 e proseguite con la retrocessione in serie C, preludio di tanti anni di spareggi andati male. Ma finalmente l’Italia è di nuovo fra le migliori otto nazionali del mondo. La sfida di Torino con la Croazia era un’occasione da sfruttare, e,  malgrado qualche difficoltà di troppo, l’Italdavis non ha deluso le attese. L’obiettivo era di presentarsi nella terza giornata in vantaggio, per avere la possibilità di chiudere in uno degli ultimi due singolari, e i nostri ci sono riusciti. Ma a firmare il punto decisivo non è stato Andreas Seppi, schiacciato dalle responsabilità nel match contro Cilic, bensì Fabio Fognini, che sul 2-2 non ha tremato, superando in quattro set il numero due croato Ivan Dodig.

Fatta eccezione per la prima frazione, iniziata benissimo ma chiusa nel peggiore dei modi, il tennista di Arma di Taggia ha saputo mettere da parte i classici alti e bassi che negli anni gli sono valsi l’appellativo di ‘Crazy Fognini’, dimostrandosi affidabile anche nelle situazioni delicate. Con una prova ordinata e brillante ha risposto al tennis ‘sparatoria’ di Dodig, sorprendendolo con cambi di ritmo e improvvise smorzate, e nei momenti decisivi è stato bravo a far valere la sua maggiore qualità, al cospetto di un avversario duro a morire ma visibilmente provato nelle battute finali. È finita 4-6 6-4 6-4 6-4 dopo 2 ore e 44 minuti di gioco, con l’invasione di campo degli azzurri, corsi ad abbracciare Fognini, e l’ovazione di un Palavela poco lontano dal ‘sold out’ e caricato a dovere dai numeri e dalla grinta dell’azzurro.

Archiviata la pratica Croazia, si può pensare alla sfida successiva, che vedrà la nazionale azzurra impegnata fra poco più di due mesi, precisamente dal 5 al 7 aprile. Il dove dipenderà dall’esito di Canada-Spagna, che terminerà nella notte italiana e al momento vede i padroni di casa avanti per 2-1. Vincessero loro ci toccherebbe una trasferta in Nord America, mentre qualora la Spagna riuscisse a ribaltare lo 0-2 della prima giornata giocheremmo in casa, con Milano in prima linea per ospitare l’evento al Forum di Assago. Il Canada ha un singolarista di alto livello come Raonic, temibilissimo sul veloce ma comunque non imbattibile, e nel complesso appare alla portata dei nostri. La Spagna, invece, rappresenta un interrogativo. La formazione che si è presentata in Canada non può farci paura, ma non è da escludere che in un eventuale (ma improbabile) impegno di quarti di finale possa tornare almeno qualcuno dei migliori, anche senza scomodare Rafael Nadal e David Ferrer. In ogni caso, comunque, possiamo guardare avanti con fiducia, consapevoli di essere tornati finalmente tra i migliori. La speranza, inutile dirlo, è che il trionfale week-end di Torino sia solo l'inizio.

ITALIA 3-2 CROAZIA
Marin Cilic (CRO) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2
Andreas Seppi (ITA) b. Ivan Dodig (CRO) 6-2 6-7 6-4 6-4
Bolelli/Fognini (ITA) b. Cilic/Dodig (CRO) 3-6 6-1 6-3 7-6
Marin Cilic (CRO) b. Andreas Seppi (ITA) 6-3 6-3 7-5
Fabio Fognini (ITA) b. Ivan Dodig (CRO) 4-6 6-4 6-4 6-4